Die Leiden des Jungen Werther alla Punta del Pin in Dolomiti

Durante l'estate 2015 sulla Punta del Pin (Dolomiti di Braies) Ulrich Viertler e Raffaele Sebastiani hanno aperto Die Leiden des Jurgen Werther (250m, VIII+/IX- , R3, III:EX), una nuova via di arrampicata (alpinistica). Il report di Viertler.
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Ulrich Viertler climbing the demanding overhanging cracks on Die Leiden des Jungen Werthers
Ulrich Viertler, Raffaele Sebastiani
Chi è alla ricerca di una vera avventura in un ambiente mistico la troverà nelle Dolomiti di Braies, in particolare sulla parete nord della Punta del Pin. Avevo già sentito parlare molto di una splendida fessura salita su quella parete da Helmut Gargitter. Nel 2015 è finalmente arrivato il momento giusto, e con il mio super motivato compagno di cordata Raffaele Sebastiani ho iniziato quello che per noi è diventato un viaggio indimenticabile. In realtà volevamo ripetere una via classica sul Sassolungo, ma quel giorno tutti i passi erano chiusi per una gara ciclistica. Ecco quindi la decisione di dare un'occhiata alla parete nord della Punta del Pin.

Già l'avvicinamento attraverso Prato Piazza consente di dimenticare la frenetica vita quotidiana immergendosi in un mondo arcaico, in cui il tempo sembra essersi fermato. Ci si concentra sull'essenziale e si vive l'intensità di ogni momento. Arrivati alla base della parete siamo stati colpiti dalla sua bellezza. Un calcare dolomitico di ottima qualità domina il panorama, la parete è disegnata da placche grigie e moltissime fessure, simili a quelle della Schüsselkar nel Tirolo del Nord. Non abbiamo dovuto studiare a lungo la parete per trovare la nostra linea del re: un enorme susseguirsi di fessure che cadono a piombo direttamente dalla cima verso il basso. La geologia delle Dolomiti e le forze che hanno contribuito a plasmare queste fessure, uniche nel loro genere, ci hanno fatto impallidire dalla soggezione.

Siamo tornati pieni di entusiasmo una settimana più tardi con una tenda e dei viveri. Eravamo completamente da soli. In due giorni siamo riusciti ad aprire la nostra via, piantando chiodi soltanto alle soste, mentre sui sette tiri della via siamo sempre riusciti a proteggerci con protezioni mobili. Abbiamo iniziato scaldandoci con un tiro di media difficoltà sulla compatta placca. Da qui una fessura porta ad un tetto boulderoso, poi all'evidente sistema di fessure che hanno la forma di una "C". Altri due tiri portano sotto il grande tetto, e da qui uno spettacolare tiro in traverso verso sinistra porta sulle paurose e strapiombanti fessure. L'esposizione ci toglieva il fiato. Eravamo esausti fisicamente e mentalmente, ma ritirarci a questo punto sarebbe stato complesso e pericoloso. Dopo una breve pausa abbiamo deciso comunque di fare un tentativo. Dopo diverse cadute e parole di incoraggiamento siamo riusciti a superare questo strapiombo impegnativo, poi su terreno più semplice abbiamo raggiunto la vetta, felicissimi.

Ai primi di luglio 2015 siamo tornati e siamo riusciti ad effettuare la prima torpunkt in giornata. Ogni tiro è stato salito senza cadere, e l'attenzione è rimasta alta fino alla fine… dove, proprio all'uscita, siamo stati accolti da un forte temporale estivo ;-)

di Ulrich Viertler

Die Leiden des Jungen Werthers
Punta del Pin, Dolomiti di Braies
Prima salita: Ulrich Viertler, Raffaele Sebastiani estate 2015
Lunghezza: 250m
Difficoltà: VIII+/IX- , R3, III:EX



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