Sturm und Drang a Castel Presina in Val d’Adige di Lorenzo d'Addario e Nicola Tondini
Sturm è la nostra tempesta interiore. Sono le burrasche che viviamo ed attraversiamo. Il nostro triangolo delle Bermuda, dove la nostra barca può affondare. È un cielo grigio senza colore. È un mare piatto senza onda e noi con la nostra tavola sotto braccio, che aspettiamo, senza gioia dell'attesa, qualcosa che non è poi così importante che arrivi.
Drang è la vita, la nostra reazione alla tempesta. È la bussola di Jack che indica il nostro nord. L’ Anal na'trach di mago Merlino e il segreto della magia del fare. È quella forza interiore che ci spinge ad andare oltre alla tempesta per cercare di approdare al nostro Tir na nog. È la forza dei miei giovani atleti ad andare avanti ad allenarsi con o senza gare, verso un'idea che non è quella della vittoria o di un traguardo azzurro ma quella di non fermarsi, di esplorare e di scoprire sempre 1 cm oltre.
Castel Presina è tutto questo Sturm und Drang. È tempesta incessante di roccia, di sassi volanti, è tempesta di vie che ti fanno salire l’adrenalina quando la distanza dall’ultima protezione aumenta vertiginosamente, è tempesta quando la monotonia di ripetizioni e di gesti annebbiano la verità celandoti quello che hai semplicemente sotto gli occhi. È azione quando crei, costruisci, pulisci, modelli come se quella roccia fosse una coperta, l’unica che può difenderti dal freddo. È azione quando come una calamita ti richiama a sé da solo o in compagnia per trascorrere qualche ora insieme. È azione quando diventa per te un amico, il primo che ti aiuta, che ti accompagna, ti sta vicino e ti permette di uscire da un momento difficile, complesso, impensabile.
Poi tutto torna, l’azione diventa nuovamente la regola, la vita nuovamente un susseguirsi di conquiste, di avventure, di esplorazioni. Ma quanti dubbi quante perplessità. Il Drang mi ha sempre affascinato. Lì mi orientavo, lì volevo andare, lì mi sentivo al sicuro, al riparo dallo Sturm. Ma è nell equilibrio che troviamo la retta via. È nella tempesta che inizio finalmente a vedere e a cogliere quello che poi nel Drang mi si manifesta davanti. Quindi non solo assalto, ma anche tempesta, a Castel Presina. Buone esplorazioni a tutti.
di Lorenzo d’Addario
STURM UND DRANG di Nicola Tondini
A marzo io e Lorenzo abbiamo terminato e liberato una nuova via a Castel Presina. Questo inverno, Castel Presina si era rivelata una comoda meta, sia con allievi sia per mantenere la forma sulle multipitch. In una uggiosa giornata di gennaio, decidemmo di andare là ad allenarci sui primi tiri delle varie vie esistenti. La parete di Castel Presina, infatti, è molto strapiombante e quindi alla base si è perfettamente riparati per scalare.
L’occhio quel giorno ci è caduto su una bella linea a destra della storica perla della parete: Baby doc. Linea invitante anche perché ci ha dato subito l’idea di rimanere su difficoltà medie, intorno al 6c/7a. Ci è subito parso subito un progetto, che ci permettesse di passare delle belle giornate in parete, ritrovare il feeling con l’apertura e chiudibile velocemente. Così è stato e viste le non alte difficoltà, ogni volta abbiamo ripercorso la via dal basso, per progredire con l’apertura dei tiri superiori.
Per tanti versi l’ultimo anno è stato molto impegnativo: momenti di difficoltà lavorativa e famigliare si sono alternati a giornate in parete a seguire il proprio istinto e i propri sogni. Queste alternanza di vissuto mi ha fatto apprezzare come non mai la libertà che è capace di regalare l’avventura in parete. Nelle tempeste della vita, ogni giornata vissuta con impeto, mi porta a ringraziare per il tempo donato.
RINGRAZIAMENTI
Lorenzo D'Addario - XMountain Guide Alpine, ringrazia: SCARPA, Skylotec, Vaude, Kastle, Arva
Nicola Tondini – XMountain Guide Alpine, ringrazia: Climbing Technology, Wild Climb, Dolomite 1897, Ferrino, Marmot Mountain Europe, Maxim Ropes
SCHEDA: Sturm und Drang, Castel Presina, Monte Baldo, Val Adige