Colmar Team Patagonia Project, Cerro Torre

Il 6/10 è partita una spedizione trentina al Cerro Torre. Sono della 'partita': Ermanno Salvaterra, Mauro Giovanazzi, Paolo Calzà e Walter Gobbi. In progetto una nuova via sulla parete est.
E’ partita sabato 6 ottobre la nuova spedizione al Cerro Torre ( 3.128 m.) dei trentini Ermanno Salvaterra, Mauro Giovanazzi, Paolo Calzà e Walter Gobbi. Tutti veterani della Patagonia che almeno una volta hanno salito il Cerro Torre ed effettuato altre salite al Fitz Roy, Aguja Guillaumet e Poincenot. Basti pensare all’indomabile Ermanno Salvaterra che da solo conta 18 (!) spedizioni in Patagonia.

Il progetto è ambizioso e parecchio impegnativo: l’apertura di una nuova via proprio al centro dell’enorme parete est del Cerro Torre, nella sezione compresa tra il diedro degli Slavi (Direttissima dell’Inferno) e il diedro degli Inglesi. L’itinerario ipotizzato – tutto da verificare sul campo – mira al nevaio triangolare nel primo terzo della parete, per seguire poi un sistema di fessure che salgono, con andamento irregolare, al centro della est.

Lo stile di salita sarà quello tipico usato sulle big wall, con l’uso sistematico delle portaledge per i bivacchi in parete. L’idea è quella di rimanere in parete il maggior tempo possibile, per un periodo stimato di 20 giorni circa. Come sempre, tutta l’attività sarà condizionata dalle condizioni climatiche che in Patagonia sono estremamente variabili, con tempeste violentissime che possono scatenarsi in pochi minuti ed escursioni termiche fortissime che provocano la formazione e lo scioglimento di funghi e lastre di ghiaccio. Proprio quest’ultima condizione rappresenta uno dei maggiori pericoli delle salite patagoniche, con scariche improvvise di intere blocchi che spazzano le pareti.

di Manuel Lugli

Focus World Expeditions

Cerro Torre (3128 m)

La spedizione, sponsorizzata da Colmar, oltre a realizzare un filmato della salita, sarà in contatto telefonico e telematico con l’Italia.

Per seguire la spedizione
www.colmar.it

Foto arch. Viggi - Salvaterra





Ermanno Salvaterra

Nasce a Pinzolo il 21 gennaio 1955. Nel 1982 effettua la sua prima spedizione al Cerro Torre tentando la salita della via Maestri , ma fermandosi al famoso compressore – cioè a 50 m. dalla vetta, per il maltempo. Nel 1983 raggiunge finalmente la cima insieme a Maurizio Giarolli, per salire poi Fitz Roy, Aguja Guillaumet ed Aguja Poincenot. Poco dopo realizza una spedizione al Makalu che non ha però successo. Dopo una breve parentesi come sciatore nel Kilometro Lanciato, Salvaterra riprende la sua frequentazione patagonica, sia come alpinista che come cine-operatore, arrivando a ben 18 spedizioni nell’estrema terra sudamericana. Attualmente vive a Pinzolo dove gestisce il rifugio XII Apostoli e partica l’attività di Guida Alpina e Maestro di sci.


Mauro Giovanazzi
Nato nel 1963, Mauro Giovanazzi inizia la partica alpinistica in giovanissima età, salendo il Cervino a 15 anni. Diventa Guida Alpina nel 1987 e nel 1990 si reca in Patagonia per la prima volta, dove sale il Fitz Roy, l’Aguja Poincenot; tenta anche il Cerro Torre, ma senza giungere in cima, cima che invece salirà due anni dopo. Ad Arco Giovanazzi lavora coma Guida Alpina con la propria scuola di alpinismo e con la scuola Dolomiti di Brenta.


Paolo Calzà
Nasce a Riva del Garda il 19 settembre 1966. Diventa Guida Alpina e nel 1993 effettua il suo primo viaggio extraeuropeo proprio in Patagonia, dove riesce a salire il Cerro Torre lungo la via Maestri.
Calzà vive e lavora ad Arco.



Walter Gobbi
Classe 1961. Frequenta la montagna fin da bambino e, dopo lunga attività, diventa istruttore di arrampicata del C.A.I. Nel 1993, insieme a Mauro Giovanazzi e Paolo Calzà, partecipa alla spedizione al Cerro Torre, raggiungendo la cima lungo la Via Maestri. Nel 1996 è di nuovo in Patagonia per tentare il Fitz Roy. Gobbi vive e lavora ad Arco dove gestisce la propria attività commerciale specializzata in attrezzature da montagna.



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