A Ivo Ferrari il premio alpinistico Marco Dalla Longa
Il 10/02 a Ivo Ferrari è stato assegnato il 1° Premio Marco Dalla Longa per la prima ripetizione in solitaria di “In cammino con Marco e Cornelio” sulla Presolana di Castione
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In ricordo di Marco Dalla Longa
Cai Bergamo
Sabato 10 febbraio al Palamonti di Bergamo ad Ivo Ferrari è stato assegnato la prima edizione del Premio alpinistico "Marco Dalla Longa" istituito dalla sezione di Bergamo del Club alpino italiano in ricordo dell’indimenticato alpinista bergamasco scomparso, nel 2005, mentre conduceva una spedizione al Nanda Devi.
Al Premio concorrevano sette alpinisti (tutti bergamaschi) con altrettante realizzazioni:
- Marco Astori e Roby Piantoni per salita all’Everest;
- Simone Moro per la traversata dell’Everest da Sud a Nord.
- Silvestro Stucchi, Giovanni Morelli, Riccardo Redaelli per la nuova via sulla sud della Presolana “Baby-Climber”
- Sergio Dalla Longa, Rosa Morotti e Gregorio Savoldelli per la Ripetizione di “Dihedral-Waal” al Capitan.
- Ennio Spiranelli e Giangi Angeloni per la nuova via sulla parete ovest della Presolana di Castione “In cammino con Marco e Cornelio”.
- Yuri Parimbelli per solitaria di “Pegaso Machine” al pinnacolo di Maslana
- Ivo Ferrari per la prima ripetizione in solitaria di “In cammino con Marco e Cornelio” sulla Presolana di Castione.
Queste le motivazioni della giuria composta dalla Commissione Alpinismo CAI-BG:
“Si conferisce il Premio alpinistico “Marco Dalla Longa” 2006 a IVO FERRARI per la salita in solitaria della via “In cammino con Marco e Cornelio”, sul “Triangolone” della Presolana di Castione.
Abbiano ritenuto quest’impresa particolarmente rispondente ai requisiti del Premio, sia per il grande impegno alpinistico che la stessa ha comportato (ricordiamo che si tratta di una prima ripetizione in solitaria di una via pressoché sconosciuta, che oltre ad elevate difficoltà tecniche, presenta a tratti anche serie difficoltà di orientamento), sia per l’originalità e la purezza di stile con cui è stata realizzata, ben testimoniata anche dal ridottissimo tempo impiegato.
La salita di Ivo è il frutto di una non comune capacità arrampicatoria ed alpinistica, abbinata ad una profonda passione e sintonia con l’ambiente montano, doni naturali coltivati con un serio e costante allenamento fisico e psichico, elemento assolutamente indispensabile per vivere la montagna in sicurezza.”
Resta da aggiungere che il premio a Ivo Ferrari è il riconoscimento ad un alpinismo (ed a un alpinista) che ha sempre espresso la sua passione sul campo più con i fatti che le parole, sempre inseguendo una ricerca del tutto personale (su montagne fuori dalle comuni rotte) ma attenta e rispettosa alle esperienze, alpinistiche ed umane, di tutti gli altri alpinisti. Non a caso ad Ivo Ferrari è stato consegnato nel 2006 anche il Pelmo d’oro per la sua attività sulle selvagge pareti delle Dolomiti bellunesi.
Al Premio concorrevano sette alpinisti (tutti bergamaschi) con altrettante realizzazioni:
- Marco Astori e Roby Piantoni per salita all’Everest;
- Simone Moro per la traversata dell’Everest da Sud a Nord.
- Silvestro Stucchi, Giovanni Morelli, Riccardo Redaelli per la nuova via sulla sud della Presolana “Baby-Climber”
- Sergio Dalla Longa, Rosa Morotti e Gregorio Savoldelli per la Ripetizione di “Dihedral-Waal” al Capitan.
- Ennio Spiranelli e Giangi Angeloni per la nuova via sulla parete ovest della Presolana di Castione “In cammino con Marco e Cornelio”.
- Yuri Parimbelli per solitaria di “Pegaso Machine” al pinnacolo di Maslana
- Ivo Ferrari per la prima ripetizione in solitaria di “In cammino con Marco e Cornelio” sulla Presolana di Castione.
Queste le motivazioni della giuria composta dalla Commissione Alpinismo CAI-BG:
“Si conferisce il Premio alpinistico “Marco Dalla Longa” 2006 a IVO FERRARI per la salita in solitaria della via “In cammino con Marco e Cornelio”, sul “Triangolone” della Presolana di Castione.
Abbiano ritenuto quest’impresa particolarmente rispondente ai requisiti del Premio, sia per il grande impegno alpinistico che la stessa ha comportato (ricordiamo che si tratta di una prima ripetizione in solitaria di una via pressoché sconosciuta, che oltre ad elevate difficoltà tecniche, presenta a tratti anche serie difficoltà di orientamento), sia per l’originalità e la purezza di stile con cui è stata realizzata, ben testimoniata anche dal ridottissimo tempo impiegato.
La salita di Ivo è il frutto di una non comune capacità arrampicatoria ed alpinistica, abbinata ad una profonda passione e sintonia con l’ambiente montano, doni naturali coltivati con un serio e costante allenamento fisico e psichico, elemento assolutamente indispensabile per vivere la montagna in sicurezza.”
Resta da aggiungere che il premio a Ivo Ferrari è il riconoscimento ad un alpinismo (ed a un alpinista) che ha sempre espresso la sua passione sul campo più con i fatti che le parole, sempre inseguendo una ricerca del tutto personale (su montagne fuori dalle comuni rotte) ma attenta e rispettosa alle esperienze, alpinistiche ed umane, di tutti gli altri alpinisti. Non a caso ad Ivo Ferrari è stato consegnato nel 2006 anche il Pelmo d’oro per la sua attività sulle selvagge pareti delle Dolomiti bellunesi.
Note:
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