Paul Pritchard libera 'Jean', la sua prima via di arrampicata trad da capocordata in 25 anni

Intervista all'arrampicatore britannico Paul Pritchard che, in Tasmania, ha effettuato la prima salita della via trad 'Jean'. Si tratta della prima via di arrampicata trad che Pritchard ha salito da capocordata in 25 anni, dopo la sua caduta quasi fatale sul Totem Pole nel 1998, e della sua prima via nuova dal 1997.
1 / 8
Paul Pritchard in apertura su 'Jean' a Devil's Corner, Hobart, Tasmania
Matt Newton

25 anni dopo l'agghiacciante incidente sul Totem Pole in Tasmania, a causa del quale è rimasto emiplegico, pochi giorni fa Paul Pritchard ha celebrato un ritorno all'arrampicata trad assolutamente straordinario, con la prima salita di una nuova via vicino a casa sua a Hobart. Si tratta del monotiro "Jean", dedicato a sua madre scomparsa di recente. Oltre ad essere una via nuova, questa è la prima volta che Pritchard affronta una via da capocordata dopo la lesione cerebrale che gli ha cambiato irrimediabilmente la vita.

Pritchard ha dato la notizia ieri, spiegando: "Arrampicare con qualsiasi disabilità è difficile. Con l’emiplegia, e solo metà del corpo che lavora, sembra due volte più impegnativo. Il fatto che la via fosse verticale ha reso l’impresa ancora più dura. Provare a scalare una parete verticale con una mano significa che la roccia cerca sempre di spingerti via. Quindi devi arrampicare in modo molto dinamico."

La via, seppure breve e con difficoltà tecniche poco rilevanti è impegnativa e testimonia lo spirito indomabile di Pritchard. Planetmountain l'ha contattato per saperne di più.

Paul, in quella tua foto in cima alla via sembri felicissimo! Quanto significa questa via per te?
Significa molto. Prima del mio incidente, tutta la mia vita era dedicata all'arrampicata trad, a Gogarth e alle vie alpine sulle grandi montagne. Ero un'anima avventurosa prima della mia lesione cerebrale e quindi ho sempre voluto tornare (per quanto possibile con mezzo corpo) in parete. Non fraintendetemi, l’arrampicata sportiva è fantastica, ma c’è qualcosa di speciale nel lasciare la falesia così come la trovi, è un tocco più leggero. Quindi la cosa che preferisco è l'arrampicata trad.

Puoi raccontarci qualcosa della via?
È in una falesia vicino a me, a 100 metri da casa mia per la precisione, tanto che a volte mi metto l'imbrago in cucina:-) La falesia si chiama Devils Corner e fa parte di una scogliera marina di 3,5 km vicino a Hobart, in Tasmania. La via è una fessura verticale, quindi protetta con friends. Tuttavia, potevo posizionarli solo in punti in cui riuscivo a togliere la mia unica mano che funziona. Di conseguenza ho dovuto fare alcuni runout. Ma mi sono assicurato che le protezioni fossero una bomba!

Ne siamo sicuri! Può sembrare una domanda sciocca ma... quanto è stato difficile?
Ho il mio sistema di gradazione - il grado H per Hemiplegia, l'emiplegia - una condizione specifica di lesione cerebrale in cui metà del corpo è paralizzata. Sarebbe facile per te o per qualsiasi altro climber, forse IV o V, ma per il mio grado H equivale più o meno ad un modesto 7a. Ma un 7a con protezioni distanziate. E il mio corpo spastico non cade bene.

Hmm, in effetti... Allora qual è stato lo stile di apertura?
È stato il mio primo tentativo di "headpoint". In passato arrampicavo molto a-vista, arrivavo in falesia e iniziavo a scalare. Questo mi ha messo nei guai qualche volta, soprattutto a Gogarth dove c'è una discreta quantità di roccia marcia.

In questo caso ho seguito un processo interessante: imparare tutti i movimenti prima. Ho anche salito la via un paio di volte con la corda dall'alto, facendo finta di essere da capocordata, per essere sicuro di riuscire ad incastrarmi nel diedro e posizionare un friend. In realtà, ho anche inventato un nuovo movimento - l'ho chiamato The Bum Scun - dove mi siedo su una cengia grande come una scatola di fiammiferi con i piedi penzolanti, mentre posiziono un Dragon Cam!

Sembra terrificante! Quanto avevi il controllo del tuo corpo? La paura è un elemento importante?
Quando mi innervosisco, il mio corpo inizia a diventare spastico: ho una risposta fisica molto forte alla paura. Di conseguenza, devo meditare ogni giorno solo per camminare per strada e non cadere di faccia - davvero.

Detto così... la via dev'essere stata molto difficile!
Sapevo che dovevo essere molto calmo per salire da capocordata. Durante un movimento in particolare il mio corpo spastico non mi permetteva di piegare il ginocchio e ho dovuto fare tre tentativi. Fortunatamente il friend era vicino alla mia vita. Meditavo alla base della via e mi visualizzavo con le parti del corpo flessibili. E poi ci sono riuscito. Proprio come quando aprivo le mie vie più difficili.

Paul, siamo molto colpiti
Sai, seduto in cima, ho avuto un incredibile senso di déjà vu. Era come se fossi già stato qui prima. E in un certo senso era così!




News correlate
Ultime news


Expo / News


Expo / Prodotti
HDry - Ferrino X-Dry 15+3
Ferrino X-Dry 15+3 è uno zaino da trail running. Grazie alla membrana HDry, lo zaino è completamente impermeabile.
Scarpe Zamberlan Cornell Lite GTX
Ispirato al mondo della montagna, studiato in ogni dettaglio per fornire il massimo comfort in viaggio e nel tempo libero
SCOTT Pure Tour 100 - sci da scialpinismo e freeride
Nuovissimi sci SCOTT, leggeri per lo scialpinismo e modellati per il freeride.
Rampone a 10 punte CAMP Ascent
Rampone a 10 punte in acciaio per alpinismo classico.
Karpos Storm Evo Pants - guscio / pantaloni uomini
Il guscio definitivo per ogni uscita invernale.
Imbracatura leggera da alpinismo e scialpinismo Singing Rock Serac
Imbracatura estremamente leggera per scialpinismo, alpinismo e tour su ghiacciaio.
Vedi i prodotti