Federica Mingolla è Incroyable sul Pilastro Rosso del Brouillard
Federica Mingolla ha appena concluso una due-giorni nel massiccio del Monte Bianco di cui probabilmente si ricorderà a lungo: venerdì 17 luglio insieme a Lorenzo Pernigotti ha ripetuto la storica Via Ratti - Vitali alla Aiguille Noire de Peuterey, mentre sabato insieme a Leonardo Gheza, in un momento di ispirazione, ha effettuato la prima ripetizione, tutta in libera e salendo i tiri difficili da capocordata, di Incroyable sul Pilastro Rosso del Brouillard, la super via aperta e liberata pochi giorni fa da Matteo della Bordella, François Cazzanelli e Francesco Ratti. Rimandiamo subito al report della fortissima 25enne per tutti i dettagli.
Incroyable - prima ripetizione integrale di Federica Mingolla
Il telefono squilla e sullo schermo vedo un numero che non conosco, è il famoso "Leo Gheza" di cui mi aveva parlato tanto il mio amico Matteo Pasquetto. Mi chiede se ho programmi per il fine settimana e mi dice che vorrebbe combinare qualcosa in zona Bianco.
Mentre mille idee iniziano a invadermi la testa, mi viene in mente che giovedì e venerdì avevo promesso di aiutare Mauro Opezzo al Rifugio Monzino nel servizio serale, perciò inizio a pensare come sfruttare al meglio l’occasione.
Solo una super ottimista come me poteva elaborare un piano così poco realista ma teoricamente perfetto. Ed è così che il puzzle ha preso forma: giovedì sarei salita in Rifugio per lavorare la sera, venerdì avrei salito la Aiguille Noire per la Via Ratti Vitali con il mio fidanzato Lorenzo Pernigotti tornando in tempo per il servizio serale in rifugio, e il weekend sarei andata con Leo agli Eccles per provare il nostro project, ovvero la prima ripetizione della nuova via Le Incroyable al Pilier Rouge.
Venerdì 17 non si è preso gioco di noi e dopo un fugace saluto alla Madonnina e 22 doppie giù dalla Noire, rieccoci di ritorno al Monzino proprio in tempo per servire la cena. Finalmente conosco Leo e nonostante la stanchezza per la lunga giornata in montagna sono già carica per altri due bei giorni di scalata in sua compagnia. La sveglia come sempre suona alle 3 e dopo un veloce caffè agli Eccles alle 7:30 attacchiamo la via proprio mentre sta andando al sole, puntualissimi!
Il primo tiro è disegnato, 7a di allunghi su tacche che ti dà subito una bella sveglia, poi i tiri successivi sono più facili e ti portano sulla cengia alla base del King Pitch: l’ 8a. Non ho provato molti tiri di questa difficoltà in quota ed è sempre bello scoprire quanto si può imparare dal granito.
Il primo tentativo è una sofferenza, sia per me che per Leo. Sconfitti e senza nemmeno aver guadagnato la catena ci guardiamo sconsolati sulla cengia: forse sto giro non sarà tutto perfetto ma almeno siamo in un posto unico al mondo!
Riprendo fiato e armata di maglia rapida riparto convinta di lasciarla lì dove prima ci eravamo fermati, per smontare il tiro e abbandonare il progetto. Non so spiegarmi bene cosa sia successo ma dopo qualche minuto di lotta sui movimenti che prima mi avevano fatta tribolare, rieccomi al passo chiave dove prima avevo alzato bandiera bianca.
Arriva una nuvoletta e mentre riposo su due prese mi giro verso Leo e gli dico ironicamente: "Arriva l’aderenza!". Riparto per la sequenza che prima mi ero solo immaginata e come in un sogno riesco a trascriverla su quel granito perfetto. Eccomi in sosta con un sorriso misto tra incredulità e felicità! Leo da sotto mi urla: "Recupera che a questo punto ti accompagno in cima!".
E così dopo un "pugnetto d'intesa" siamo ripartiti per i tiri successivi, questa volta senza comando alterno per permettermi di fare la libera integrale e alle 16:30 stiamo già buttando giù le doppie, dei veri fulmini!
Leo è stato un vero compagno di cordata, una prima esperienza decisamente positiva per la nostra cordata e soprattutto mi ha sorpreso positivamente perché è uno che si gode la montagna per quel che ti offre. Poi i numeri che diamo a certe pareti e il fatto di riuscire o no a salirle sono un qualcosa in più che non può sostituirsi al puro piacere di esser lì, lui lo sa.
Noi eravamo su uno dei castelli di granito rosso del Monte Bianco, ammiravamo il paesaggio che ci circondava e sono sicura che in quel momento entrambi avevamo il cuore pieno di gioia.
Grazie a Leo per il super weekend che poi si è riassunto in un solo giorno in parete e a Matteo della Bordella, Francesco Ratti e François Cazzanelli, gli apritori della via che hanno fatto un ottimo lavoro.
di Federica Mingolla
Federica ringrazia: La Sportiva, Petzl, Sherpa Mountain Shop asporteyewear, goCamera, Firepot outdoor food, Sea to Summit
Via Incroyable 8a max, 7b obbl. 1° ripetizione integrale in libera Federica Mingolla e Leonardo Gheza 18/07