Alpinismo: bis di prime solitarie invernali sul Badile firmate da Valseschini e Libera
Fine settimana di grandi solitarie al Badile. Con Fabio Valseschini e Rossano Libera autori in successione di due prime salite invernali solitarie, davvero da incorniciare. Due salite di cui si dovrà parlare ancora, anche perché sembrano andare all'unisono con la "stupefacente" quantità di prime traversate, prime salite e prime ripetizioni che hanno fatto "speciale" questa stagione alpinistica.
L'accoppiata delle solitarie, è stata inaugurata da Fabio Valseschini con la prima solitaria invernale della via degli Inglesi (550m, VI e A2 - VIII in libera) sulla parete Est-Nord-Est del Pizzo Badile. Si tratta della via aperta nel 1968 dai fortissimi Mike Kosterlitz e Dick Isherwood che, nel tentativo di ripetere la Corti-Battaglia, non si accorsero di... aver tracciato una nuova via su una delle pareti più solitarie delle Alpi proprio in faccia al Cengalo.
Valseschini dopo aver bivaccato alla base, ha iniziato la sua solitaria il 17 febbraio ed è sbucato in vetta alle 16,00 di mercoledì 20. Quattro giorni e tre bivacchi in parete per un'autentica impresa: basti pensare che oltre alla prima solitaria questa è anche la seconda ripetizione assoluta invernale, dopo quella delle cecoslovacche Zuzana Hofmannová e Alena Stehlíková che la salirono nel febbraio del 1982. Per Valseschini questa salita fa un bel bis con la solitaria della Via del Fratello sulla stessa parete Est-Nord-Est. Gran bella accoppiata!
ma non è finita qui. Come si diceva all'inizio, a pochi giorni dalla salita Valseschini, il Badile è stato teatro di un'altra bellissima solitaria invernale. Quella di Rossano Libera sulla celeberrima via Cassin sulla parete Nord-Est (aperta da Cassin, Ratti, Esposito, Molteni, Valsecchi, nel 1937). Era un sogno che Libera inseguiva da sempre e che tenacemente ha coronato. Attaccata la Nord-Est nel pomeriggio di giovedì 21 febbraio, Rossano ha raggiunto la vetta alle 19,48 di sabato 23.
Due giorni di scalata e due bivacchi, il secondo in una buca scavata in vetta e non nel sottostante bivacco fisso, per... godere dello spettacolo notturno della luna. Anche questa una bella scelta! Assolutamente in linea con l'alpinismo "contemplativo e mistico" - ma non meno di sostanza - che piace a Rossano Libera. Lo prova questa sua prima solitaria invernale sulla Cassin - se non si conta la rivendicata e, per molti ed autorevoli commentatori, mai provata salita di Dante Porta.
Un secondo e grande viaggio solitario invernale targato Badile che, come per Valseschini, anche per Rossano arriva dopo quello di cui è stato protagonista nel 2004 sugli straordinari 800m della Ringo Star, la super e difficile via aperta nel 1985 da Tarcisio Fazzini con Ottavio Fazzini e Tita Gianola, sulla parete Nord Ovest.
Salite come quelle di Fabio e Rossano danno conto di un alpinismo, quello solitario, che ha sempre ragioni profonde e anche complesse, alle sue radici. Sono sempre esperienze particolari. Belle e difficili per poterle esprimere solo con i numeri e con le tabelle di marcia. Presto, una volta decantate le emozioni, speriamo di darvene un resoconto dalla viva voce dei protagonisti.
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