Trento Film Festival day 4: Montagne, terre di legami e risonanze

Lunedì 29 aprile il quarto giorno del Trento Film Festival 2024: la serata evento con Alessio Boni ed Elio Orlandi, un convegno allo Spazio Alpino SAT sul futuro delle aree marginali di montagna e molto altro ancora.

Sarà sempre il piccolo breviario laico di Acclimatarsi alla luce a dare il via alla quarta giornata del Trento Film Festival: quarantacinque minuti quotidiani tra suoni, silenzi e parole, in programma a partire dalle 7 presso la Chiesa di Santa Maria del Suffragio e pensati in collaborazione con il progetto diocesano Chieseacolori.

Alle 10.30, nella cornice dello Spazio Alpino SAT, l’incontro Memorie future: paesaggi e storie dell’abbandono, a cura di Marco Ferrari e Sara Favargiotti dell’Università degli studi di Trento e con la partecipazione di Simonetta Zanon di Fondazione Benetton, Massimo Bernardi e Alice Labor del MUSE e l’artista e fotografa Silvia Camporesi. Un viaggio negli scenari futuri che attendono i paesaggi abbandonati e le aree marginali, fra nuovi protagonisti e visioni alternative.

Sempre alle 10.30, ma negli spazi di Radio Dolomiti in Piazza Duomo, sarà la volta di Ricostruzioni 3D e realtà aumentata per ricostruire l’identità storica della città di Trento: Elisa Mariarosaria Farella, ricercatrice presso l’unità 3D Optical Metrology (3DOM) della Fondazione Bruno Kessler, presenterà il progetto CICATRICI, finanziato dalla Fondazione Caritro, che coniuga scienze storiche, geografiche, geomatiche e sociologiche per lo studio e la ricostruzione digitale di luoghi ad alta valenza simbolica per il capoluogo trentino.

Alle 11.30, in Piazza Cesare Battisti, è in programma il primo appuntamento della rubrica Avventura fuori porta: Non si va solo a Santiago vedrà la partecipazione di Enrico Brizzi, Valentina Scaglia e Leonardo Bizzaro, in un dialogo riguardante tutto ciò che c’è da sapere sui cammini, dai più famosi a quelli meno conosciuti. In caso di maltempo, l’evento si terrà presso la Sala conferenze di Palazzo Benvenuti.

Alle 12.15 il Salotto Letterario di MontagnaLibri sarà teatro dell’incontro quotidiano Cosa vedo oggi? con il responsabile del programma cinematografico Mauro Gervasini e i registi ospiti al festival, per presentare i film del giorno e guidare il pubblico alla scoperta delle proiezioni. Lasciando spazio poi, a partire dalle 16, alla presentazione del libro vincitore nella sezione "Vita e Storia di Montagna" al Premio ITAS 2024: Anni d’oro di Arno Camenisch (Keller), il racconto ironico e nostalgico di un mondo luminoso che rischia di scomparire per sempre, in una storia che rende un piccolo angolo di montagna specchio dei nostri tempi. A dialogare con l’autore sarà Enrico Cereghini.

Alle 17, spazio per la seconda masterclass di quest’edizione: Zitti e Nuti, ospitata ad HarpoLab, è un laboratorio che parte dal ruolo rivestito da Francesco Nuti nella storia del cinema italiano, recentemente raccontato in un omonimo podcast. A dialogare fra loro e con il pubblico, il regista e scrittore Emiliano Cribari, la produttrice di podcast Clara Collalto (Officina del Podcast) e lo storico del cinema Rocco Moccagatta.

Alle 17.30, nel Salotto letterario di MontagnaLibri, l’incontro dal titolo Risonanze dolomitiche. Quando il sublime interroga l’uomo, con la partecipazione di Paolo Costa, Loredana Ponticelli e Davide Baldrati. I tre, moderati dal giornalista Giambattista Zampieri, dialogheranno sulle nostre responsabilità al cospetto della "vertiginosa bellezza", in occasione della mostra Franz Dantone. Fotografo delle Dolomiti (1839-1909).

Alle 18, negli spazi di Palazzo Roccabruna, appuntamento con Le vie ferrate nelle Alpi: una storia culturale. L’evento (a cura di Tsm | adm – Accademia della Montagna, in collaborazione con Cantieri d’Alta Quota, la SAT, il Collegio delle Guide Alpine – Maestri d’Alpinismo della provincia di Trento e la SOSAT) vedrà dialogare Luca Gibello, Gianluca Cepollaro, Riccardo Decarli, Simone Elmi e Luciano Ferrari in merito alla storia della costruzione delle vie ferrate nelle Alpi, letta attraverso l’evoluzione dei modi di pensare e di frequentare la montagna.

Sempre alle 18, ma nella Chiesa di Santa Maria del Suffragio, la presentazione del libro Semi di memoria: un dialogo con l’autore Roberto Vettori, a cura di ViTrenD, che diventerà autentico viaggio attraverso ricordi famigliari, fra natura, luoghi ed emozioni, ma anche sentimenti e parole di un sapere antico.

Alle 18.30, presso la Sala conferenze di Palazzo Benvenuti, Trentino for Tibet odv illustrerà il progetto Ice Stupa, il futuro dello Zanskar, realizzato per affrontare il cambiamento climatico e concedere un domani alternativo al popolo locale. Interverrà l’ingegner Wangchuk Sonam, l'inventore degli Ice Stupa, una sorta di ghiacciai artificiali.

