Addio Doug Lang
L'alpinista Doug Lang è morto in una valanga a Corrie Fee in Scozia il 18/03/2011 all'età di 69 anni. Simon Richardson ricorda l'uomo che per oltre 50 anni ha svolto un ruolo di primissimo piano nello sviluppo del alpinismo scozzese.
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Doug Lang sul Ben Nevis.
Ken Crocket
Iain Small ed io eravamo appena sceso dal Ben Nevis Sabato scorso quando abbiamo sentito la terribile notizia che quella mattina Doug Lang era stato trovato morto in una valanga a Coira Fee
Il breve messaggio sul mio cellulare era quasi impossibile da comprendere. Doug sembrava essere infuso con l'energia della perpetua giovinezza. Aveva scalato senza sosta nelle montagne scozzesi per oltre cinque decenni e aveva mostrato pochi segni di rallentamento. Era il modello perfetto nel dimostrare come sia possibile praticare alpinismo per tutta la vita. Non conosceremo mai i dettagli esatti del incidente di Doug, ma sembra che era salito in testa alla valle di Coire Sharrock, controllando le ultime nuove vie e verificando l'ulteriore potenziale, prima di scendere A Gully, presumibilmente con l'intenzione di salire una linea mista a Coire Fee.
Doug era stato in prima linea di alpinismo scozzese per oltre 50 anni. E' conosciuto soprattutto per lo sviluppo di Binnein Shuas con Graeme Hunter alla fine degli anni '60, e anche la prima salita della Ardverikie Wall- una delle vie di roccia nelle montagne scozzesi più amate in assoluto. Durante quel periodo Doug è stato all'avanguardia dell'arrampicata su roccia con prime salite di Falseface e Sword of Damocles on Creag an Dubh Loch.
Ma il punto di forza di Doug era l'inverno, e Ben Nevis il sua grande parco giochi. Insieme con Neil Quinn, ha tagliato molti gradini sulle vie più difficili del epoca, incluso la terza salita di Orion Direct. I due sono stati protagonisti della rivoluzione della piccozza curvata nei primi anni '70, con notevoli prime salite invernali, tra cui spiccano Slav Route (VI,5) e Left Edge Route (V,5). Nel 1977 la cordata è salito i 770m di American Pie (V,5) sulla parete nord di Castle Ridge, mente a Lochnagar hanno aperto Winter Face (VI,6) sulla Black Spout Pinnacle – una naturale e superba linea invernale con, ancor oggi, poche ripetizioni. Doug ha effettuato salito in lungo e largo e altre prime salite di vie di tre stelle includono la popolare B Gully Chimney (III,4) in Coire Fee e The Wand (V,5) a Creag Meagaidh.
Negli ultimi anni ha creato una forte cordata assieme a Colin Stead ed ha regolarmente partecipato agli incontri del Club Alpino Scozzese al Rifugio CIC. Durante gli anni '80 e '90 la coppia ha aggiunto una serie di eccellenti nuove via sul Ben Nevis. Sono stato
particolarmente colpito dalla linea impeccabile di The Edge of Beyond (VI,6) sul versante est del Tower Ridge, e la molto invidiabile Roaring Forties (V,6). Questa via trascurata prende una linea in un bellissimo ed irresistibile canale a forma di V, tagliando la parte alta di Comb Gully Buttress e merita di essere salito più spesso.
Ma è un entusiasmo contagioso di Doug che ci mancherà di più. Abbiamo condiviso la passione per le riviste straniera e alle cene del Club Alpino Scozzese, tra una portata e l'altra, correva attraverso la stanza per parlare della ultima super via pubblicata nelle riviste di alpinismo americane o canadese.
Doug è stato un illuminante presidente dello Scottish Mountaineering Club dal 1992 al 1994. Centinaia di persone hanno reso l'ultimo omaggio a Dundee il 29 marzo. Il contributo di Doug all'alpinismo scozzese era immenso e ci mancherà profondamente perdere.
Il breve messaggio sul mio cellulare era quasi impossibile da comprendere. Doug sembrava essere infuso con l'energia della perpetua giovinezza. Aveva scalato senza sosta nelle montagne scozzesi per oltre cinque decenni e aveva mostrato pochi segni di rallentamento. Era il modello perfetto nel dimostrare come sia possibile praticare alpinismo per tutta la vita. Non conosceremo mai i dettagli esatti del incidente di Doug, ma sembra che era salito in testa alla valle di Coire Sharrock, controllando le ultime nuove vie e verificando l'ulteriore potenziale, prima di scendere A Gully, presumibilmente con l'intenzione di salire una linea mista a Coire Fee.
Doug era stato in prima linea di alpinismo scozzese per oltre 50 anni. E' conosciuto soprattutto per lo sviluppo di Binnein Shuas con Graeme Hunter alla fine degli anni '60, e anche la prima salita della Ardverikie Wall- una delle vie di roccia nelle montagne scozzesi più amate in assoluto. Durante quel periodo Doug è stato all'avanguardia dell'arrampicata su roccia con prime salite di Falseface e Sword of Damocles on Creag an Dubh Loch.
Ma il punto di forza di Doug era l'inverno, e Ben Nevis il sua grande parco giochi. Insieme con Neil Quinn, ha tagliato molti gradini sulle vie più difficili del epoca, incluso la terza salita di Orion Direct. I due sono stati protagonisti della rivoluzione della piccozza curvata nei primi anni '70, con notevoli prime salite invernali, tra cui spiccano Slav Route (VI,5) e Left Edge Route (V,5). Nel 1977 la cordata è salito i 770m di American Pie (V,5) sulla parete nord di Castle Ridge, mente a Lochnagar hanno aperto Winter Face (VI,6) sulla Black Spout Pinnacle – una naturale e superba linea invernale con, ancor oggi, poche ripetizioni. Doug ha effettuato salito in lungo e largo e altre prime salite di vie di tre stelle includono la popolare B Gully Chimney (III,4) in Coire Fee e The Wand (V,5) a Creag Meagaidh.
Negli ultimi anni ha creato una forte cordata assieme a Colin Stead ed ha regolarmente partecipato agli incontri del Club Alpino Scozzese al Rifugio CIC. Durante gli anni '80 e '90 la coppia ha aggiunto una serie di eccellenti nuove via sul Ben Nevis. Sono stato
particolarmente colpito dalla linea impeccabile di The Edge of Beyond (VI,6) sul versante est del Tower Ridge, e la molto invidiabile Roaring Forties (V,6). Questa via trascurata prende una linea in un bellissimo ed irresistibile canale a forma di V, tagliando la parte alta di Comb Gully Buttress e merita di essere salito più spesso.
Ma è un entusiasmo contagioso di Doug che ci mancherà di più. Abbiamo condiviso la passione per le riviste straniera e alle cene del Club Alpino Scozzese, tra una portata e l'altra, correva attraverso la stanza per parlare della ultima super via pubblicata nelle riviste di alpinismo americane o canadese.
Doug è stato un illuminante presidente dello Scottish Mountaineering Club dal 1992 al 1994. Centinaia di persone hanno reso l'ultimo omaggio a Dundee il 29 marzo. Il contributo di Doug all'alpinismo scozzese era immenso e ci mancherà profondamente perdere.
Note:
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