Baffin Island, nuove arrampicate e nuove informazioni dal team Italo-Belga
"La vita qui nell’artico consiste principalmente nel mangiare, dormire, fare delle jam session, nuotare e, in questo momento, prendere un po’ di sole! Siamo di nuovo a terra, stiamo ricaricando le nostre batterie dopo 12 giorni passati girovagando attraverso le più belle acustiche del Great Sail Peak.
Innanzitutto, grazie allo sforzo congiunto degli italiani e dei belgi/irlandesi ed un pieno di strumenti musicali abbiamo trascorso sette giorni levitando verso alto, effettuando quella che potrebbe essere la prima salita in libera del Great Sail Peak. L'arrampicata è stata eccezionale! Anche se la parete è estremamente ripida, un dicco, cioè una fascia di roccia rossa ha fornito un'acustica unica ed una grande varietà di stili di arrampicata, dalle perfette fessure all’arrampicata in placca e anche, a volte, l’arrampicata tridimensionale, ma sempre con sufficiente possibilità per arrampicare in libera. Abbiamo salito 7 tiri sulla headwall finché la nostra linea con tutta probabilità ha raggiunto la via russa Rubicon (Alexander Odintsov, Alexander Ruchkin, Alexander Klenov, Mikhail Davy, Valery Rozov 05/2002, VI A4) e l’ha seguita per altri 8 tiri verso l'alto.
Abbiamo raggiunto la vetta con un meteo perfetto e con delle viste mozzafiato, proprio quando Matteo ha festeggiato il suo 32° compleanno! Ciascuno di noi ha celebrato nel proprio stile, alcuni mangiando una fetta di formaggio, altri mettendosi in posa con una bandiera, mentre altri si sono tolti tutti i vestiti, hanno buttato giù delle pietre o addirittura defecato! È stato davvero un momento magico.
Con sufficiente cibo a disposizione per qualche giorno in più e molte linee accattivanti che ci chiamavano, non potevamo non tentare qualcos’altro! Ci siamo calati lungo la headwall e, dopo un paio di giorni di riposo ed un concerto alla base della parete, abbiamo trovato un po’ di ispirazione per ripartire. Questa volta ci siamo divisi in due squadre per affrontare in stile alpino i due principali sistemi di diedri, ancora inviolati. Entrambi si sono rivelati eccezionali, con fessure perfette e per lo più pulite.
100m sotto la cima Sean e Nico sono stati raggiunti dal maltempo e sono stati costretti ad improvvisare un bivacco ed aspettare migliori condizioni per l’arrampicata in libera. Dopo circa 8 ore di brividi, fortunatamente la loro pazienza è stata ripagata e il sole è tornato a splendere, permettendogli di salire in libera l'ultimo anello chiave della la salita: una placca di 30m completamente sprotetta! Nel frattempo gli italiani hanno continuato nel tempo feroce, compiendo la loro salita in 24 ore complessive dal campo base al campo base.
Cari saluti dalla Stewart Valley!
Matteo Della Bordella, Matteo De Zaiacomo, Luca Schiera, Nicolas Favresse e Sean Villanueva"
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