Nuovo sito per il Tibet

www.tibet.net, il sito uficiale del Governo Tibetano in esilio.

Aldo Frezza

Gennaio 2001

http://www.tibet.net

I profughi tibetani hanno ora un nuovo mezzo per comunicare con il resto del mondo: www.tibet.net, il sito uficiale del Governo Tibetano in esilio. In quattro lingue (inglese, tibetano, hindi, cinese), contiene i links a tutti gli organi "istituzionali" (Parlamento, Ministeri, Istituti di cultura, ecc..), un bollettino di notizie della comunità e molti capitoli orientati alla documentazione su storia, ambiente, cultura della regione.

Tra le proposte più interessanti, il testo integrale dell'augurio del Dalai Lama per un millennio di pace, una nutrita rassegna stampa internazionale ed una sezione dedicata alla "controinformazione", cioè alla risposta secondo il punto di vista tibetano a notizie diffuse dal governo cinese. Va in questo senso, dicono i redattori del sito, la decisione di inserire anche la lingua degli invasori tra quelle del sito: "Vogliamo che i giovani cinesi conoscano la nostra storia e comprendano il nostro punto di vista, due cose che gli sono state sempre negate in patria".

Tra le notizie della rassegna stampa ne segnaliamo una, di recente pubblicata: un musicista tibetano, Nawang Khechog, ha ricevuto una nomination per il Grammy Award nella categoria "New Age Music". La nomination si riferisce a "In a distant place", il suo ultimo disco, realizzato insieme agli americani Carlos Nakai, William Eaton e Wild Clipman.

Aldo Frezza