Via ferrata del Vajont, l'idea originale di Fabio Bristot
Per unire memorie lontane, unire comunità diverse ma accomunate da un'unica data e sentire, unire l'alto ed il basso "attraverso" l'elemento fisico che sta tra il coronamento della diga ed il fondo del Vajo… Fare ricordare insomma, con un percorso - la Ferrata della Memoria - che coniuga l'aspetto storico e storiografico a quello socio-culturale e che genera aspetti emozionali unici grazie alla visione del "cuore di quel budello di roccia tragico", a quelle generazioni future, forse distratte, cosa è stato, è e sarà il 9 ottobre 1963.
Questo era il significato più autentico e più genuino che ha fatto scaturire l'idea nel 2005 ed il progetto, più tardi, quando ho trovato sul coronamento della diga una targa di cui ignoravo l'esistenza, posta da mio nonno a memoria di suo figlio Romano, operaio della SADE mai più trovato.
Grazie a DolomitiCert, al CAI Veneto, all'Università di Salisburgo e alle Guide Alpine che l’hanno realizzata nell'ambito del Progetto Interreg IV Italia-Austria - Progetto SAFERALPS n.6782.
Fabio Bristot - Rufus
DELEGATO CNSAS 2^ Zona Delegazione Dolomiti Bellunesi
09/10/2015 - Via ferrata del Vajont, la nuova via ferrata della Memoria sopra Longarone
Il 2 ottobre 2015 a Longarone (BL) è stata inaugurata la Ferrata della Memoria, la nuova via ferrata sopra la Gola del Vajont. Un modo, attraverso lo sport, per ricordare il disastro del Vajont del 9 ottobre 1963, come spiegano le Guide Alpine Cortina che hanno costruito il nuovo percorso.
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