Chris Sharma, l'intervista dopo la libera di First Round First Minute

Intervista al climber statunitense Chris Sharma dopo la libera di First Round, First Minute nella falesia di Margalef in Spagna.
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Chris Sharma durante un tentativo su First Round First Minute a Margalef in Spagna.
Big Up Productions

Venticinque movimenti che separano il successo dal fallimento. 25 movimenti attraverso uno degli strapiombi più impressionanti di Margalef, che dopo l'iniziale corteggiamento ed infatuazione si erano trasformati prima in amore puro, poi però in una dolorosa ossessione. Successo tangibile, ma inafferrabile. Poi, come per molte altre cose nella vita, l'unica strada percorribile, l'unica maniera per progredire è stata quella di lasciar stare per un po'. E ieri, in un momento di assoluta libertà mentale, il climber statunitense ha sorpreso e superato se stesso, chiudendo finalmente la sua linea. In questa intervista, Sharma condivide le sue paure, la gioia e, soprattutto, la capacità di lasciarsi andare per tenersi ancora di più.


Wow Chris, cosa possiamo dire? Finalmente?!!
Sì, è un sollievo. Chiudere la via è stata qualcosa di veramente inaspettato.

Come mai?
Su First Round First Minute ho provato un vero e proprio blocco psicologico. Ho continuato a fallire e penso di essere caduto dall'ultima sezione più di 50 volte. Ad un certo punto mi sono reso conto che dovevo lasciar perdere, che dovevo andare avanti con altre cose se volevo avere una minima chance per chiudere la via. Ma dopo averla tentata per così tanto tempo, dimenticarla è stato molto difficile.

Come cadere dall'ultima presa 50 volte...
Sì, la via conta 25 movimenti, è alta circa 12-13 metri soltanto ed è quindi piuttosto breve rispetto alla maggior parte delle altre vie. Anche se si crede solitamente che le vie brevi sono meno impegnative psicologicamente, per me questo certamente non era il caso. Avevo salito il 99% della via così tante volte, è stato davvero frustrante e, allo stesso tempo, un enorme processo di apprendimento.

Eri certo che la potevi fare
Sì, lo sapevo già nel 2009 che era nelle mie possibilità. Ma poi si è insinuata l'idea che, dopo tutto, forse non sarei riuscito. Mi sono dovuto confrontare con l'idea del fallimento e durante questo processo ho imparato che quella via non era la cosa più importante.

Hai già avuto questo blocco psicologico su altre vie in passato?
Penso di averlo avuto su Biographie. Queste esperienze sono interessanti, si può imparare molto di se stessi, sulla battaglia psicologica interna. Anche se l'avevo già avuta in passato, ho dovuto imparare nuovamente la lezione.

Qual è la lezione?
E' il difficile compito di trovare il giusto equilibrio. Quando sali una via al tuo livello massimo, devi volerla più di ogni altra cosa al mondo. Allo stesso tempo però, questo desiderio può impedire il successo. Quindi è necessario trovare l'equilibrio giusto; lasciar andare tutto, arrampicare semplicemente per la pura gioia di arrampicare, lasciare che le cose vengano in maniera fluida, e cercare di essere il più forte possibile, senza preoccuparsi del risultato.

Come sei riuscito a trovare questo stato ieri?
Per caso. Non avevo provato la via per circa due mesi e ieri avevo scalato in un settore diverso, poi improvvisamente ho pensato "Perché no?" Le condizioni erano ottime, non c'era nessun altro lì, ad eccezione di una coppia francese, e quello che è seguito è stato un momento buono, puro. Qualcosa di molto speciale.

Se non sbaglio, l'avevi quasi fatta un po' di tempo fa.
Sì, una volta sono persino riuscito a salire oltre il passaggio chiave, poi ho commesso un errore stupido e sono caduto. Ero preoccupato di aver perso la mia finestra di opportunità, ma per fortuna non è stato così. Ora mi sono tolto il demone di dosso!

Di solito quando inizi un progetto, riesci a portarlo alla sua logica conclusione
Sì, ho sempre avuto fede in me stesso. Ma questa via mi ha davvero sbattuto. Ora sono contento che tutto sia finito.

C'è stato un sacco di pubblicità intorno a questa via, sia positiva sia negativa...
Sì, per certi versi questo ha reso le cose ancora più difficili. Anche se la via è diventata una cosa di dominio pubblico, quello che rimaneva importante per me è che questa era sicuramente una lotta molto personale. E' una delle cose più difficili che io abbia mai fatto, e anche una delle più gratificanti.

Domanda obbligatoria: ci puoi dare un grado?
Ho provato la via così tante volte, in tutta onestà mi troverei in difficoltà a dare un grado. Preferisco che altri la provino e mi diano una mano.

E adesso?
Ho un sacco di altri progetti qui in Catalogna e sarà molto bello potermi dedicare a loro. Ma fra poco vengo anche in Italia per il Melloblocco, anche questo sarà bello!


Chris Sharma: First Round First Minute di Big Up Productions





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