Annapurna, cresta est
Il 4/09 parte per l'Annapurna la spedizione formata da Mondinelli, Blanc, Merelli e Kuntner, Reichen e Pauner.
Il 4 settembre prossimo parte dall'Italia la spedizione internazionale organizzata dalla Focus con destinazione la traversata dell'Annapurna. Si tratta di un gruppo fortissimo, con 6 componenti d'eccezione. Ne fanno parte, infatti, gli italiani Silvio Mondinelli, Abele Blanc, Mario Merelli e Kristian Kuntner, lo svizzero Kobi Reichen e lo spagnolo Carlos Pauner. Come dire un team che assomma ben 40 cime oltre gli 8000 metri! Si parte con il valdostano Blanc che con questa cima arriverebbe all'en plaine di tutti gli 8000, passando per Mondinelli a quota 9 (di cui 4 nella sola stagione 2001 ed il Makalu nella primavera di quest'anno), continuando poi con gli 11 ottomila di Kuntner, per concludere con i 3 di Pauner ed i 2 di Merelli e Reichen. L'obbiettivo è tra i più ambiziosi: la traversata dell'Annapurna salendo per la cresta est. Una via, molto lunga e difficile, aperta dal fuoriclasse svizzero Erhard Lorethan insieme al forte connazionale Norbert Joos, e ripetuta per la prima volta dal francese Jean Christophe Lafaille e dal basco Alberto Inurrategi, lo scorso 16 maggio. Una cresta che per arrivare agli 8091m della vetta principale attraversa le altre due cime oltre gli 8000 metri della 10a montagna del mondo per altezza. La partenza da Kathmandu per Pokara è prevista per il 7 di settembre; da lì inizierà l'avvicinamento al Campo Base (4.300m) che durerà circa 7 giorni. La permanenza al CB sarà all'incirca dal 16 settembre al 16 ottobre, periodo durante il quale verrà effettuato il tentativo alla vetta. Il rientro in Italia è previsto per la fine di ottobre. Abbiamo chiesto a Silvio "Gnaro" Mondinelli alcuni flash sull'Annapurna e l'Himalaya Ormai il doppio impegno stagionale in Himalaya per te è diventata una consuetudine, è un modo per ottimizzare l'acclimatamento acquisito o soffri di "dipendenza" da 8000? Valgono tutte e due le risposte, ma forse la verità è che divento vecchio così in questo momento devo sfruttare la mia forza fisica e mentale. L'Annapurna, per la cresta est, una grande via di Loretan ripetuta questa primavera da Lafaille e Inurrategi, perchè questa scelta? Avevo già avuto un mezzo invito da Alberto Inurrategi questa primavera, ma io non avevo il compagno ideale e temevo di rimanere da solo sulla cresta. Poi quest'anno, al Makalu, ho incontrato il compagno di Loretan "Norbert Joos" che conoscevo già da tempo e ho parlato con lui di questa via. Per me è un grande onore affrontare questa salita, sperando anche di trovare ancora il materiale utilizzato dalla spedizione di Alberto Inurrategi e Jean Christophe Lafaille. Siete una fortissima spedizione, quanto conto il gruppo e quanto invece si è, come spesso si dice, "soli" oltre i 7000m, oltre quella che viene definita la "linea della morte"? In Himalaya credo sia molto importante stare bene fisicamente, ma soprattutto psicologicamente. Ci vuol poco a far saltare tutto. La solitudine fa parte del gioco ma una parola o un accenno di un compagno aiuta molto. La cosa che io soffro di più è il freddo ai piedi ed è una delle poche cose che mi fa veramente paura in questi posti. In bocca al lupo! |
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