Superbloc e Monster Challenge a Parma
Il 15-16/01 a Parma si è svolto il Superbloc, prima tappa del Korto circuito 2005 classico circuito dei raduni boulder autocertificati, e il Monster Challenge. Hanno vinto il Superbloc Paolo Leoncini e Francesca Padulini mentre Canu, Movilli e Catalano si sono aggiudicati il Monster Challenge di bouldering con le piccozze.
Si è appena concluso a Parma un week end DOC per il nobile mucchio selvaggio del boulder, alias il grande popolo dei patiti dei blocchi e dei raduni autocertificati. Naturalmente stiamo parlando del Superbloc, la prima puntata del Korto Circuito 2005, tenuto a battesimo in questa sua quinta edizione dal classicissimo appuntamento al Rock Dome di Parma. Come succede da sempre moltissimi (220!) hanno risposto allappello. Come sempre il clima è stato quello che contraddistingue tutti questi happening: torrido e coinvolgente, in una parola appassionato. Come sempre i risultati hanno premiato big, meno big ed emergenti, tutti alle prese con i problemi tracciati da Andrea Gennari Daneri e Vittorio Cavalca. Il tutto con una novità: alcuni boulder dovevano essere risolti con le Monster in mano e le scarpette ai piedi, ovvero con i sorprendenti attrezzi o "lame rotanti" come le ha definite Marzio Nardi (perchè chiamarle solo piccozze sembra riduttivo) proposti dalla Grivel. Il problema, insomma, era trasferire la classica sensibilità in punta di dita del boulderista alla becca della Monster, in un esperimento che unisse queste due arti, o meglio questi due divertimenti... Ma sentiamo comè andata da mastro Marzio Nardi. PARMA: CUORE PULSANTE DELLA PRIMA TAPPA DEL KORTO CIRCUITO. testo di Marzio Nardi Nonostante Linate e Malpensa fossero oramai fermi da giorni, causa la nebbia, questo non ha scoraggiato la solita mandria di boulderisti a trasumare verso lepicentro della visibilità ridotta, sfidando le avaloniche insidie di Barberino del Mugello e Ronco Bilaccio, e sperando di passare immuni da Berceto per arrivare nel cuore pulsante della prima tappa del Korto circuito: Parma. Alla fine lunica nebbia che tutti hanno incontrato è stata quella della nuvola di magnesite e sudore del Rock Dome, che grazie ad alcune precauzioni si è notevolmente ridotta rispetto alla Dantesca bolgia delle prime edizioni. Quattro turni: due al sabato e due alla domenica, hanno reso lambiente vivibile ed arrampicabile, ma sicuramente hanno smorzato un po' il clima woodstokiano che in passato si era creato e che caratterizzava questo tipo di gare, ma soprattutto questa, dove forte e debole arrampicavano spalla a spalla. Grossa novità di questanno del super bloc è stata lintroduzione della categoria 'lame rotanti', ovvero una gara a sé di drybouldering , dove 4 passaggi da affrontarsi con le scarpette darrampicata e le nuove picozze Monster messe a disposizione da Grivel (sponsor dellesperimento) consentivano di portarsi a casa premi mai visti (viaggio aereo, una settimana in Val dAosta tra grolle, roccia e fontina, oltre ad una coppia di Monster). Dopo qualche mezzoretta di scetticismo i primi boulderisti si sono armati di elmo e lame ed hanno affrontato i 4 problemi proposti, di cui uno conteggiava per la qualificazione del superbloc. Quello che si è capito è che ai boulderisti se gli dai una sbarra in mano e la possibilità di tirare come forsennati, di certo non sono ultimi a nessuno tanto meno ai quattro o cinque che già avevano esperienza con le lame. Così sul gradino più alto del podio, a spartirsi i premi con altri due boulderisti nonché ghiacciatori, cè salito pure Alessandro Catalano (tipico nome valdostano?) che il ghiaccio probabilmente lo vede solo quando apre il freezer della cucina. Per quanto riguarda il Super Bloc la finale, popolata dai soliti noti, ha buttato addosso le luci della ribalta sul diciassettenne Alessandro Fiori che, sceso da San Vito di Cadore, ha dato una bella lezione darrampicata spaccando in due la cortina di ferro sabauda: Paolo Leoncini (1°) e Valter Vighetti (3°). Nomi nuovi ma dati anagrafici privati visto che si tratta di una donna, anche nella categoria femminile dove Francesca Padulini, storica (scusa Francesca!) arrampicatrice della pietra di Bismantova si impone sulle giovani leve (dai tacchi a spillo) Roberta Longo (2a) ed Elena Ghiso (3a). Marzio Nardi CLASSIFICHE Superbloc maschile 1° Leoncini, 2° Fiori, 3° Vighetti, 4° Bresciani, 5° Ghidini, 6° Caminati, 7° Bruccini, 8° Pesavento, 9° Bortoli, 10° Bazzani, 11° Catalano, 12° Busa, 13° Catani, 14° Doliana, 15° Cavozza, 16° Gelmetti, 17° Moretti, 18° Canu, 19° Langhetti, 20° Panozzo. Superbloc femminile 1° Padulini, 2° Longo, 3° Ghiso, 4° Battaglia, 5° Pelosi, 6° Piazzetta, 7° Sacchetti, 8° Mosca, 9° Margini, 10° Chiavacci, 11° Gonnet, 12° Giunta, 13° Loss, 14° Ercolani, 15° Vitofrancesco Monster Challenge 1° parimerito: Canu, Movilli e Catalano, 4° Moretti Panorama Superbloc (ph Claudio Piscina) |
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