Tamara Lunger protagonista di Passione Verticale a Courmayeur
Martedì 18 Agosto, al Jardin de l'Ange di Courmayeur, l'alpinista Tamara Lunger sarà la protagonista del quarto appuntamento di Passione Verticale con gli alpinisti e i volti della montagna. La serata sarà trasmessa in live streaming.
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L'alpinista altoatesina Tamara Lunger
archivio Tamara Lunger
Passo dopo passo verso l’alto, verso la meta. In fin dei conti sta tutto qui, l’andare per monti. E’ semplice e insieme affascinante. Ci si pone una meta: una cima, un crinale, un percorso. E si parte. Per vedere cosa c’è lassù. Per guardare cosa c’è oltre. Per capire, anche, se ce la possiamo fare. Per godere di quelle giornate immersi nella natura. Scoprire i silenzi. Confrontarsi con le difficoltà e in definitiva con noi stessi, anzi con i nostri limiti. Si lasciano i pensieri a Valle. Per respirare al ritmo del passo dopo passo. E non importa quanto veloce sia questo incedere verso l’alto: ad ognuno la sua meta a seconda delle sue capacità, secondo il suo "passo". Non è mai facile. Bisogna faticare per andare in alto, per arrivare alle nuvole. Bisogna sempre mettere in campo una certa dose di "sofferenza". Molte volte andare oltre la sofferenza. Perché questo è la montagna. Questo è il seme dell’alpinismo che dà attimi di felicità. Che ti fa meritare di essere lassù. Che ti permette di respirare l’aria sottile.
Tamara Lunger ha un "motore" speciale. E’ una vera atleta. E dalla sua ha anche una voglia illimitata di fare fatica, per raggiungere la meta, il suo obiettivo. Tamara è nata tra le Dolomiti dell’Alto Adige, i suoi panorami sono quelli del Catinaccio e del Latemar. Ha imparato fin da piccola a "sentire" la montagna, a respirarne l’aria. Da sempre si è confrontata con lo sport. Due volte campionessa italiana di lancio del disco. Pluricampionessa dello scialpinismo azzurro. Ama la fatica della salita e ha sempre sognato l’altissima montagna, quella delle vette più alte. In Himalaya ha messo piede nel 2009 e da allora non si è più fermata. Ha scoperto la sua vocazione: essere un’alpinista d’alta quota. Quella degli Ottomila, saliti senza ossigeno e portatori in quota. Quella che prevede una fatica immensa. Quella delle vette "senza aria". Nel 2010 è arrivata in vetta al Lhotse, la quarta montagna più alta della terra. Nel 2011 ha visto il mondo dai 7010 metri del Khan Tengri. Nel 2012 ha scalato i 7547 metri del Muztagh Ata. Poi, nel 2014, il coronamento di un sogno con la vetta del K2, il più difficile degli Ottomila. E’ la seconda italiana a riuscirci dopo Nives Meroi, una delle poche donne al mondo ad aver toccato quei mitici 8.611 metri. Quest’inverno Tamara, insieme a Simone Moro, ha tentato la salita invernale del Manaslu il 5° degli Ottomila. Simone - con la sua grandissima esperienza in Himalaya e con i suoi tre 8000 d’inverno in prima ascensione (Shisha Pangma, Makalu e Gasherbrum II) - certo non l’ha scelta a caso. Perché Tamara ha un "motore" speciale, da fuoriclasse. E una passione, una voglia di respirare quell’aria delle vette più alte davvero eccezionale. Aldilà e oltre quella sofferenza e quella fatica che serve per conquistare la bellezza.
Tamara Lunger racconterà questa sua grande passione per la montagna e le sue esperienze sulle vette più alte a Passione Verticale il classico appuntamento estivo del Comune di Courmayeur con i volti dell'alpinismo e della montagna. L'appuntamento è domani, Martedì 18 Agosto al Jardin de l'Ange di Courmayeur!
La serata con inizio alle 21,15 sarà trasmessa in live streaming su:
https://livestream.com/courmayeurmontblanc
Tamara Lunger ha un "motore" speciale. E’ una vera atleta. E dalla sua ha anche una voglia illimitata di fare fatica, per raggiungere la meta, il suo obiettivo. Tamara è nata tra le Dolomiti dell’Alto Adige, i suoi panorami sono quelli del Catinaccio e del Latemar. Ha imparato fin da piccola a "sentire" la montagna, a respirarne l’aria. Da sempre si è confrontata con lo sport. Due volte campionessa italiana di lancio del disco. Pluricampionessa dello scialpinismo azzurro. Ama la fatica della salita e ha sempre sognato l’altissima montagna, quella delle vette più alte. In Himalaya ha messo piede nel 2009 e da allora non si è più fermata. Ha scoperto la sua vocazione: essere un’alpinista d’alta quota. Quella degli Ottomila, saliti senza ossigeno e portatori in quota. Quella che prevede una fatica immensa. Quella delle vette "senza aria". Nel 2010 è arrivata in vetta al Lhotse, la quarta montagna più alta della terra. Nel 2011 ha visto il mondo dai 7010 metri del Khan Tengri. Nel 2012 ha scalato i 7547 metri del Muztagh Ata. Poi, nel 2014, il coronamento di un sogno con la vetta del K2, il più difficile degli Ottomila. E’ la seconda italiana a riuscirci dopo Nives Meroi, una delle poche donne al mondo ad aver toccato quei mitici 8.611 metri. Quest’inverno Tamara, insieme a Simone Moro, ha tentato la salita invernale del Manaslu il 5° degli Ottomila. Simone - con la sua grandissima esperienza in Himalaya e con i suoi tre 8000 d’inverno in prima ascensione (Shisha Pangma, Makalu e Gasherbrum II) - certo non l’ha scelta a caso. Perché Tamara ha un "motore" speciale, da fuoriclasse. E una passione, una voglia di respirare quell’aria delle vette più alte davvero eccezionale. Aldilà e oltre quella sofferenza e quella fatica che serve per conquistare la bellezza.
Tamara Lunger racconterà questa sua grande passione per la montagna e le sue esperienze sulle vette più alte a Passione Verticale il classico appuntamento estivo del Comune di Courmayeur con i volti dell'alpinismo e della montagna. L'appuntamento è domani, Martedì 18 Agosto al Jardin de l'Ange di Courmayeur!
La serata con inizio alle 21,15 sarà trasmessa in live streaming su:
https://livestream.com/courmayeurmontblanc
Note:
www | |
www.courmayeur.it |
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