Gaëlle Cavalié ritrovata sana e salva sotto la cima dell'Aiguille Verte
L'alpinista francese Gaëlle Cavalié è stata ritrovata viva sabato 18 maggio dopo essere stata data per dispersa sul Monte Bianco. Martedì 14 maggio Gaëlle era partita per compiere la salita dell'Aiguille Verte (Monte Bianco).
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L'alpinista francese Gaëlle Cavalié
Gaëlle Cavalié / Facebook
Quattro giorni e quattro notti, una leggera un'ipotermia ed un grande spavento. E' questo il bilancio, del tutto positivo, dell' “aventura” dell'alpinista francese Gaëlle Cavalié, data per dispersa giovedì 16 maggio e ritrovata viva sabato 18 maggio a circa 100m dalla cima dell'Aiguille Verte nel gruppo del Monte Bianco.
La 21enne era partita martedì 14 maggio con l'obiettivo di salire il Couloir Couturier sulla parete Nord dell'Aiguille Verte in solitaria, ma durante la scalata il tempo è peggiorato drasticamente e due giorni più tradì era stato lanciato l'allarme quando di lei si erano perse tutte le traccia. A causa del brutto tempo i soccorsi non hanno potuto fare altro che aspettare la prima finestra di bel tempo, e dopo un breve primo volo venerdì, sabato mattina l'elicottero ha potuto alzarsi è perlustrare bene la parete. E ritrovare così l'alpinista poco sotto la cima.
Secondo le prime ricostruzioni, Cavalié ha sbagliato via e, troppo stanca per continuare, ha scavato una truna dove è rimasta fino all'arrivo dei soccorritori. Un calvario durato 96 ore, senza attrezzatura da bivacco ma fortunatamente con un bellissimo, lieto fine.
La 21enne era partita martedì 14 maggio con l'obiettivo di salire il Couloir Couturier sulla parete Nord dell'Aiguille Verte in solitaria, ma durante la scalata il tempo è peggiorato drasticamente e due giorni più tradì era stato lanciato l'allarme quando di lei si erano perse tutte le traccia. A causa del brutto tempo i soccorsi non hanno potuto fare altro che aspettare la prima finestra di bel tempo, e dopo un breve primo volo venerdì, sabato mattina l'elicottero ha potuto alzarsi è perlustrare bene la parete. E ritrovare così l'alpinista poco sotto la cima.
Secondo le prime ricostruzioni, Cavalié ha sbagliato via e, troppo stanca per continuare, ha scavato una truna dove è rimasta fino all'arrivo dei soccorritori. Un calvario durato 96 ore, senza attrezzatura da bivacco ma fortunatamente con un bellissimo, lieto fine.
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