Ciao Berna! L'addio a Matteo Bernasconi
Il Berna non c'è più. Travolto da una valanga mentre da solo percorreva uno sperduto canale della Valtellina, quello della Malgina sul Pizzo del Diavolo. E' successo ieri, 12 maggio. La notizia è corsa come il fulmine nella notte e già stamattina è dilagata sul web. E, come sempre, sembra impossibile ed assurdo.
Matteo Bernasconi, per tutti il Berna, era uno dei più forti alpinisti italiani. Nato a Como nel 1982, era diventato Guida alpina nel 2011 e dal 2003 era uno dei Ragni di Lecco. Uno dei più rappresentativi del celebre sodalizio alpinistico. Adesso non c'è più e in moltissimi, in questo momento, non trovano parole. Il dolore è grande, inatteso, indicibile.
Berna era una roccia. Silenzioso, determinato, affidabile. Non si tirava mai indietro. Aveva una passione per la montagna e l'alpinismo che non trovava confini. Non poteva farne a meno. E andare in montagna, scalare, era quello che più voleva fare. Era la sua vita, e non c'è altro da aggiungere. Se non che lui l'ha fatto alla grande e da grande, spaziando dalle sue montagne di casa alla Patagonia dove (con Matteo Della Bordella) ha fatto esperienze memorabili come quelle dei tentativi sulla Ovest della Torre Egger. Assolutamente epici ed indimenticabili.
Non era un protagonista Berna. Anzi, non si è mai atteggiato a protagonista anche se lo era. Di lui ti potevi fidare, in montagna e anche davanti una birra. Era uno di poche parole, ma i fatti con lui non mancavano mai. Era il compagno ideale. Per molti anche il fratello maggiore. Dava sicurezza. E in molti lo ricorderanno così, come uno su cui puoi sempre contare.
Matteo Bernasconi (Nato nel 1982 , Ragno di Lecco nel 2003, Guida alpina dal 2011)
- 2006 nuova cascata di ghiaccio sulla parete SE del Baratro in Val di Mello con Giovanni Ongaro
- 2006 con Hervé Barmasse, Lorenzo Lanfranchi e Giovanni Ongaro ha aperto una nuova via sull’allora inviolata parete nord del San Lorenzo (Patagonia)
- 2008 con Fabio Salini compie la prima ripetizione italiana - e settima assoluta - della leggendaria via dei Ragni sul Cerro Torre (Patagonia)
- tra il 2010 e il 2013 partecipa a tre durissimi tentativi di salire l’ultima grande parete ancora inviolata nel massiccio del Cerro Torre, ovvero la Ovest della Torre Egger, risolta infine dai compagni Matteo della Bordella e Luca Schiera nel marzo 2013 pochi giorni dopo il rientro in Italia di Bernasconi per impegni lavorativi.
- 2017 in Patagonia con Matteo Della Bordella e David Bacci per aprire una nuova via sulla parete est del Cerro Murallon
- 2020 (febbraio) in Patagonia con Matteo Della Bordella e Matteo Pasquetto ha aperto Il dado è tratto sulla nord dell’Aguja Standhardt, poco prima di ripetere la Via del 40esimo dei Ragni di Lecco sulla parete nord dell'Aguja Poincenot.
Link: www.ragnilecco.com