Vi ricordate la via Chimera Verticale sulla parete nord-ovest del Civetta? La linea aperta in più riprese tra il 2007 e il 2009 da Alessandro Baù assieme a vari compagni di cordata, esplorando il terreno tra le vie Aste e Andrich? Bene. In questo momento, per motivi di lavoro, Baù si trova a migliaia di chilometri di distanza da casa. Ma questa selvaggia parete gli è più vicina che mai e, approfittando di un attimo di tempo libero e forse anche preso da un po' di nostalgia, ci ha inviato questo breve racconto, corredato da tutte le info tecniche di Chimera verticale...
Non occorre che ve lo ricordiamo: la Nord Ovest del Civetta oltre che bella, selvaggia e mitica è anche (e di conseguenza) molto severa...
Chimera Verticale di Alessandro Baù
Sperso in un’isoletta al largo della Corea, aspetto che passi il tifone per riprendere il mare. Penso alla bella avventura vissuta aprendo Chimera Verticale, al timore di sbagliare durante la libera, alla soddisfazione una volta raggiunta la cima, alla “solita” festa al Torrani e… non vedo l’ora di tornare sulla terraferma e in Nord Ovest per macinare altri chilometri di roccia. Nel frattempo mi accontento del mio travetto portatile!
Chimera Verticale è stata la mia prima esperienza di apertura e son curioso che qualcuno vada a ripeterla per avere un parere L’anno scorso, pur conoscendola, l’ho sofferta più del previsto e credo che, paragonata per difficoltà alle altre vie della Parete delle Pareti, sia seconda solo a Nuvole Barocche di Venturino De Bona e Piero Bez. E’ una linea estremamente logica ed elegante (ma la parola degli apritori non vale…) che prende tutti i punti deboli del pilastro. Ci sono tiri con roccia fantastica, altri "da capire"; insomma, l’impegno alpinistico è elevato. In apertura abbiamo dato tutto quello che avevamo, senza fisse e spit, su e giù per il Nostro pilastro rientrando quando possibile dalla Aste; un giorno siamo saliti a metà parete per aggiungere solo 3 metri al tentativo precedente … tanta tanta pazienza! Ma la Nord Ovest è fantastica anche per questo.
Per ripeterla in giornata bisogna andare mooolto spediti, altrimenti, per gli amanti dell’avventura, c’è l’ottimo l’hotel Transcivetta alla fine dell’ottavo tiro, un balcone fantastico con vista sulla Marmolada dove abbiamo bivaccato diverse volte.
Il decimo tiro deve essere nuovamente liberato a causa della rottura di una presa chiave che ho usato come rovescio dopo aver superato il passo più duro.
Ringrazio Scarpa, Camp, Kiwi Sport e Montura per il materiale che mi forniscono.