Cima Mandron in Dolomiti di Brenta, prima discesa per Roberto e Luca Dallavalle
Sabato 16 febbraio i fratelli Dallavalle sono stati i primi a sciare una linea molto difficile anche da immaginare sulla parete sud di Cima Mandron, la storica parete che che sovrasta il rifugio Brentei nelle Dolomiti di Brenta. La linea collega tre canali distinti e, mentre la parte alta è visibile dal famoso canalone Neri, la parte centrale e soprattutto quella bassa è costituita da canali trasversali incassati nella parete e difficili da notare in inverno, motivo per cui finora non era mai stata sciata.
Luca Dallavalle ci ha raccontato "Dal Canalone Neri, che ho sciato diverse volte in passato, ho sempre guardato la sud di Cima Mandron chiedendomi se era fattibile con gli sci, in estate questa estetica parete è solcata da diverse importanti vie anche molto difficili, quindi più di tanto non c'ho mai pensato. Circa un mese prima siamo stati sugli sci sugli Sfulmini e da lì ho potuto valutare la possibiltà di poter sciare anche la parte bassa della parete. C'era molta meno neve e non avrei mai immaginato che il canale inferiore fosse sciabile e nemmeno salibile con facilità. Ero quasi sicuro che per sciare quella linea il modo più semplice fosse quello di salire la cima Mandron dal più semplice versante nord e poi sciare la sud effettuando una calata in fondo al canale inferiore."
Sabato mattina insieme al fratello più piccolo si è avventurato in zona non per sciare la linea ma per fare un giro di ricognizione e valutare le condizioni. "Nei pressi dell'attacco della sud della Brenta abbiamo per caso notato la fattibilità del canale di accesso quindi abbiamo deciso di provare a salire." I due hanno iniziato a salire tardi, superando in arrampicata una cengia di un 1 metro che sale trasversale per circa 20 metri e dà accesso al primo canale incassato. "Il primo canale è molto stretto 2-3 metri e porta nel cuore della parete, il secondo è il più sciabile e sale in un ambiente fantastico tra guglie e torri, il terzo canale invece è quello più ripido (tratti importanti sui 55°), qui in salita abbiamo superato in arrampicata un salto di 3-4 metri circa di III grado."
Dopo circa 550 metri di salita sono sbucati in cima verso le 14:00, e dopo circa mezz'ora di riposo hanno iniziato la discesa, seguendo fedelmente la via di salita e disarrampicando quindi per nemmeno una trentina di metri in tutto. "Non abbiamo effettuato nessuna calata, anche perchè non avevamo con noi la corda, come dicevo quella linea non era il nostro obiettivo preciso di quel giorno. Ma più salivamo, più ci rendevamo conto che le condizioni erano ideali e siamo andati avanti, sapevamo che tutti i passaggi potevamo farli anche in discesa."
Per quanto riguarda la discesa, Luca ci ha spiegato "la linea è molto esposta per tutta la sua interezza, si snoda sopra ad un parete verticale di 2-300 metri e non si può sbagliare in nessun punto, comunque abbiamo trovato condizioni molto buone con il sole che ha mollato per bene la neve. La salita e discesa di sabato è stata una bellissima scoperta, sicuramente una delle più belle discese che io abbia mai fatto."
Link: FB Luca Dallavalle