Bernasconi e Pedeferri e la prima invernale della Spada nella Roccia, Qualido
Il video della prima invernale di Spada nella Roccia, Qualido, in Val Masino effettuata da Daniele Bernasconi e Simone Pedeferri nel febbraio 2011.
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10/02/2011. Daniele Bernasconi e Simone Pedeferri e la prima invernale della Spada nella Roccia, Qualido
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1989. Sulla parete est del Monte Qualido Ottavio Fazzini, Tarcisio Fazzini e Norberto Riva aprono la Spada nella Roccia. I tre impiegano 3 giorni per inventare quella linea di circa 500m, affrontando la famosa lama con difficoltà di 6c obbligatorio e A3 artificiale. La Spada nella Roccia è destinata a diventare una classica del suo genere, riconosciuta ampiamente come una della più belle vie di granito delle Alpi Centrali.
1999. Passano 10 anni dall'apertura, poi Simone Pedeferri e Marco Vago effettuano la prima libera. I due salgono tutta la via a vista mentre il 13° e il14° tiro vengono liberati subito dopo. La Spada nella Roccia offre così difficoltà in libera fino al 7b.
2011. Approfittando di una bella giornata di febbraio arriva la prima invernale, sempre ad opera di Simone Pedeferri questa volta insieme a Daniele Bernasconi. Entrambi l'avevano già tentata senza successo in precedenza, ma quel 10 febbraio tutto gira per il verso giusto. Dopo un bivacco sotto la parete i due salgono lo zoccolo iniziale con piccozze e ramponi, poi continuano con le scarpette. Sbucano in cima alle 13.00, dopo le doppie per sera sono già a casa. Una salita veloce, pulita, bella. E la spada può finalmente essere rimessa nel fodero.
1999. Passano 10 anni dall'apertura, poi Simone Pedeferri e Marco Vago effettuano la prima libera. I due salgono tutta la via a vista mentre il 13° e il14° tiro vengono liberati subito dopo. La Spada nella Roccia offre così difficoltà in libera fino al 7b.
2011. Approfittando di una bella giornata di febbraio arriva la prima invernale, sempre ad opera di Simone Pedeferri questa volta insieme a Daniele Bernasconi. Entrambi l'avevano già tentata senza successo in precedenza, ma quel 10 febbraio tutto gira per il verso giusto. Dopo un bivacco sotto la parete i due salgono lo zoccolo iniziale con piccozze e ramponi, poi continuano con le scarpette. Sbucano in cima alle 13.00, dopo le doppie per sera sono già a casa. Una salita veloce, pulita, bella. E la spada può finalmente essere rimessa nel fodero.
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