Chiusura delle celebrazioni per il Centenario dei Parchi d'Abruzzo, Lazio e Molise e del Gran Paradiso
Il futuro ed il ruolo dell’intero sistema delle aree protette sono stati i temi dei tre giorni di incontri, dibattiti e attività che si sono svolte alla Reggia di Venaria e al Parco Naturale la Mandria dal 22 al 24 settembre, per chiudere i festeggiamenti dedicati ai 100 anni dei Parchi d’Abruzzo, Lazio e Molise e del Gran Paradiso, ed al quarantennale di Piemonte Parchi, rivista di informazione e divulgazione naturalistica che insieme alle Aree protette della Regione Piemonte è stata partner dell’evento.
Futuro che è imprescindibile dall’educazione e dalla conoscenza alle generazioni future, con i 270 alunni delle scuole di ogni ordine e grado che venerdì mattina hanno partecipato alle attività organizzate dai Parchi con le proprie guide ed educatori, mentre nel pomeriggio i rappresentanti delle aree protette e delle Istituzioni coinvolte hanno presentato al Ministro dell'Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, l’importante ruolo delle aree protette come luogo in cui conservare il grande patrimonio di biodiversità del nostro Paese, nonché come laboratorio di sperimentazione di stili di vita compatibili attraverso la partecipazione attiva e consapevole delle persone che vi abitano e lavorano.
Le parole del filosofo Vito Mancuso hanno emozionato la platea di quasi 400 partecipanti che hanno assistito sabato mattina all’incontro “L’uomo di fronte ai cambiamenti climatici”, in cui gli esperti di scienza, cultura e comunicazione coinvolti hanno presentato i diversi punti di vista e risposto alle domande del pubblico sui molteplici cambiamenti ambientali in corso, guardando verso nuove possibili visioni di futuro.
Nel pomeriggio di sabato sono stati presentati i risultati dello studio sui flussi turistici realizzato nei due Parchi con l’innovativo sistema dei big data e i tecnici e gli amministratori delle aree protette hanno partecipato a tavoli tematici, momento di dibattito e scambio di buone pratiche, ma anche di condivisione delle criticità e degli strumenti a disposizione. Dal lavoro dei tavoli sono emersi gli obiettivi e gli impegni chiave per il futuro, che andranno a costituire la “Carta dei Parchi”, un documento strategico che riafferma il valore delle aree protette, non solo nel senso della tutela dei loro territori, ma anche come strumento di consapevolezza rispetto al cambiamento climatico in atto.
“La carta mette in campo tutta una serie di azioni che i parchi devono impegnarsi a realizzare nei prossimi anni. In particolare la Strategia per la conservazione della biodiversità, sottoscritta di recente dal Ministero dell’Ambiente, prevede che l’Italia aumenti la superficie protetta, passando dall’attuale 20% al 30% e che migliori l’efficienza della gestione di tali aree, fondamentali per la conservazione della biodiversità e per lo sviluppo sostenibile” ha dichiarato Italo Cerise, Presidente del Parco nazionale del Gran Paradiso.
Domenica 24 al Parco Naturale la Mandria le celebrazioni si sono concluse con i ricercatori e il personale dei Parchi che hanno coinvolto visitatori di ogni età con brevi escursioni, animazioni e laboratori dedicati ai bambini, alla scoperta dei segreti della natura, e fornendo informazioni nei propri stand ai numerosi curiosi che hanno affollato gli spazi dedicati all’interno del Parco per tutta la giornata.
"Questa fine delle celebrazioni del centenario dei due Parchi storici d’Italia rappresenta in realtà un inizio. L’agenda da oggi in poi e ricca e complessa e deve essere scandita su un tema fondamentale, quello della coesistenza tra uomo e natura. Dentro la legge esecutiva c’è sì, la conservazione della natura, ma anche la ricerca, l’educazione, la comunicazione e lo sviluppo sostenibile" ha dichiarato Giovanni Cannata, Presidente del Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise.