L’eredità di Milano Climbing Expo 2019
Cosa ci ha lasciato allora in eredità questo Milano Climbing EXPO 2019? Procediamo invertendo l’ordine cronologico!
Ultimo atto di sabato sera: il giornalista Dario Ricci, infaticabile conduttore in sala, orchestra la premiazione dei vincitori delle prove Boulder e Lead e la cerimonia di chiusura, presenziata dalla sindaca di Pero Maria Rosa Belotti in fascia tricolore.
Vince la Lead femminile, alla fine di un lungo pomeriggio fatto di 4 vie salite a vista (quarti di finale, semifinale a duello e finale), una sorprendente sedicenne Zhang Yuetong, cinese, non ancora conosciuta sui circuiti internazionali, ma che siamo certi farà parlare di sé nei prossimi anni che regola una strepitosa Maja Vidmar e la nostra Laura Rogora, che ha dimostrato di avere un fan-club di giovanissimi degno di una rockstar. Il colpo di scena è per la vincitrice dello scorso anno, la fortissima slovena Mina Markovič, che incappa in un banale errore nella prima via del duello e quindi rimane fuori dalla finale.
Anche nella Lead maschile la formula "maratona" mescola le carte e così a vincere è il campionissimo olandese Jorg Verhoeven che nell’ultima prova di finale dimostra una freschezza fisica sorprendente e si affaccia sulla placca sommitale fuori dall’infinito strapiombo del muro di arrampicata di Urban Wall, di poche prese avanti a Stefano Ghisolfi, che a sua volta lascia dietro Marcello Bombardi, questi ultimi recenti vincitori di prove di Coppa del Mondo Lead. Poco prima erano stati premiati i vincitori della prova di Boulder.
La campionessa del mondo Lead 2018, l’austriaca Jessica Pilz, sale al primo tentativo il blocco di finale e si aggiudica così la vittoria davanti alla slovena Katja Kadić che raggiunge il top al secondo tentativo e terza è la serba Stasa Gejo, la campionessa europea in carica che arriva al top in un tentativo in più.
Per gli uomini la vittoria più attesa, quella di Gabriele Moroni, l’atleta di casa Urban Wall. È l’ultimo a uscire e probabilmente ha capito dalle urla in sala che prima di lui hanno salito il blocco al primo tentativo sia il cinese Pan Yufei sia il campione del mondo Lead in carica Jakob Schubert. Così Moroni arriva al blocco concentrato e conscio che non gli sarà concesso il minimo errore. Per vincere non deve sbagliare nulla. Sostenuto dal pubblico di casa che prima segue con il fiato sospeso ogni movimento e poi acclama rumorosamente la presa o l’appoggio una volta saldi sotto le dita e la punta delle scarpette, il "puma" di Novara (sì, questo è il nome di battaglia di Gabriele) arriva ad accoppiare saldamente la presa "Top" con il pubblico in visibilio.
Cosa ricordiamo ancora? Le decine di persone che hanno affollato i workshop. Neofiti e arrampicatori e alpinisti più esperti si sono confrontati con i grandi atleti di caratura internazionale, Istruttori Fasi e Guide Alpine.
Piccole folle per ciascuna delle nove stazioni di lavoro e sperimentazione. Hanno così stregato i partecipanti le guide alpine Alberto Marazzi e Matteo Bernasconi per la Sicurezza in sosta, Federica Mingolla e Luca Moroni per la Dry Tooling Experience, Silvio Reffo per il Physio-climbing, Andrea Giani per le Metodologie d’allenamento, Michele Maggioni, Matteo Stefani e Pietro dal Prà per un’esperienza nel mondo della disabilità, Jacopo Larcher e Barbara Zangerl per le tecniche di sopravvivenza in parete, Jorg Verhoven e Katharina Sauerwein per il trad climbing e tutti i campioni dell’MCE19 per la Lead e per la Bouldering Experience.
Apprezzatissima la contaminazione sportiva ad opera del biker funambolo Andrea Pilo che ha incantato con salti e prove di destrezza.
Riavvolgendo il nastro del racconto siamo così tornati lì, dove tutto è cominciato. La magia del Talk&video Show "Sulle ali delle dita", un racconto di grande contenuto sportivo e umano, ideato e condotto da Valentina Graziosi. Le luci si sono accese su Barbara Zangerl e Jacopo Larcher appollaiati sulla portaledge appesa allo strapiombo del muro d’arrampicata dell’Urban Wall mentre sul maxi schermo gira il film della loro recente impresa di Odyssee sulla Nord dell’Eiger.
