Sturm und Drang - Castel Presina, Monte Cimo

Lorenzo d’Addario, Guida Alpina
1 / 6
Sturm und Drang: Castel Presina, Val d’Adige (Lorenzo d'Addario, Nicola Tondini)
Planetmountain
Bellezza
Primi salitori
Lorenzo d’Addario, Nicola Tondini, apertura dal basso inverno 2021
Autore scheda
Lorenzo d’Addario, Guida Alpina
Versante
Est
Lunghezza dislivello
165m
Difficoltà
7a+, S2+
Difficoltà obbligatoria
6c+

Percorso



Castel Presina è la rossa fascia rocciosa posta nella parte alta del monte Cimo, nella propaggine meridionale. Castel Presina, roccaforte oggi delle vie a più tiri della val d’Adige, era nel periodo barbarico, luogo di rifugio degli abitanti locali che trovavano sulle alture sopra Preabocco, un luogo di difesa e protezione dalle invasioni barbare che scendevano da nord e mettevano a ferro e fuoco i piccoli borghi del fondovalle. Il vostro occhio attento potrà oggi scovare i vecchi fori sulla parete resti delle antiche fortificazioni.

Il castello è un piccolo gioiello, direi ormai il luogo più frequentato dagli amanti del multipitch della val d’Adige. Si contano ormai oltre venti itinerari con difficoltà che vanno dal 6° all’8°. Le caratteristiche e gli stili di apertura sono diversi in base ai protagonisti delle salite. Si passa dalla via plaisir, alla via di difficoltà con chiodatura sempre serena, alle vie di alta difficoltà e con un alto impegno psicologico.

Sturm und Drang la nuova nata, è una via di 165m con difficoltà massima di 7a+ con un obbligatorio di 6c. Per percorrerla sono sufficienti 8 rinvii di cui almeno 2 lunghi. Le difficoltà non sono estreme, ma la chiodatura mai pericolosa richiede comunque attenzione. La roccia in apertura non era di eccelsa qualità ma dopo un lavoro di pulizia di due giorni la via si è resa sicuramente molto interessante e degna di innumerevoli ripetizioni.

Accesso generale
Dall’uscita di Affi della A22 prendere per Verona. Superato il cavalcavia sopra l’autostrada, al primo incrocio prendere per Ferrara di M.B., Spiazzi. Andare sempre diritti fino ad un incrocio con Stop (qualche chilometro dopo la località Platano) dove si può andare solo a sinistra o a destra. Prendere a destra (indicazioni Ferrara di M.B., Spiazzi). La strada comincia ora a salire con qualche tornante e dopo 5-6 chilometri si arriva nei pressi di un incrocio dove compare una grossa scritta su cartellone giallo:” LA BAITA”. Girare a destra e seguire la strada che va in falso piano per circa 500m. Parcheggiare a sinistra in corrispondenza di un piccolo slargo, prima che la strada ricominci a scendere. Accesso
Scendere a piedi in direzione Val d’Adige per bosco anche fitto fino a raggiungere più in basso una stradina sterrata. (NOTA: l’accesso migliore è in corrispondenza del punto, in cui il margine sinistro della strada degrada e permette di entrare nel bosco). Raggiunta la stradina, seguirla in direzione Nord fino ad incontrare sulla destra un sentierino (segni o nastri bianchi e rossi) che scende in diagonale sempre verso Nord. Seguire il sentierino in discesa fino alla base della parete rossa. L’attacco è a destra di Baby Doc. Itinerario
L1: 6c+, 6 spit, 30m. Allungare 4° e 6°
L2: 7a, 7 spit, 35m. Allungare 4° e 5°
L3: 6c, 6 spit, 30m
L4: 6b+, 5 spit + clessidre, 20m
L5: 7a+, 5 spit, 20m
L6: 6a+, 4 spit, 20m
Discesa
A piedi per bosco e sentiero.





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Bellezza
Primi salitori
Lorenzo d’Addario, Nicola Tondini, apertura dal basso inverno 2021
Autore scheda
Lorenzo d’Addario, Guida Alpina
Versante
Est
Lunghezza dislivello
165m
Difficoltà
7a+, S2+
Difficoltà obbligatoria
6c+

Percorso



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