Sir Sandford in Canada, prima discesa del Couloir Sud di Mark Herbison, Josh Lavigne e Christina Lustenberger
Sir Sandford: la vetta più alta dei Monti Selkirk, alta 3519 metri, può essere ammirata facilmente da diversi punti attorno a questa catena montuosa nel British Columbia.
La montagna è entrata nella mia testa quando mi sono trasferita a Revelstoke nel 2008. Ero appena uscita dal circuito delle gare di sci e mi stavo tuffando a capofitto nello scialpinismo. Sembrava naturale essere attratti dalla montagna più alta della zona. Ha due versanti sciabili, il lato nord e quello sud. All'epoca la parete nord era già stata sciata, mentre la sud era ancora in attesa di prime tracce.
Nel febbraio 2012 Troy Jungen, Rob Martin e Doug Sproul sono stati i primi a sciare la bellissima parete sud. È stato allora che ho cominciato a sognare il couloir sud, un bellissimo nastro di neve custodito fra la roccia di marmo grigio della parete sud.
Anch’io volevo scendere dalla vetta con gli sci e sognavo di lasciare le mie tracce nella storia di questa vetta. Ci ho provato molte volte, avvicinandomi da diversi versanti, trascorrendo più giorni di tentativi, ma senza mai riuscire a sincronizzarmi con le condizioni giuste.
Il 13 febbraio le condizioni erano perfette più di quanto potessi immaginare: alta pressione dopo una piccola nevicata e abbastanza freddo per poter scalare e sciare in condizioni di polvere. Siamo volati fino da Golden e abbiamo allestito un campo base sotto il canalone. Quella notte la temperatura è scesa a -17, confermando la nostra idea di poter scalare la parete sud in pieno sole.
Il 14 febbraio Mark Herbison, Josh Lavigne e io abbiamo lasciato il campo alle 7 del mattino con le lampade frontali e siamo saliti alternandoci da capocordata e godendoci l'alba durante la salita. Siamo saliti in libera fino in cima e una volta fuori dal canale abbiamo seguito la lunga cresta sommitale che divide come una lama tagliente il versante nord da quello sud. Il gruppo del Selkirk e delle Montagne Rocciose si stagliavano contro il cielo azzurro perfetto. In vetta ci siamo messi gli sci e siamo tornati lungo la cresta.
Entrando in cima al canale la linea sembrava sospesa. Impegnandoci nella sua ripidezza, abbiamo sciato un bel tratto lungo fino alla sosta che avevo costruito durante la salita. Ci siamo calati per 30 metri e abbiamo proseguito la discesa, raggruppando solo due volte. 1100m di discesa a 45-50 gradi in una posizione straordinaria, scolpita nella pietra di marmo.
È stata una giornata perfetta sotto tanti aspetti. Grazie a Mark Herbison per essere stato un compagno di cordata così straordinario. Grazie Josh per le abilità con la macchina fotografica ninja e per esserti unito a noi su questa montagna!
di Christina Lustenberger