Le ultime parole di Zangerl di apprezzamento per le competizioni di arrampicata e per l’approdo dell’arrampicata alle Olimpiadi sono state il lancio per l’ospite successivo, il pluricampione olimpico di canoa Antonio Rossi. La sua avvincente chiacchierata è accompagnata dalle immagini dell’oro con il K2 ("unica cosa che ho in comune con l’alpinismo" sono le scherzose parole di Rossi) di Sydney 2000 commentate da Giampiero Galeazzi.
Lo spirito olimpico, l’impegno sportivo per arrivare alle Olimpiadi sono stati il trait d’union con l’ospite successivo che entra in sala: Laura Rogora. La più forte arrampicatrice italiana su roccia di sempre è anche la prima arrampicatrice italiana ad avere partecipato alle Olimpiadi, quelle giovanili di Buenos Aires. A proposito di Olimpiadi e di più forte arrampicatore su roccia è stata la volta sul palco di Stefano Ghisolfi accompagnato dalle immagini di Perfecto mundo il 9b+ che ha consacrato il nostro atleta tra i 4 più forti al mondo di tutti i tempi con Adam Ondra, Chris Sharma e Alexander Megos.
E concludiamo il racconto con l’ultimo ospite della serata, Michele Maggioni, guida alpina, amputato da poco più di un anno, che ha già riguadagnato il suo posto anche nel campo professionale e sportivo. Michele ha duellato con la conduttrice sul filo di una retorica asciutta, ironica, che in alcuni passaggi ha strizzato l’occhio al cinismo. Poco più di un quarto d’ora tra immagini al limite del politicamente scorretto, fughe romantiche della conduttrice e richiami a un nudo realismo di Michele. Semplicemente avvincente.
Le immagini di questi due giorni sono nelle foto che saranno pubblicate sul sito 2019.milanoclimbingexpo.com, nei video delle dirette streaming che è possibile rivedere in italiano sul canale Facebook e in inglese sul canale Youtube, nei prossimi giorni sui notiziari sportivi Mediaset e nelle prossime puntate della trasmissione Icarus-Sky.
Appuntamento a MCE2020, pochi mesi prima della prima volta dell’arrampicata alle Olimpiadi, a Tokyo 2020, quando conosceremo anche il nome degli atleti che varcheranno la soglia del villaggio olimpico!
Classifiche
MCE19 Lead
Donne
1. Zhang Yuetong CHN
2. Maja Vidmar SLO
3. Laura Rogora ITA
4. Sara Caramella ITA
5. Mathilde Becerra FRA
6. Mina Markovic SLO
7. Francesca Medici ITA
Hanno partecipato alle qualifiche: Baima Yuzhen CHN, Mia Stover Wollebaek NOR, Federica Papetti ITA, Claudia Ghisolfi ITA, Zhuoying Chen CHN, Hongchun Xiang CHN, Adelaide D’addario ITA, Anna Tsirenshchikova RUS.
Uomini
1. Jorg Verhoeven NED
2. Stefano Ghisolfi ITA
3. Marcello Bombardi ITA
4. Stefano Carnati ITA
5. Ku Haibin CHN
6. Giorgio Tomatis ITA
7. Niccolò Balducci ITA
Hanno partecipato alle qualifiche: Giuseppe Nolasco ITA, Nicolò Sartirana ITA, Stefano Bianchi ITA, Matteo Zurloni ITA.
MCE19 Boulder
Donne
1. Jessica Pilz AUT
2. Katja Kadic SLO
3. Stasja Gejo SRB
4. Rong Jian CHN
5. Miriam Fogu ITA
6. Katharina Saurwein AUT
7. Asja Gollo ITA
Hanno partecipato alle qualifiche: Olimpia Ariani ITA, Cullian He CHN, Martina De Petro ITA, Camilla Moroni ITA, Petra Campana ITA, Giulia Medici ITA.
Uomini
1. Gabriele Moroni ITA
2. Jakob Schubert AUT
2. Pan Yufei CHN
4. Matteo Manzoni ITA
5. Kilian Fischhuber AUT
6. Pietro Biagini ITA
7. Andrea Zanone ITA
8. Lorenzo Malatesta ITA
Hanno partecipato alle qualifiche: Edoardo Bocchio Vega ITA, Simone Tentore ITA, Antonio Prampolini ITA, Andrea Zappini ITA, Luca Rinaldi ITA, Emanuele Quaglia ITA, Andres Pazmino Pastor EQU, Davide Colombo ITA, Lorenzo Puri ITA.