Via Ferrata La Grotta di Tofana - Tofana di Rozes
Meta assai popolare nella prima metà del secolo scorso, ai giorni nostri la visita alla Grotta di Tofana é un’escursione non più così in voga. Si tratta però, a mio avviso, di una breve gita degna d’interesse, soprattutto in primavera: nel periodo del disgelo, infatti, la grotta si riempie di centinaia di spettacolari stalagmiti di ghiaccio, grazie allo stillicidio della volta. Grazie a questo fenomeno la cavità assume un aspetto fiabesco, una vera meraviglia della natura. Quest’originale e suggestivo antro che si apre nelle viscere della Tofana di Rozes è una delle poche cavità che si sono formate nella Dolomia Principale e non nel Calcare. Si allunga a spirale per circa trecento metri e la sua volta é alta, a tratti, più di dieci metri.
Per accedere alla grotta bisogna percorrere una cengia attrezzata con funi metalliche. Il tratto é privo di difficoltà tecniche, ma si tratta comunque di un percorso che presenta alcuni passaggi esposti e é consigliato l’equipaggiamento da ferrata.
Da Cortina d’Ampezzo si percorre la strada statale 48 in direzione del Passo Falzarego fino a imboccare, sulla destra, la strada che conduce al Rifugio Dibona (m. 2083) dove si lascia la macchina.
AccessoParcheggiata l’auto, s’imbocca il sentiero n. 403 (strada sterrata) che sale al Rifugio Giussani. In breve si raggiunge la stazione della teleferica del Giussani, e qui si abbandona il sentiero 403 e s’imbocca il 442 seguendo le indicazioni per la Ferrata Lipella. Una volta raggiunta la base dell’imponente parete della Tofana s’incontra il sentiero n. 404. Qui una scritta su di un masso indica la deviazione per la "Grotta della Tofana". Seguirla risalendo un ghiaione e raggiunto un canale, si sale per circa 50 metri sino a quando s’incontrano delle funi metalliche sulla sinistra.
Circa 50 minuti dal Rifugio Dibona.
Pur trattandosi di un percorso assai facile, la presenza di attrezzature metalliche fa entrare di diritto questo itinerario nella categoria Vie Ferrate.
Percorrendo da est a ovest una marcata cengia ben visibile anche dal basso, in una quindicina di minuti si raggiunge in breve l’ingresso della grotta, situato a quota 2430 m. circa. Al suo interno sono presenti alcune scalette metalliche e seguendole è possibile fare un breve percorso ad anello.
Finita la nostra visita alla grotta, per il ritorno percorreremo in senso inverso la stessa via di salita. Se vogliamo allungare la gita, invece che ritornare al Rifugio Dibona sullo stesso sentiero percorso in salita, una volta scesi dal canale possiamo proseguire per il sentiero n. 404 fino sotto la forcella Col di Bos per poi scendere lungo una carrareccia segnalata col n. 402 fino a incontrare il sentiero n. 412 che attraversando l’Alpe Sotecordes conduce nuovamente al Rifugio Dibona.
MaterialeMunirsi di lampada frontale e casco
NoteRifugio Dibona – Tel. 0436 860294
CartografiaCarta topografica Tabacco − scala 1:25.000 n° 03 − Cortina d’Ampezzo e Dolomiti Ampezzane
DifficoltàLa visita primaverile alla grotta ci offre uno spettacolo unico, ma presenta alcuni pericoli: il canale che precede il tratto ferrato sarà innevato e bisognerà prestare particolare attenzione.
Inoltre é consigliabile intraprendere l’escursione di buonora poiché durante le ore più calde del giorno c’é il rischio di caduta sassi a causa del disgelo, soprattutto nel canalone iniziale. Casco!
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