Cordillera Huayhuash, alpinismo in Perù per Tito Arosio, Saro Costa e Luca Vallata

A giugno tre giovani alpinisti Tito Arosio, Saro Costa e Luca Vallata si sono recati nel Cordillera Huayhuash in Perù dove hanno aperto "El malefico Sefkow, una nuova via che supera la parete ovest del Monte Quesillio (5600m). Inoltre, i tre hanno tentato anche le salite del Monte Tsacra Grande, Siula Grande e Huaraca. Il report del 27enne Tito Arosio.
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Quesillio, Cordillera Huayhuash, Peru
archivio Tito Arosio
Nel mese di giugno Luca Vallata (23), Saro Costa (25) ed io abbiamo effettuato un’attività alpinistica esplorativa nella Cordillera Huayhuash, in particolare nell’area sud del massiccio. La zona, la stessa del celebre libro "La morte sospesa", presenta ancora un notevole potenziale di apertura di nuovi itinerari di arrampicata su ghiaccio e misto. Il campo base situato vicino al Lago Jurau è stato condiviso con altri due alpinisti: Carlo Cosi (26) e Davide Cassol (25).

Dopo un'iniziale fase di acclimatamento, Saro ed io abbiamo effettuato un tentativo sulla vergine parete est del Monte Tsacra Grande (5774m). Superata la goulotte, che caratterizzava la prima metà parete presentando tratti di misto (fino all' M6) e ghiaccio (AI4+), il tentativo si è concluso purtroppo a 150m circa dalla vetta, a causa della classica neve andina che si presentava troppo inconsistente e pericolosa per superare i facili risalti poco sotto la vetta. La discesa è stata fatta velocemente in doppia lungo il percorso di salita.

Dopo qualche giorno di riposo abbiamo affrontato una nuova via assieme sulla parete ovest del Monte Quesillio (5600m). Anche in questo caso la parete era vergine. La via superata nel corso di due giorni presenta difficoltà di M5+ e AI5 A1 ED2 800m, ed è stata nominata "El malefico Sefkow". Usciti sulla cresta, dove corre la via normale, non siamo saliti fino in vetta per la pericolosità della cresta dovuta ad enormi cornici. Siamo scesi lungo la normale sul versante ovest.

Dopo qualche giorno di brutto tempo tutti e tre siamo ripartiti alla volta del Siula Grande con l’idea di percorre la via "Noches de Juerga", l’unica che sembrava in condizione di essere salita. Purtroppo lo stato poco ottimale della parete, sia per le elevate temperature che hanno sciolto tutta la neve sui pendii sia per i pericolosi crolli delle cornici sommitali, ha arrestato il nostro tentativo a quota 5700m circa.

Il giorno prima di smontare il campo base, abbiamo effettuato un tentativo veloce alla parete Ovest del Monte Huaraca arrestandosi a metà parete; la via si è rivelata molto più impegnativa del previsto e non avevamo né materiale sufficiente per fare arrampicata artificiale né il tempo, il giorno successivo infatti sarebbero arrivati gli arrieros con i muli per il trekking di ritorno. Anche questa, piccola ma molto verticale parete, è tuttora vergine.

Si ringrazia: Alpine Club, firstascent.co.uk, CAAI e Ferrino per il supporto a questa spedizione.
Luca Vallata ringrazia: S.C.A.R.P.A. Tito Arosio ringrazia: Grivel, Wild Climb e Grande Grimpe.
Ringraziamo inoltre Enrico Rosso, Franco "Cirk" Bertocchi per le informazioni. Ed infine un particolare grazie al nostro cuoco Pio Polo e agli arrieros Abner ed Omar.


di Tito Arosio, CAAI





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