Per la rubrica Un’ora per acclimatarsi, alle 19 in Piazza Cesare Battisti, Luigi Torreggiani, Francesca Locatin e Riccardo Rizzetto dialogheranno in un appuntamento dal titolo Wood-Punk, cercando di capire lo stato di salute dei boschi italiani attraverso la voce di chi nei boschi lavora e di chi li racconta. Se i boschi sono ecosistemi naturali e umani fondamentali nella lotta alla crisi climatica, come dobbiamo gestirli affinché diventino veramente dei nostri alleati? In caso di maltempo, l’evento si terrà negli spazi del Salotto letterario di MontagnaLibri.

Infine, alle 21, presso il Teatro Sociale, l’attesa serata alpinistica Legami, con Elio Orlandi e la partecipazione straordinaria dell’attore Alessio Boni. Se per Orlandi ciò che più conta non è tanto la parete di roccia, quanto piuttosto i legami con luoghi e persone che s’incontrano grazie all’alpinismo, la voce di Alessio Boni cercherà di dipanare questa rete di incontri, grazie ad ospiti, racconti e musica, lungo il filo dei 50 anni di attività portati avanti dall’alpinista trentino fra Dolomiti e Patagonia. A condurre la serata saranno Fausta Slanzi e Raffaello Fusaro, accompagnati dalle musiche di Miscele d’aria Factory.

Highlights | Programma cinema
Ecco i film da non perdere in questa quarta giornata di Festival. In Concorso, segnaliamo Maurice Baquet, l’accordé di Gilles Chappaz (Supercinema Vittoria, ore 17.15), un documentario in anteprima italiana incentrato sulla figura di Maurice Baquet: musicista, fantasista, attore, alpinista e sciatore francese. Da Parigi a Chamonix, dai palcoscenici teatrali alle lastre di granito fino ai pendii innevati, il film ripercorre le sue avventure, con un fitto repertorio di immagini e video d’epoca. Terra Nova, il paese delle ombre lunghe di Lorenzo Pallotta (Multisala Modena, Sala 3, ore 19.15, alla presenza del regista) racconta invece la storia di una rompighiaccio italiana, impegnata a navigare sulle tracce di un’analoga spedizione compiuta da un’altra nave in Antartide nel 1988, con l’obiettivo di raggiungere il punto più a sud del pianeta.

Per la sezione Destinazione… Irlanda, sarà invece la volta di Ballywalter di Prasanna Puwanarajah, accompagnato dal corto An Irish Goodbye di Tom Berkeley e Ross White (Multisala Modena, Sala 3, ore 21.15), vincitore del Premio Oscar per il miglior cortometraggio nel 2023. Se il primo è la storia di Eileen, che ha lasciato l’università e ha ormai abbandonato il sogno di una vita di successo a Londra per cercare di sbarcare il lunario lavorando come tassista abusiva a Belfast, il secondo è una commedia nera, ambientata in una fattoria nelle zone rurali dell'Irlanda del Nord, che segue il ricongiungimento di due fratelli, Turlough e Lorcan, dopo la prematura morte della madre.

Per la sezione Terre Alte, sono in programma Zinzindurrunkarratz di Oskar Alegria (Multisala Modena, Sala 2, ore 15), il racconto di un regista che decide di andare alla ricerca del sentiero di montagna che i pastori del suo paese un tempo seguivano praticando la transumanza, e in anteprima italiana Sadpara di Gabriele Canu (Multisala Modena, Sala 3, ore 17.15, alla presenza del regista), un viaggio attraverso il cuore delle montagne pakistane, inseguendo le radici di un nome che si fa popolo e del legame che lo unisce con le terre alte.

Per la sezione Orizzonti vicini, verrà proiettato in anteprima nazionale Marmolada 03.07.22 di Giorgia Lorenzato e Manuel Zarpellon (Supercinema Vittoria, ore 19, alla presenza dei registi), un film che, attraverso interviste, materiale di repertorio inedito e nuove riprese, si configura come una vera e propria dedica a chi quel giorno perse la vita e a tutti coloro che si prodigarono per aiutare e recuperare sopravvissuti e non. Sempre per Orizzonti vicini, Across di Irene Dorigotti (Multisala Modena, Sala 2, ore 17, alla presenza della regista) è un documentario autobiografico che racconta la vicenda di Irene, cresciuta nelle Alpi italiane in una famiglia legata al viaggio e alla cultura scout, che, approfittando dell’esposizione della Sindone a Torino, parte alla ricerca di un proprio percorso religioso.

Per la sezione Alp&Ism, segnaliamo La traccia di Toni – Toni Gobbi da cittadini a guida alpina di Antonio Bocola (Supercinema Vittoria, ore 15, alla presenza del regista): un omaggio alla vita di Antonio Gobbi, detto Toni, famoso alpinista e guida alpina, che ha seguito la sua passione con determinazione, lasciandosi dietro una traccia che sopravvive alla prova del tempo. Sempre per Alp&Ism, è in programma Nuptse: l’inaccessible absolu di Hugo Clouzeau (Multisala Modena, Sala 2, ore 19), il racconto, in anteprima italiana, del lungo e affascinante sogno di Hélias Millerioux, Frédéric Degoulet e Benjamin Guigonnet: quello di aprire una nuova via estrema sulla leggendaria parete sud del Nuptse, una parete di quasi 8000 metri nel cuore dell'Himalaya. Infine, sempre per Alp&Ism, ricordiamo l’appuntamento con il Cincontri odierno: Þetta Reddast di Valentin Rapp (Supercinema Vittoria, ore 21.15), il racconto in anteprima nazionale della spedizione che l'alpinista Tamara Lunger ha affrontato insieme al padre attraverso gli affascinanti paesaggi dell'Islanda. Ospiti in sala il regista, Tamara e Hansjörg Lunger.

Programma completo su www.trentofestival.it




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