Melucci - Navasa - Torre Prati
Si tratta di una linea pazzesca che percorre la rossa e strapiombante parete sud della Torre Prati nelle Dolomiti di Brenta. Segue una fessura fino a tre quarti di parete per poi vincere la compatta placca terminale. Roccia ottima, un po' da ripulire.
Fino ai due tiri duri le protezioni entrano alla grande, se volete stare tranquilli doppiate un po' di roba medio grande. Anche sui tiri duri ci si protegge decentemente ma l'inclinazione della parete e la dimensione degli appigli rende un po' più oneroso star lì ad armeggiare.
Le difficoltà sono comunque sempre obbligatorie e i gradi che abbiamo suggerito sono, ovviamente, da confermare. Siamo sicuri che per gli amanti delle vie d'antan in strapiombo da riscoprire in chiave moderna la Melucci-Navasa alla Torre Prati potrà essere una ghiotta novità.
Per quanto scontato, è doveroso ribadire quanto sia incredibile che più di 70 anni fa si siano cacciati su da quello strapiombo con scarponi, canaponi in vita, chiodi e cunei. Chapeau!
Dall'attacco dello Spigolo Armani ridiscendere nell'intaglio tra il Bimbo di Monaco e la Torre Prati (III). 30 minuti dal Rifugio Alimonta.
ItinerarioVedi relazione
DiscesaCalate a spit lungo la cammino della via Detassis.
MaterialeUna ventina di chiodi in parete, molto inaffidabili. Portare una serie di Friend, una serie di Totem, nut, chiodi
NoteSoste spittate da Davide Danzi, Michele Lucchini e Tommaso Marchesini durante la loro ripetizione il 01/09/2023