David Lama in solitaria sulla Sagwand Mittelpfeiler
Il 14 maggio David Lama ha salito in solitaria la via Mittelpfeiler (800 m, M5) sulla cima Sagwand, Valsertal, Alpi dello Zillertal in Austria.
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14/05/2013: David Lama in solitaria sulla via Mittelpfeiler (800m, M5), Sagwand, Austria.
David Lama
La Sagwand, la valle Valsertal e David Lama sembrano essere intrinsecamente legati. Negli ultimi anni l'alpinista austriaco ha salito quasi tutte le vie in questa valle. Tra le altre spiccano l'apertura in solitaria della via Badlands nell'aprile 2012 e la prima invernale della via Schiefer Riss, insieme a Hansjörg Auer e Peter Ortner, nel marzo di quest'anno. A metà
dello scorso maggio Lama è
tornato di nuovo, ancora una volta da solo, per salire la storica Mittelpfeiler e mentre la sua salita è
da collocarsi per il calendario in primavera, vale la pena notare che la vie si presentavano in piena veste invernale.
La Mittelpfeiler era stata aperta nell'estate del 1965 da P. e P. Hofmann ed è gradata di V (UIAA). Mentre Lama sottolinea che questa linea di 800m non è "niente di estremo" (si parla comunque di difficoltà su misto che raggiungono l' M5), ci tiene a precisare che si tratta "davvero di una bellissima via, che vale senz'altro la pena ripetere."
Lama ci ha descritto così la Mittelpfeiler: "Nel complesso l'arrampicata è relativamente facile, e quindi per questo ancora più bella. Si sale un canalone di neve per un bel po' e questo viene seguito da una breve sezione di misto che porta agli ultimi 200 metri. Questi sono di gran lunga più verticali rispetto alla prima parte e costantemente sul terreno misto. Il pilastro finale è piuttosto esposto. Il punto chiave è lassù, verticale, circa 10m di M5". Lama aveva con sé una minima quantità di attrezzatura, ma la sua corda è sempre rimasta in fondo allo zaino e lui ha salito la parete nord in circa 4 ore.
Come dicevamo, la Sagwand e l'intera Valsertal sono certamente una delle zone preferite da Lama per l'arrampicata invernale, per questo abbiamo chiesto al 23enne austriaco di spiegarci il perché: "La Valsertal è davvero speciale per me e in passato ho trascorso molto tempo in questa valle. Nel complesso l'ambiente è abbastanza serio, non è una zona facile e pur essendo così vicina alla 'civiltà' hai davvero la sensazione di essere su una grande montagna, che è esattamente quello che mi piace. Nonostante le sue belle vie invernali non c'è mai nessuno, al massimo vedi qualche sci alpinista, niente di più." Il miglior periodo dell'anno, gli chiediamo? "Direi sicuramente l'inverno" ci risponde lui, aggiungendo che "In estate la Sagwand è spesso bagnata e la roccia friabile, come Jorg Verhoeven ed io abbiamo scoperto durante la nostra apertura di Desperation of the North Face nell'estate del 2008. In inverno invece la parete gela, non c'è rischio di caduta sassi e il tutto si trasforma in un fantastico parco giochi invernale."
La Mittelpfeiler era stata aperta nell'estate del 1965 da P. e P. Hofmann ed è gradata di V (UIAA). Mentre Lama sottolinea che questa linea di 800m non è "niente di estremo" (si parla comunque di difficoltà su misto che raggiungono l' M5), ci tiene a precisare che si tratta "davvero di una bellissima via, che vale senz'altro la pena ripetere."
Lama ci ha descritto così la Mittelpfeiler: "Nel complesso l'arrampicata è relativamente facile, e quindi per questo ancora più bella. Si sale un canalone di neve per un bel po' e questo viene seguito da una breve sezione di misto che porta agli ultimi 200 metri. Questi sono di gran lunga più verticali rispetto alla prima parte e costantemente sul terreno misto. Il pilastro finale è piuttosto esposto. Il punto chiave è lassù, verticale, circa 10m di M5". Lama aveva con sé una minima quantità di attrezzatura, ma la sua corda è sempre rimasta in fondo allo zaino e lui ha salito la parete nord in circa 4 ore.
Come dicevamo, la Sagwand e l'intera Valsertal sono certamente una delle zone preferite da Lama per l'arrampicata invernale, per questo abbiamo chiesto al 23enne austriaco di spiegarci il perché: "La Valsertal è davvero speciale per me e in passato ho trascorso molto tempo in questa valle. Nel complesso l'ambiente è abbastanza serio, non è una zona facile e pur essendo così vicina alla 'civiltà' hai davvero la sensazione di essere su una grande montagna, che è esattamente quello che mi piace. Nonostante le sue belle vie invernali non c'è mai nessuno, al massimo vedi qualche sci alpinista, niente di più." Il miglior periodo dell'anno, gli chiediamo? "Direi sicuramente l'inverno" ci risponde lui, aggiungendo che "In estate la Sagwand è spesso bagnata e la roccia friabile, come Jorg Verhoeven ed io abbiamo scoperto durante la nostra apertura di Desperation of the North Face nell'estate del 2008. In inverno invece la parete gela, non c'è rischio di caduta sassi e il tutto si trasforma in un fantastico parco giochi invernale."
Note:
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