Film Festival di Trento, nuovo presidente

Italo Zandonella Callegher è il nuovo presidente del Filmfestival Montagna Esplorazione Avventura "Citta' Di Trento"
Italo Zandonella Callegher è stato designato dal Club Alpino Italiano alla presidenza del Filmfestival internazionale montagna esplorazione avventura "Città di Trento", la più antica e famosa rassegna cinematografica mondiale dedicata al film di montagna, alpinismo ed esplorazione. Il consiglio direttivo del Festival per i prossimi tre anni sarà composto, oltre che da Italo Zandonella, dal nuovo direttore organizzativo Roberto Bombarda, che sarà affiancato da tre esperti esterni per il cinema, l'alpinismo e l'editoria.

Martedì 10 dicembre, nel corso di una conferenza stampa, il presidente Italo Zandonella Callegher ha illustrato le linee guida del programma del Consiglio che ispireranno anche la prossima 51a edizione del Festival. Tre, in sintesi, i cardini del progetto: il rispetto del budget fissato; la scelta oculata delle commissioni di selezione del concorso cinematografico e della Giuria internazionale; la pari visibilità dei tre soci, con il CAI che dovrà ottenere quel “ritorno di immagine” già acquisito dai Comuni di Trento e Bolzano. “Se non vi sarà questo ritorno”, ha detto Zandonella, “il CAI per voce del suo presidente Generale Gabriele Bianchi potrebbe anche decidere di ritirarsi".

Per quanto riguarda le anticipazioni del programma della edizione 2003, una serata alpinistica sarà probabilmente dedicata all'Everest del quale ricorre il 50° della prima ascensione. "Poche cose, ma fatte bene", ha annunciato il presidente Zandonella, "certamente eviteremo le grandi serate, i teatrini delle vanità: la stessa serata di premiazione privilegerà l'essenza del Filmfestival, ovvero i film vincitori, è questo che il pubblico vuol vedere non le passerelle con i soli volti noti".

Tra le cose dette dal neo presidente, e riportate nel comunicato stampa del Filmfestival, una frase sicuramente colpisce più delle delle altre. Ve la riportiamo così come appare nel Comunicato stampa: "Il Festival deve recuperare una storia, una cultura della montagna, più autentica, non inseguire le mode. L'alpinismo oggi non propone più i grandi protagonisti, andiamoli a cercare nel passato senza timore alcuno, senza vergognarcene". Un'affermazione lapidaria che, in attesa di eventuali maggiori precisazioni, non mancherà di far discutere e certo non fa bene all'alpinismo e agli alpinisti di oggi.


Filmfestival di Trento
nato nel 1952 per iniziativa del Club Alpino Italiano su idea del trentino Amedeo Costa e del torinese Enrico Rolandi.
Il Club Alpino Italiano e il Comune di Trento sono i soci fondatori della manifestazione, affiancati dal 1998 dal Comune di Bolzano.

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