Eiger Odyssee salita in giornata da Nicolas Favresse e Sébastien Berthe

I climber belgi Nico Favresse e Seb Berthe hanno ripetuto Odyssee, una delle vie di roccia più difficili della parete nord dell'Eiger.
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Nicolas Favresse climbing Odyssee on the Eiger with Sébastien Berthe
Sébastien Berthe

Con ancora un po’ di tempo a disposizione dopo aver completato la Trilogia delle Alpi più velocemente del previsto e con ancora un po' di energia nelle gambe, Nicolas Favresse e Sébastien Berthe hanno girato le loro biciclette verso la parete nord dell'Eiger dove hanno salito in libera ed in giornata Odyssee. Si tratta della difficile via di più tiri aperta dagli specialisti dell'Eiger Roger Schaeli e Robert Jasper, e liberata insieme a Simon Gietl nel 2015 con difficoltà fino all’8a+.

Favresse e Berthe hanno iniziato ad arrampicare alle 4 del mattino e 18 ore più tardi, con 33 sostenuti tiri alle loro spalle, hanno raggiunto la fine della via. Come al solito entrambi hanno hanno salito tutti i tiri difficili da capocordata, mentre sui tiri più facili hanno alternato il comando. Favresse, che tre anni fa era stato costretto a scendere dal 13° tiro insieme a Stéphane Hanssens causa maltempo, è riuscito a completare la via senza cadute mentre Berthe è caduto una volta sul primo tiro di 7c+ e ha avuto bisogno di 3 tentativi per salire in libera il 29° tiro.

Per quanto riguarda la formula climb & bike, Favresse ci ha raccontato “Pedalare attraverso le Alpi quest'estate ci ha regalato una prospettiva completamente diversa su tutto. Innanzitutto perché tutto è stato molto più lento, ma anche perché dovevamo essere leggeri! Non avevamo con noi una tenda, e quando pioveva dovevamo trovare un riparo. È stata un’avventura molto a contatto con la natura! Inoltre, andare in bici ci ha anche permesso di incontrare molti climber che ci hanno ospitato durante i nostri viaggi, che probabilmente non avremmo visto se avessimo viaggiato in furgone. È stato bello ricordare quanto possono essere accoglienti gli arrampicatori!

In passato ho viaggiato molto e ho preso molti aeri, e ho sempre combattuto dentro di me per essere rispettoso dell’ambiente, ma la situazione che stiamo vivendo a causa del COVID-19 mi ha fatto pensare un po‘ più a fondo e mi ha fatto agire. Se qualcuno deve fare qualcosa, ho pensato, quello sono io! Abbiamo un ruolo importante, anche quello di essere d'ispirazione! Spero che le belle avventure, come quella che abbiamo appena vissuto, possono motivare altri a vivere avventure che non siano necessariamente legate esclusivamente all'arrampicata. La combinazione bici ed arrampicata è stata qualcosa di molto diverso rispetto a quello che ho vissuto in passato, e direi molto avventurosa. Credo che sia questo il punto centrale, trovare l’avventura anche in questi altri modi. Sento davvero che questa sia la strada che vorrei seguire in futuro."




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