Ueli Steck e la cordata Raphael Slawinski & Ian Welsted vincono il Piolets d'Or 2014
Sono lo svizzero Ueli Steck e i canadesi Ian Welsted e Raphael Slawinski i vincitori dell'edizione 2014 dei Piolets d'Or, il più prestigioso premio internazionale di alpinismo. La proclamazione è avvenuta questa sera a Courmayeur durante la cerimonia finale. Steck ha ricevuto l'ambito riconoscimento per l'apertura di una nuova e incredibile via sulla parete sud dell'Annapurna (8.091 metri), completata in solitaria nel tempo record di 28 ore; i due canadesi, invece, per la prima salita assoluta del K6 (cresta ovest), 'gioiello' del Karakorum pakistano, che in passato era stato tentato più volte.
A scegliere le due migliori imprese dell'anno passato è stata una giuria di esperti del mondo 'verticale', presieduta da George Lowe e composta da Erri De Luca, Catherine Destivelle, Denis Urubko, Karin Steinbach e Lim Sung Muk. Il Piolet d'Or alla carriera è stato invece consegnato a John Roskelley, autore tra gli anni '70 e '80 di grandi ascensioni sul Nanda Devi, sul K2 e sul Makalu (succede nell'albo d'oro a Walter Bonatti, Reinhold Messner, Doug Scott, Robert Paragot e Kurt Diemberger).
Il Piolets d'Or 2014 va a Raphael Slawinsky e Ian Welsted per la parete Nord-Ovest del K6
Quest'anno il Piolets d'Or va ad una vetta inviolata che in precedenza era stata oggetto di numerosi tentativi di ascensione. Il team ha dovuto affrontare una salita difficile dal punto di vista tecnico, compreso un tratto chiave di ghiaccio strapiombante. Il quarto giorno il team si è reso conto di non avere alcuna possibilità di proseguire sulla stessa cresta, che si è rivelata un'affilata e liscia lama di granito. Dopo attente riflessioni, ha trovato un’altra soluzione, calandosi fino ad un terrazzino di ghiaccio sul versante sud ed ha risalito il crinale aggirando così la parte impraticabile, per poi arrivare fino alla vetta.
Il Piolets d'Or 2014 va a Ueli Steck per l'ascensione in solitaria della parete Sud dell'Annapurna.
Dopo avere raggiunto la crepacciata terminale, uno dei membri del team ha dovuto prendere atto che il suo compagno di cordata considerava troppo alto il rischio. Decidendo di salire la parete in solitaria si è sottoposto alla massima esposizione. Malgrado non sapesse che cosa lo aspettava sopra i 6.500 metri, è riuscito a portare a termine la via non completata da Pierre Béghin e Jean-Christophe Lafaille nel 1992. La prima ascensione di questa parete, in solitaria, in uno stile alpino caratterizzato da grande rapidità, sembra aver aperto una nuova dimensione della scalata ad alta quota.
Menzione Speciale - Annapurna, 8.091 metri (Nepal)
Il 16 ottobre i francesi Stéphane Benoist e Yannick Graziani hanno lasciato il campo base dirigendosi sulla parete sud. Hanno risalito i pendii iniziali seguendo la via dei Giapponesi e trovando bivacchi al riparo dalle valanghe e dalle cadute di pietre. Bloccati dal maltempo, hanno trascorso due giorni sotto la banda rocciosa prima di traversare verso la via Beghin-Lafaille. Hanno poi seguito l'itinerario aperto da Ueli Steck, arrivando in vetta il 24 ottobre. La discesa è stata difficile a causa di un'infezione polmonare che ha colpito Benoist. La Giuria ha assegnato la "menzione speciale" a quest'ascensione in particolare "per lo spirito di cordata che ha animato l'impresa".
I VIDEO DELLE SALITE
PIOLET D'OR 2014 - K6 West, 7.040 metri (Pakistan)
Il K6 West è uno dei gioielli che brillano sopra il ghiacciaio di Charakusa. Più volte è stata tentata la sua ascensione da famosi alpinisti come Steve House, Marko Prezelj, Vince Anderson. A realizzarla sono stati i canadesi Raphael Slawinski e Ian Welsted che hanno dapprima dovuto attraversare un pericoloso tratto di ghiaccio ai piedi della parete nord-ovest, per poi individuare una linea abbastanza sicura sulla destra, arrivando alla cresta ovest. Dopo cinque giorni di scalata, il 29 luglio hanno raggiunto la cima.
