John Gill, il padre del boulder moderno, nel video dell’American Alpine Club
Nato il 16 febbraio 1937, il matematico statunitense John Gill è da molti considerato il padre del boulder moderno. Inoltre è il climber che ha introdotto dalla ginnastica artistica la magnesite nell’arrampicata, e ad aver esplorato l’arte del dinamico nell’arrampicata.
Essendo un ginnasta, a metà degli anni ’50 Gill ha iniziato a specializzarsi su brevi ed intense vie d’arrampicata, spostando i confini di quello che il corpo umano era in grado di fare sulla roccia ed enfatizzando l’estetica e la grazia del movimento.
Gill ha salito il grado V8 (7B/+) nel 1957 e V9 (7C) nel 1959, mentre nel 1961 ha salito dal basso e senza corda Thimble Overhang nei Needles, un rivoluzionario highball alto 12 metri gradato 5.12a (7a+) che ha aspettato oltre vent'anni per essere ripetuto. Tutto questo è stato possibile senza l'aiuto delle moderne scarpette da arrampicata e decenni prima dell'invenzione dei crashpad.
Sebbene non sia certamente il primo a fare boulder, è stato colui che ha reso l’arrampicata sui massi degna di essere considerata un’attività a sé stante, prima che aumentasse in popolarità e diventasse lo sport che conosciamo oggi. Nel 1969, Gill pubblicò il suo famoso libro The Art of Bouldering sull'American Alpine Journal.
Anche oggi, quando esegue la sua routine di trazioni, riesce ancora a percepire quella sensazione di leggerezza, fluidità e grazia che lo accompagna da tutta la vita. Con i suoi 80 anni passati da un po’, è un’ indiscussa leggenda dell’arrampicata.