David Lama, nuova via in solitaria sulla Hohe Kirche, Valsertal
"In realtà non è niente di straordinario, semplicemente una linea che avevo in mente da alcuni anni, qualcosa che prima o poi volevo fare. E adesso l'ho fatta." L'alpinista austriaco David Lama minimizza la sua recente solitaria sulla Nord della Hohe Kirche nella Valsertal, ma vale comunque la pena soffermarsi sulla salita di questo diedro aperto di 400m, anche perché lui stesso la descrive come "una bella via, con un accesso relativamente veloce, in un ambiente fantastico... da fare.” E se lo dice lui, forse è meglio capirne di più.
Prima della solitaria Lama ha avuto la possibilità di ispezionare la linea da vicino quando, un paio di settimane fa, assieme a Ben Lepesant ha tentato una via leggermente più a sinistra. I due però sono stati costretti a tornare indietro, e con Lepesant attualmente all'estero e le condizioni comunque eccellenti, Lama ha deciso che domenica 8 dicembre era arrivato il momento giusto per tentare da solo il diedro a destra.
"In generale l'arrampicata è piacevole e mai troppo difficile. Circa 100 metri di ghiaccio a 90°, a volte emozionante con alcune stalattite, mi hanno portato su terreno più facile." Dopo questo inizio altri 100m di più “facile” arrampicata di misto hanno portato Lama alla sezione chiave della via: quattro tiri che l'austriaco descrive come "abbastanza impegnativi." Leggi: grande esposizione e roccia non buona che l'hanno convinto ad autoassicurarsi per un tiro. A questo punto ha dovuto salire senza le picche. "Mi ricordo che non è stato facile. La roccia non è granché, ho faticato a proteggermi e salire con i ramponi sulla roccia... non è stato bellissimo." Le difficoltà? "Direi qualcosa attorno ad un difficile UIAA VI, facile VII. L'unica cosa che so di certo è che faceva freddo, forse -10°C." Si perché giustamente questa valle viene anche chiamata il freezer del Nord Tirolo.
Lama ha impiegato circa mezz'ora per salire questi 30 metri, dopo di che altri 100 m di terreno più facile l'hanno portato praticamente direttamente in cima. Le foto di rito sono state seguite dalla rapida discesa lungo la parete ovest, verso gli sci e la macchina. Sei ore e mezza il tempo impiegato, dalla macchina fino in cima e di nuovo alla macchina, di cui 2 ore soltanto per l'avvicinamento la mattina. Abbastanza veloce quindi. Anzi, così veloce che Lama non ha nemmeno firmato il libro di vetta: "Si, in realtà mi sono dimenticato di farlo. Ho bevuto del tè poi ho subito iniziato la discesa, me lo sono semplicemente scordato."
"E' difficile darle un grado complessivo" ci ha raccontato Lama "all'inizio c'era poco ghiaccio e solitamente ce ne di più, comunque propongo qualcosa come 90°, WI4, M4/5, VI/VII. Come dicevo, non è niente di speciale. Ma è qualcosa che volevo fare da sempre ed è sicuramente la linea più facile, più logica sulla parete nord."
Lama ha chiamato la via Nordverschneidung e va ricordato che quest'ultima salita si aggiunge ad altre sue invernali effettuate in questa valle, come per esempio Badlands (prima salita, in solitaria, aprile 2012), Sagwand Schiefer Riss (marzo 2013, assieme a Hansjörg Auer e Peter Ortner) e Sagwand Mittelpfeiler (solitaria, maggio 2013).
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