Addio Tom Hornbein, pioniere della Cresta Ovest dell’Everest nel 1963
Tom Hornbein, uno degli alpinisti più celebrati e conosciuti degli USA, è deceduto il 6 maggio all'età di 92 anni. Nato a St. Louis nel 1930, è famoso soprattutto per aver raggiunto la cima dell'Everest nel 1963 lungo l’inviolata Cresta Ovest, insieme a Willi Unsoeld.
Hornbein e Unsoeld facevano parte della spedizione che mirava a far salire il primo statunitense in cima alla montagna più alta del mondo. All'arrivo al campo base nepalese, la spedizione si è divisa in due, e mentre Jim Whittaker ha raggiunto la vetta attraverso il Colle Sud insieme a Nawang Gombu per diventare il primo statunitense a scalare Everest, Hornbein, Unsoeld e un piccolo gruppo di altri arrampicatori hanno puntato qualcosa di diverso: l'inviolata West Ridge, la Cresta Ovest
Tre settimane più tardi, e facendo uso delle bombole di ossigeno, Hornbein e Unsoeld hanno raggiunto la vetta alle 18:15 del 22 maggio del 1963 dopo aver affrontato la lunghissima cresta e l'evidente couloir sul versante nord. Poi sono scesi con tenacia lungo la via che passa per il Colle Sud, effettuando quindi la prima traversata dell'Everest, e di qualsiasi altro ottomila.
In discesa hanno incontrato due compagni di spedizione, Barry Bishop e Lute Jerstad, anche loro in discesa dopo aver raggiunto la cima poche ore prima lungo la via dei primi salitori. Ormai senza ossigeno supplementare e sfiniti, i quattro hanno bivaccato a 8500 metri prima di riprendere la via del ritorno non senza difficoltà il giorno successivo. Il calvario è raccontato nel libro Everest, cresta ovest di Tom Hornbein e la salita di Hornbein e Unsoeld è stata spesso descritta come una pietra miliare dell'alpinismo d'alta quota.
Dopo l'Everest Hornbein ha intrapreso con successo una carriera in anestesiologia e ha studiato i confini dei limiti psicologici umani e le prestazioni in alta quota.
Ancora oggi, 60 anni dalla prima salita, la Cresta Ovest viene ripetuta raramente. Il Canalone Hornbein, chiamato così in onore di Tom, rappresenta la sezione chiave dell’intera via e testimonia la sua determinazione, il suo spirito di avventura e l’indomabile voglia di ricercare l’incertezza.