Josune Bereziartu - intervista dopo la salita di Noia 8c+ ad Andonno

La forte climber basca, conosciuta per il primo 8c femminile, si aggiudica anche Noia 8c+ ad Andonno.
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Josune Bereciartu su Noia.
Roberto Fioravanti
LA NEWS di Federica Balteri - ALPwall
Ad ottobre 2001, Josune Bereciartu e il suo compagno, Rikardo Otegi, si sono entrambi aggiudicati la ripetizione del primo e più famoso 8c+ d'Italia, aperto da Severino Scassa.

Andonno è stata l'ultima tappa del viaggio che li ha visti realizzare diverse vie nelle falesie intorno a Nizza, e Noia è stata l'ultima e sicuramente la più importante realizzazione.

Per onor di cronaca, dobbiamo specificare che il primo ad aver ragione di quei trenta metri di continuità micidiale è stato Rikardo, seguito due giorni dopo dalla sua compagna.

I due fuoriclasse baschi si sono così aggiudicati rispettivamente la 9a e la 10a ripetizione della via, che, dopo essere stata liberata da Severino Scassa nel 1993, è stata salita da Cristian Brenna, Gianni Duregato, Matteo Gambaro, Axel Franco, Yuji Hirayama e i fratelli Bindhammer.

La coppia si è poi fermata ancora qualche giorno a scalare ad Andonno, con Severino Scassa, che Josune ha definito "una persona molto simpatica!".

Josune, al suo secondo 8c+, dopo Honki Mix (Oñate, Sp), ha impiegato solamente 5 giorni di tentativi per risolvere l'itinerario, e si è complimentata con Seve, affermando che Noia è senza dubbio una delle vie più belle che lei abbia mai fatto.


INTERVISTA di PlanetMountain
Se dovessi descriverti...
Josunne Bereziartu è un’arrampicatrice che vuole divertirsi quando arrampica, niente di più o di meno. Vorrei essere la donna più normale al mondo, e voglio divertirmi in quello che più mi piace: tutto quello che ruota attorno alla montagna, l'arrampicata, l'alpinismo, il trekking e soprattutto ha a che fare con la natura.

L’arrampicata è tutto?
No. Ma ci sono dei momenti durante l’anno in cui per me diventa più intensa ed importante la voglia di arrampicare...

La cosa migliore e peggiore dell’arrampicata
Dico sempre a Rikar (suo partner n.d.r.) che l’arrampicata è uno degli sport più spiacevoli tra quelli che conosco. I momenti veramente buoni sono proprio rari, quando arrivano però mi rendo conto che è proprio lo sport di cui sono innamorata.

E l’arrampicata femminile?
Cosa posso dire? Sembra che le donne ci siano soltanto nelle gare. E’ ovvio che non è cosi, ma siamo cosi poche che arrampicano ad alto livello fuori…

Tre o quattro posti da consigliare in Spagna
Consiglierei le zone vicino a casa (tutti i paesi baschi) e di sicuro Rodellar e Escalette (a Huesca) e poi Monsant e Montgrony (in Cataluña). E’ ovvio che ci sono altre posti bellissimi ma...

La tua soddisfazione più grande
In arrampicata quando ho liberato il mio primo 8a (a Oñate) e il mio primo 8c (Honky Tonky, pure a Oñate), due situazioni con molti punti in comune. Su Hiena mi ricordo che ero molto concentrata perchè passare da 7c+ a 8a è molto difficile, soprattutto per la ‘testa’ e la concentrazione. E con l’8c è stato simile, sapevo che ero la prima donna al mondo e questo mi stressava. Allora, quando li ho liberati, è stata una super soddisfazione. La consequenza è stata che poi riuscivo su altre vie di quel grado più facilmente, senza stress. Poi sono molto fiera quando riesco a salire on-sight. In particolare quando mi sono riusciti due 8a+ che non erano mai stati saliti prima a vista, e dove gente forte come Dani Andrada, Patxi Usobiaga e Iker Pou non erano passati al primo tentativo. Questo mi ha fatto sentire molto bene.


NOIA 8 c+, Andonno (CN) di Severino Scassa
30 metri per 55 movimenti, 13 spit e una presa scavata.

Liberata dopo pochi tentativi il 14 Febbraio 1993 (da Severino Scassa n.d.r.).
Si tratta della connessione di Noi 8b+ con Cobra 8b collegate tra di loro da un traverso in orizzontale.

La prima parte consiste in una sezione di resistenza su buchi per raggiungere un passo di blocco su reglettes e proseguire per una fessurina. Si raggiunge così l’inizio del traverso dove prima si trova una decontrazione.

Il traverso è di cinque movimenti fisici con buone prese rovesce distanti, ma appoggi minimi per i piedi. Alla fine del traverso si giunge ad un riposo su due reglettes verticali, dopodiché restano gli ultimi 7 movimenti su buchi svasi, tra cui gli ultimi 3 precari ed aleatori, con un ultimo lancio su un rovescio sotto il tetto finale dove è molto facile cadere in continuità. Si conclude con 5 metri su muro verticale di 7a.

E’ una via di resistenza, forse la prima via estrema al mondo in questo stile. Molto dolorosa per la pelle! Complimenti a Josune e Rikardo.


JOSUNE BEREZIARTU IN VELOCITA'
Professione:
Vendo programmi assicurativi per una ditta che si chiama Mapfre. Di solito lavoro nel pomeriggio quindi ho abbastanza tempo per allenarmi o arrampicare nelle falesie vicino a casa.
Falesia preferita: Escalette (una falesia sconosciuta, a Huesca)
Quanto ti alleni Quando ho degli obbiettivi mi alleno per 4-5 ore.
Libri: Una volta leggevo molto ma adesso sono abbastanza pigra. In questo momento sto leggendo Fiesta di Hemingway.
Musica/hobby: La musica è una dei miei hobby preferiti. Mi piacciono le ultime trend nella musica – club, elettronica, Soul dagli USA. Anche la fotografia mi sta appassionando. E' cosi difficile fare una bella foto!
Cibo: mangio sano quindi mangio il pesce, le verdure. Poi mi piacciono molto i frutti di mare.
Obbiettivi: continuare ad arrampicare e cercare di spingere i miei limiti
Sogni: un mondo più verde




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