Divine Providence, salita di 32 ore per Krajnc e Lindic sul Monte Bianco

Luka Krajnc e Luka Lindic hanno ripetuto, a-vista in 32 ore, la via Divine Providence sul Gran Pilier d'Angle, Monte Bianco.
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Sui primi tiri di Divine Providence
Luka Lindič

I giovani alpinisti sloveni Luka Krajnc (25) e Luka Lindic (24) hanno appena eseguito una rapida salita a-vista della via Divina Provvidenza sulla parete est del Grand Pilier d'Angle, Monte Bianco. La via era stata aperta tra il 5 e l'8 luglio del 1984 dai francesi Patrick Gabarrou e François Marsigny, inizialmente gradato ABO. Le sezioni di artificiale erano poi state liberate nel 1990 da Alain Ghersen e Thierry Renault, lo stesso inverno in cui Jean Christophe Lafaille ha poi eseguito la famosa prima solitaria di questa super via.

Rinomata per essere una delle vie più difficili del massiccio del Monte Bianco, la Divine Providence era stata salita a-vista per la prima volta nel 2002 dagli svizzeri Denis Burdet e Nicolas Zambetti. Nonostante il grado della libera si sia attestato attorno al 7b+, questi 900m restano di fatto un' impresa eccezionale e rappresentano una delle vie più ambite dell'arco alpino. Krajnc descrive così i particolari della recente salita:



DIVINA PROVVIDENZA di Luka Krajnc

La parete del Grand Pilier d'Angle era stata nei nostri pensieri già da tempo e la Divine Providence, che taglia nettamente proprio la parte centrale della parete, è stata l'evidente scelta.

Mercoledì scorso, dopo aver preso la funivia fino al rifugio Torino, in 2 ore e mezza siamo arrivati al bivacco della Fourche, dove abbiamo trascorso la notte. Verso l'una del mattino ci siamo incamminati per raggiungere la parete. L'avvicinamento è stato più veloce del previsto.

Abbiamo iniziato ad arrampicare nel buio completo sbagliando la salita del diedro, raggiungendo dopo un paio di tiri la via originale. Le abbondanti nevicate di quest'anno ci hanno costretti ad affrontare del misto delicato sui tiri iniziali invece di roccia pulita e relativamente facile.

Dopo aver raggiunto la sezione principale della via tutto è filato liscio ed abbiamo salito tutti i tiri a-vista / flash, alternandoci come capocordata. L'ultimo tiro, il tetto di 7a fisicamente difficile, era bagnato ma per fortuna non ghiacciato e siamo usciti dalla parete di roccia alle 22:00 circa quando faceva buio.  Abbiamo impiegato un sacco di tempo sui tiri sopra perché non eravamo acclimatati bene e le condizioni della via non erano delle migliori, pur continuando a salire per tutta la notte.

Ci siamo fermati verso le 03:00 per 30 minuti per sciogliere della neve da bere per poi proseguire verso la cresta di Peuterey, raggiungendo la vetta del Monte Bianco poco prima delle 9.

Siamo scesi al bivacco Vallot sul versante francese dove ci siamo riposati per un'ora, scendendo giù a valle per altre 4 ore di cammino. In totale 32 ore dal bivacco della Fourche al bivacco Vallot.

Luka Krajnc ringrazia Patagonia, Black Diamond e Iglu Sport
Luka Lindič ringrazia Arcteryx e Petzl




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