Everest: Cory Richards e Esteban Mena tentano una nuova via
La stagione primaverile in Himalaya, ed in particolare sull' Everest, sta entrando nel vivo e con l’installazione delle corde fisse, sono prontamente giunti anche i primi arrivi in cima. Tra questi soprattutto il 49enne Kami Rita Sherpa che, raggiungendo la vetta della montagna più alta del terra alle 7:50 del 15 maggio 2019, ha salito la montagna per la sua 23° volta. Un record assoluto, che batte il precedente che lui stesso aveva stabilito esattamente un anno fa.
Attualmente le difficili condizioni hanno costretto la gran maggior parte delle spedizioni commerciali ad attendere al campo base; presumibilmente tenteranno la cima nei prossimi giorni. Ma c’è una spedizione - assolutamente non commerciale - che spicca più di tutte. E' quella composta dal 37enne statunitense Cory Richards e dal 31enne Esteban “Topo” Mena dall'Ecuador.
In grande controtendenza rispetto a quasi tutti gli altri presenti sulla montagna, i due stanno attualmente tentando una nuova via sulla parete NE dell’Everest. Il team, ultraleggero, si è incontrato per la prima volta proprio sui pendii dell’Everest nel 2016 e ora sta puntando l'evidente couloir accanto alla Via Russa del 1996, ad est della via normale lungo la Cresta NE sul versante tibetano della montagna. La linea sopra il ghiacciaio Dong Rongpu è già stata tentata in passato, in particolare da una spedizione giapponese in inverno, e porta verso le infide rocce denominate The Pinnacles, che Richards e Mena sperano di evitare attraversando a destra per poi congiungersi alla via normale sulla Cresta NE.
Dopo aver raggiunto il campo base a metà aprile, i due hanno installato il campo base avanzato a 6400m e hanno iniziato la via vera e propria il 29 aprile. I venti forti sono stati un problema sin dall’inizio, costringendoli ad acclimatarsi sulla via normale della parete nord dove, come si può vedere nel video qui sotto, hanno visto numerose tende essere spazzate via dalle fortissime raffiche di vento. I due hanno completato l’acclimatamento ieri, ed ora si stanno riprendendo a Shegar, in Tibet, in attesa che le condizioni migliorino.
Sia Richards che Mena hanno già salito l’Everest senza ossigeno, rispettivamente nel 2016 e nel 2013, e mentre Richards è più conosciuto per la sua prima salita invernale del Gasherbrum II nel 2011 insieme a Simone Moro e Denis Urubko, Mena ha fatto parlare di sé quando, a 19 anni, è diventato il più giovane a salire la parete sud dell'Aconcagua. Inutile dire che, se riescono nel loro tentativo, sarà un grande successo per entrambi.
L'ultima via aperta sull' Everest è stata completata il 20 maggio 2009 da una spedizione sudcoreana (Jin Jan-chang, Kang Ki-seok, Shin Dong-min, Park Young-seok) sulla parete sudovest, mentre nel 2004 i russi Pasha Shabalin, Ilyas Tuhvatullin e Andrey Mariev avevano completato la loro direttissima sulla parete nord.