Le piccozze, la primavera e la fine di un viaggio

Accarezzo ancora una volta le mie piccozze, dolcemente, mentre mi si forma un groppo in gola. Non accetto il fatto che debba riporle qui,che dovrò restare tutti questi mesi prima di riprenderle in mano, non lo accetto ma è così. Devo arrendermi a questa primavera che ha sconfitto definitivamente il "Generale Inverno" (anche se quest'anno più che un Generale è sembrato un Sottotenente...) portandogli via tutti i suoi preziosi cristalli di ghiaccio.

Ammetto che non mi posso lamentare, avendone apprezzati diversi, molti di più di quanto credessi visto come si stava mettendo la stagione ma è anche vero che per accontentare questa voglia,per soddisfare questa mia brama ho dovuto percorrere in auto qualcosa come settemila chilometri in tre mesi! (Ma sono sicuro che sarà stato così anche per molti altri "drogati" di cascate...)

Ho avuto la grande opportunità di partecipare attivamente all'Ice Tour. Inizialmente credevo consistesse nel salire cascate e relazionarle, vero, sì, ma questa è solo la parte materiale, l'aspetto di più immediato impatto. Non potevo immaginare cosa si nascondesse dietro tutto ciò, quale incredibile, emozionale avventura mi attendesse...

L'incontro con tantissime persone, l'apertura mentale che ne deriva, sempre che si sia disposti ad ascoltare e non solo sentire ciò che ognuno ha da dire, misurare le proprie esperienze e conoscenze, imitare altri stili altri dialetti divertendosi un mondo! Assorbire le varie 'culture alpine' facendosi influenzare di volta in volta lasciandosi coinvolgere in storie d'amore e di amicizia permettendo a questa vita il proprio corso, evitando di ostacolarlo coi nostri assurdi preconcetti, tipici di chi, come me, è nato e cresciuto con una mentalità che troppo assomiglia all'anatomia geografica della propria valle: stretta e chiusa.

Credevo che l'Ice-Tour avrebbe sviluppato le mie capacità di scalata su ghiaccio, mi rendo conto tre mesi dopo di essere cresciuto soprattutto come persona, allargando i miei orizzonti mentali e aprendomi agli altri ho scoperto "L'altro volto del pianeta" non solo perchè è il nome dell'ultima cascata salita ma proprio per questo mio comportamento da "spugna" grazie al quale ho assorbito di tutto, lasciandomi
contaminare a livello emozionale da tutto ciò che mi ha attraversato in questo periodo e, credetemi, non è stato poco, anzi! La musica, poi, ha fatto il resto. Le canzoni di cui mi sono innamorato di volta in volta hanno fatto da colonna sonora ad ogni nuova esperienza, ed ora ne ho davvero molte da riascoltare. Lo faccio con un  misto di elevato piacere e profonda nostalgia...

Infine devo assolutamente ringraziare Ezio e Vinicio, autentici "Deus ex Machina" dell' Ice Tour! Dopo di loro mi sento di ringraziare tutti, ma proprio TUTTI coloro che ho via via incontrato, conosciuto e amato per ciò che hanno saputo darmi. Lo faccio mentre ripongo definitivamente le piccozze al loro posto e perdonatemi se, facendo ciò, mi scappa una lacrima...

Con affetto
Rossano Libera