Sara Fuccaro vince la seconda edizione di 'Ti racconto il mio soccorso', il concorso letterario promosso dal Soccorso Alpino
È stata annunciata e premiata a Gemona del Friuli sabato 16 novembre - durante le celebrazioni del 70° anniversario del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico - la vincitrice della seconda edizione del concorso "Ti racconto il mio soccorso". Si tratta di Sara Fuccaro, di Tolmezzo (Udine) autrice del racconto Mandi Mame Rita, dove la protagonista racconta della perdita della madre, che lei stessa ha tentato invano di soccorrere, durante e dopo una caduta avvenuta in diretta, davanti ai suoi occhi. Un’intensa commozione ha colto gli ascoltatori alla lettura di una parte del racconto, fatta dalla stessa autrice/ protagonista del racconto davanti ad un pubblico di trecento persone.
La giuria selezionatrice, composta da Simone Bobbio, responsabile della comunicazione del Piemonte, Rossana D’Arienzo, speleologa e responsabile della comunicazione della Campania, Giulio Frangioni, vicepresidente del Soccorso Alpino e Speleologico del Piemonte, Melania Lunazzi, ideatrice/curatrice del premio e responsabile della comunicazione del Soccorso Alpino e Speleologico del Friuli Venezia Giulia, Marko Mosetti, direttore del periodico Alpinismo Goriziano, ha concordato all’unanimità sulla scelta dopo aver valutato i quattordici racconti candidati sulla base dei criteri di Forma, Contenuto e Comunicazione pubblicati sulla piattaforma kepown.com.
Ecco il giudizio elaborato dai giurati per Mandi Mame Rita di Sara Fuccaro: “_Grande dramma quello della perdita della madre, un dramma vissuto dal vivo durante un’escursione dalla protagonista del racconto. La protagonista è un sanitario, sa bene cosa vede quando arriva sulla ferita. Resta lucida, percorrendo in anticipo mentalmente le fasi di cosa accadrà. Finché può, protegge l’altro genitore dalla dura verità. Racconto breve, intenso ricco di emozioni ben narrate con stile sobrio ed elegante senza cadere nella retorica. Un cerchio di dolore che si attenua quasi per caso, come è iniziato, con una camminata liberatoria, solo dopo anni di profonde riflessioni e che si trasfigura nella scelta di diventare soccorritrice del Soccorso Alpino e Speleologico._”
Hanno inoltre ricevuto una menzione speciale pari merito altri due racconti: quello scritto da Simone Foglia, proveniente dalla Vallecamonica in provincia di Brescia con Tutto può cambiare con il racconto di un’improvvisa valanga che si porta via l’amico più caro; e quello scritto dal soccorritore speleologo Stefano Schintu, proveniente dalla Sardegna e incentrato su un intervento speleologico, dal titolo Risorse. Ecco i giudizi elaborati per le due menzioni speciali:
Risorse di Stefano Schintu: “_Cronistoria, con stile essenziale e giornalistico, di una esercitazione speleologica che si trasforma improvvisamente nella chiamata sullo scenario di un vero intervento, difficile e complesso. Quest’ultimo è raccontato con la tecnica del rovesciamento/ flashback, al netto dei dettagli sullo stesso: c’è solo il prima e il dopo. Dalla simulazione alla realtà che irrompe imprevista, con i neofiti che dubitano di essere all’altezza della situazione, e l’”anziano” che confida nell’energia che si tira fuori sempre per soccorrere. Una similitudine con la vita, nel brusco passaggio dall’adolescenza all’età adulta._”
Tutto può cambiare di Simone Foglia: “_Racconto breve e intenso di un’uscita sulla neve. La bella e spensierata gita, l’ultima dell’anno prima dei festeggiamenti, che cambia nell’incubo peggiore, quello di una valanga, i mille perché e i tormenti che assalgono i sopravvissuti. La voglia e la forza di raccontare un’esperienza di vita il più delle volte tenuta nascosta per la paura di essere mal giudicati: un esorcismo dell’anima. Forte e struggente l’immagine del berretto che compare all’inizio e alla fine._”
Il racconto più votato e apprezzato dal pubblico sulla piattaforma Kepown è stato invece A piedi nudi di Davide Ruvolo, ambientato in Sicilia, e incentrato sulla avventurosa scalata in ciabatte fatta da una turista sul Monte Cofano sopra Trapani. I vincitori hanno ricevuto, oltre ad una targa di riconoscimento, premi in libri acquistabili online sullo store del Club Alpino Italiano.
L’edizione 2014 ha visto pervenire, come già accaduto nel 2021, racconti da tutta Italia, da Sud a Nord, dalle isole al Friuli Venezia Giulia, con storie di speleologia, scialpinismo, escursionismo, di soccorsi recenti e di epoche più lontane. “Dinamiche interiori, ricordi, sguardi diversi hanno riportato alla luce situazioni e emozioni a cui solitamente non viene dato spazio, nell’impellenza della cronaca e nella concitazione delle operazioni. Migliaia di soccorsi, altrettante missioni portate a termine nel corso dei decenni, tanti segnali di gratitudine a fine intervento. Ma quasi mai c’è il tempo di ascoltare fino in fondo una testimonianza, di accogliere i sentimenti e le emozioni di una piccola o grande disavventura, di assorbire il riscontro di come è successo e di cosa si è provato. Le testimonianze di cosa è accaduto, del prima, dell’incalcolabile, dell’errore di valutazione sono invece un prezioso punto di vista che quasi mai viene raccolto: per pudore, per rispetto o semplicemente perché non è quello il momento migliore per farlo. Ma a volte sono esperienze che ti segnano per tutta la vita, anche in positivo, tanto è vero che sono numerosi i casi in cui chi ha ricevuto un soccorso decide poi di diventare un/una soccorritore/soccorritrice.” (Melania Lunazzi)
I tre racconti sono stati stampati in duecento copie che sono andate esaurite in pochi minuti alla fine della presentazione. Tutti i racconti candidati si possono leggere pubblicamente e gratuitamente sulla piattaforma kepown.com, una volta effettuata l’iscrizione al sito. A breve verrà lanciata la terza edizione del concorso.