Il Castello errante di Lorenzo D’Addario e Nicola Tondini a Castel Presina, Val d’Adige
Tra il 20 e il 21 aprile Lorenzo D’Addario e Nicola Tondini hanno terminato la rotpunkt di una nuova via a Castel Presina sul Monte Cimo in Val d’Adige. Seppur in giorni separati, hanno liberato così tutti i tiri di Castello errante. Un via aperta nel 2018 dal basso, a comando alternato, con il solito stile esigente, che non prevede alcun passo in artificiale per superare i passaggi e l’uso del cliff solo per posizionare i fix.
La via è particolarmente bella e difficile. Presenta un primo tiro (8a), ben chiodato con un boulder impegnativo. Un secondo tiro (7a+) lungo un diedro appena accennato, tecnico e con una chiodatura lunga. Un terzo tiro (6a+) facile di "trasferimento" verso destra per portarsi in una sezione di parete “bombata” sotto cui traversano in direzione opposta Brivido Rosso e La Divina Commedia; sono presenti solo 2 spit e 1 clessidra per non infastidire le due vie incrociate. Un quarto tiro (7b) con un bel runout finale. Un quinto tiro (8a+), che dopo un muro verticale molto tecnico supera in traverso un placca spettacolare. Su questo tiro l’obbligatorio arriva al 7b+: esigente ma non pericoloso. Infine un facile tiro di IV° per uscire nel bosco sommitale. Risulta al momento la via più impegnativa della parete di Castel Presina.
L'ASSOLUTA ESPOSIZIONE DEL CASTELLO ERRANTE di Nicola Tondini
Tutte le volte che andavo ad arrampicare sulla parete rossa di Castel Presina, mi correva lo sguardo verso destra ad ammirare una bombatura di roccia su cui non c'era ancora nessun itinerario. L’esposizione, ho sempre pensato, lassù dev'essere spettacolare. Ma l’occasione per andare a metterci il naso è nata grazie a Lorenzo, appassionatissimo di Castel Presina, su cui ha ripetuto tutte le vie esistenti.
Mi racconta che un giorno ha iniziato un progetto a sinistra della partenza di Baby doc con l’idea di puntare proprio a quello bellissimo settore di roccia. Mi invita a farlo nostro, invito al quale non posso assolutamente porre rifiuto. Nel corso del 2018 portiamo avanti e terminiamo il progetto. Non ci resta che provarlo in rotpunkt.
Ma qui la storia si interrompe per ben due anni di fila. Iniziamo a provare l’intera via a febbraio del 2019, ma dobbiamo abbandonare il progetto a causa di un infortunio al ginocchio di Lorenzo. Torniamo l’anno successivo, sempre a febbraio, un paio di volte e ci sembra di avere chiari i movimenti per tentare a breve una rotpunkt completa. Ma di lì a pochissimo inizia il lockdown e tutto si ferma. A febbraio di quest’anno ci dedichiamo ad un nuovo progetto per ri-trovare feeling e motivazione. Così appena terminata Sturm und Drang ci rimettiamo sul Castello Errante.
I tiri centrali erano stati già percorsi rotpunkt da entrambi, ma ci rimaneva da chiudere i conti con il primo e il 5° tiro. Da subito ci siamo accorti che il primo si adattava perfettamente alla caratteristiche di Lorenzo e l’altro alle mie. Così favoriti anche dalle ottime condizioni climatiche, il 20 aprile Lorenzo chiude i conti con io "suo" tiro e il giorno dopo io con il "mio".
Castello Errante sarà una via che ricorderò a lungo e che certamente tornerò a ripercorrere per il piacere di godermi l’assoluta esposizione dei suoi tiri alti.
Il CASTELLO ERRANTE di Lorenzo d’Addario
I Lupi Climbing Team sono la mia squadra di arrampicata, sono la mia prima essenza dell’essere guida. Trasmettere a loro il mio amore per la montagna e la “scienza dei boschi” è per me vitale e fondamentale. Il Castello errante è dedicato a loro e a tutti i giovani.
Il nome della via nasce proprio grazie al film d’animazione di Miyazaki Il Castello Errante di Howl, guardato insieme durante un campo di arrampicata in Dolomiti. E per me la Parete di Castel Presina è come la casa del mago Howl, un castello in continuo movimento che muta di fronte a chi si avvicina alla sua maestosità, temuta e desiderata allo stesso tempo.
Una fortezza nascosta ai più e protetta da una scorza di calcare grigio e rosso che racchiude al suo interno un cuore pulsante, fatto di tutte le emozioni che ogni arrampicatore trasmette alla roccia durante ogni sua ripetizione. Proprio come Calcifer che racchiude l’anima di Howl, cosi in questa parete vi è un pezzetto della nostre. Il castello è caleidoscopico e sempre in trasformazione e racchiude in sé il senso dell’esistenza.
Castel Presina è un luogo libero, dove regna l’anarchismo. Inteso nella sua corretta accezione, e non quello inculcato dal sistema ma quella basata su ideali libertari e di uguaglianza. Dove conta l’autonomia e la libertà degli individui in opposizione al potere costituito , anche "verticale". Porta dentro di sé l’amore. Per me, infatti arrampicare è un gesto di amore incondizionato, da sempre.
Nietszche diceva "Tutto ciò che si fa per amore va al di la del bene e del male." Castel Presina è reale e sincera. In parete, li nell’hic et nunc tutto è azzerato, non come nel "mercato" esterno dei racconti. Le apparenze non contano, ma vale ciò che si è e si porta dentro.
Questa via racchiude per me tutto questo, la magia e la vita... una linea incredibile che ad ogni passo, se saprete ascoltare, vi parlerà con le voci di tutte le persone che si sono lasciate rapire dall’incanto di Howl.
RINGRAZIAMENTI
Lorenzo D'Addario - XMountain Guide Alpine, ringrazia: SCARPA, Skylotec, Vaude, Kästle, Arva
Nicola Tondini – XMountain Guide Alpine, ringrazia: Climbing Technology, Wild Climb, Dolomite 1897, Ferrino, Marmot Mountain Europe, Maxim Ropes
SCHEDA: Il Castello errante, Castel Presina, Monte Baldo, Val Adige