Hypnotic Lain e Folie Perseverante, due nuove vie di misto all'Envers des Aiguilles, Monte Bianco
Nella settimana tra il 19 e il 25 febbraio abbiamo effettuato due prime salite invernali in formato goulotte nella zona dell'Envers des Aiguilles. Le condizioni particolari di quest'anno hanno fatto sì che la zona godesse di condizioni molto buone.
La prima via, Hypnotic Lain salita insieme a Oliver Gajewski, condivide i primi tiri di una via estiva (Sparks in the rain, C. de Bode/Pascal Camison 2107/1984) che si trova nel bastione della Punta 2999m del’Aiguille du Nantillons e sale parallela alla recente via Sorterriko Koblak di Alain Andres e Garo Azkue.
Abbiamo salito la linea il 19 e 20 febbraio. Il primo giorno abbiamo fatto l’avvicinamento e attrezzato i primi due tiri, dato che non ci erano ben chiare le condizioni del "plaquage" iniziale. Per fortuna le condizioni erano ottimali e ci siamo divertiti a scalare questi 100 metri, velocemente e in relativa sicurezza. Incredibile alpine ice attaccato nella roccia. Il secondo giorno, dopo aver fatto un po’ i pigri al rifugio a causa di una leggera nevicata, abbiamo salito il resto dell'itinerario, in perfette condizioni di Alpine Ice di goulotte.
"Ipnosi"; implica un cambiamento dello stato di coscienza e un aumento del rilassamento, consentendo una migliore attenzione e concentrazione. "Lain", in ricordo di Line van den Berg, che con tutta la sua passione, energia e amore per l'alpinismo ci ha lasciato lo scorso anno in mezzo alla natura selvaggia…
La seconda linea, Folie Perseverante scalata insieme a Valérie Dupont e Oliver Gajewski, sale una goulotte con un tiro di misto iniziale al Capucin du Requin. Dopo quasi un metro di neve appena caduta sul massiccio, è difficile credere che si possano ancora effettuare prime salite. L'intuizione mescolata alla nostra passione e follia ci porta a perseguire il nostro obiettivo.
Abbiamo salito la linea il 24 e 25 febbraio, poiché il primo giorno non eravamo sicuri di poter raggiungere l’attacco a causa della quantità di neve e del rischio valanghe. Ci è voluto un po' per arrivare ai piedi della via, peró verso le 11:30 iniziamo a salire il primo tiro della via. Abbiamo salito ancora un secondo tiro di 70m prima di decidere di ritirarci al caldo del rifugio Requin, a causa dei incessanti "spindrift" che ci sono cadute addosso lasciandoci inzuppati troppo velocemente.
Domenica 25, con un tempo un po' più clemente ma molto freddo, siamo risaliti sulle corde e abbiamo salito altri due fantastici tiri fino ad un colle vicino alla vetta del Capucin du Requin.
"Folie", perché cosa c'è di più bello di una vita folle? "Perseverante", mantenersi fermo e costante nei propositi, in un atteggiamento o in un’opinione.
Voglio ringraziare il supporto che i miei sponsor mi danno per poter continuare le mie avventure; Trango World, AKU, H-DRY e Grivel
di Santiago Padròs