PIOLET D'OR 2014 - Annapurna, 8.091 metri (Nepal)
Dopo il 1970 e l'ascensione della squadra di Chris Bonington, la parete sud dell'Annapurna è stata teatro di alpinismo di alto livello in stile alpino. Vi si sono cimentati, tra gli altri, i francesi Pierre Beghin e Jean-Christophe Lafaille, con la morte del primo durante una terribile discesa da 7.300 metri di quota. Lo svizzero Ueli Steck ha aperto una nuova via, leggendaria, scalando di notte per sfruttare le buone condizioni di rigelo. Ha compiuto l'impresa da solo, l'8 e il 9 ottobre, completando salita e discesa in 28 ore.
PIOLET D'OR 2014 - Monte Laurens, 3.052 metri (Alaska)
E' una cima isolata, che si trova sul ghiacciaio Lacuna, a sud del Monte Foraker. Un gigante di ghiaccio, con uno sperone nord-est di 1.400 metri. Mark Allen e Graham Zimmerman hanno impiegato due giorni solo per arrivare ai piedi della montagna. Poi ci sono volute 67 ore (otto di discesa) per realizzare l'ascensione dal versante nord-est, caratterizzato da una prima parte di misto e poi da uno sperone di neve sotto alcuni seracchi. La cima è stata raggiunta al termine di una lunga e magnifica cresta innevata.
PIOLET D'OR 2014 - Kunyang Chhish East, 7.400 metri (Pakistan)
Nel gruppo del Kunyang Chhish c'era una vetta ancora inviolata, sulla quale avevano fatto un tentativo nel 2006 Steve House e Vince Anderson. La parete sud-ovest era l'obiettivo di Simon Anthamatten e dei fratelli Hansjörg e Matthias Auer. I primi due hanno provato a salire ma la tempesta li ha bloccati a 7.000 metri. Il secondo tentativo è stato vanificato dalla neve. Il 14 luglio sono ripartiti tutti e tre, compreso Matthias reduce da un infortunio al pollice. Il 15 sono giunti a 6.600 metri, il 16 sono saliti di altri 200 metri ma l'arrivo di una tempesta li ha costretti a rifugiarsi in un crepaccio. Il 18 hanno superato alcuni tratti molto complessi prima della traversata che li ha portati in cresta. Il 19 luglio sono in vetta alle 12.30.
PIOLET D'OR 2014 - Talung, 7.439 metri (Nepal)
I cechi Zdenek Hruby e Marek Holecek hanno realizzato la prima salita assoluta della parete nord di questa montagna a sud del Kangchenjunga. Si sono messi in azione il 15 maggio sulla sinistra dello sperone. La parete era in buone condizioni, ma nella parte inferiore era minacciata dai seracchi. Il primo bivacco a 5.900 metri, il secondo a 6.300 metri dopo una lunga scalata per superare un risalto roccioso, il terzo a 6.700 metri. Il 18 maggio sono saliti a 7.000 metri lungo un canale di ghiaccio. Hanno raggiunto la cima a mezzogiorno del 19 maggio, in mezzo alle nuvole e con difficoltà di orientamento. Durante la discesa hanno bivaccato a 6.600 metri e sono rientrati al campo base il 20 maggio. Pochi mesi dopo, ad agosto, Zdenek Hruby è morto tragicamente durante una spedizione al Gasherbrum 1.
PIOLET D'OR ALLA CARRIERA - JOHN ROSKELLEY
A ricevere il Piolet d'Or alla carriera - dopo Walter Bonatti, Reinhold Messner, Doug Scott,Robert Paragot e Kurt Diemberger - è stato assegnato all'alpinista statunitense John Roskelley, classe 1948, autore di grandi imprese negli anni '70 e '80 sul Nanda Devi, sulla Grande Torre di Trango, sul K2, sul Makalu, solo per citare le più conosciute.
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