Rock Junior, la grande passione per l'arrampicata
Domenica 2 Ottobre 2011. Si è concluso ad Arco (Tn) il 10° Rock Junior, il più grande happening dell'arrampicata giovanile. La manifestazione organizzata dall'Associazione Rock Master ha avuto un successo senza precedenti con 600 piccoli climber (dai 5 ai 13 anni) provenienti da 20 nazioni diverse che hanno partecipato all'Under 14 Cup, al Kid's Rock e al Family Rock.
Qual è il segreto del Rock Junior di Arco? A guardare la folla dei piccoli climber che oggi, nella seconda giornata dell'European Youth Climbing Days, punteggiava di rosso il prato e le pareti del Climbing Stadium, si fa fatica a rispondere. Ti strappano il sorriso questi ragazze e questi ragazzi. Ma forse colpisce ancora di più quanto si impegnano. Quanto siano concentrati nel loro gioco arrampicata. Perché al Rock Junior non ci sono mezze misure, si dà tutto. Probabilmente è anche per questo che il divertimento è assicurato.
D'altra parte è chiaro che per loro giocare all'arrampicata, ma anche confrontarsi e competere, è una cosa “seria”. Altrimenti che gioco sarebbe? Che sport sarebbe? sembrano pensare. Così tutti, dai più piccoli del Kid's Rock agli atleti dell'Under 14 Cup, affrontano la parete, il boulder e la corsa speed con la stessa voglia di dare il massimo ma anche con la stessa gioia. E, mentre tentano di risolvere il problema boulder, o cercano di correre più veloci oppure di andare più in alto possibile, capisci che il segreto forse sta tutto lì: nell'arrampicare, nell'esserci, nel divertirsi mettendosi alla prova. E' soprattutto questo che strappa il sorriso e regala una vera piccola gioia.
Oggi, per esempio, con l'entrata in campo del Kid's Rock, il gioco si è arricchito ulteriormente. Di ulteriore spontaneità, verrebbe da dire. Immaginatevi più di 300 ragazzine e ragazzine che si lanciano alla scoperta dell'arrampicata. I più piccoli hanno 5 anni, i più grandi 13. Per la maggior parte sono neofiti o quasi. Così per loro è una conquista lanciarsi nel giochi boulder, come nella cuccagna verticale o nella corsa in parete. Raggiungere il top di quei piccoli “problemi” regala emozioni, come il solo tentare di scalarli. Arrivare all'agognato premio in cima alla parete della “cuccagna climb” è una vittoria aperta a molti, come arrivare il prima possibile al traguardo che sta in cima alla pista della velocità. Per tutti sono piccole grandi felicità, delle vere e autentiche scoperte... E, anche qui, ritorna il sorriso. Perché una cosa è sicura: tutti hanno giocato all'arrampicata e l'hanno anche compresa. Questo del resto è il cuore e il senso del Rock Junior.
Un senso che si ritrova anche nell'Under 14 Cup. In quei giovanissimi atleti che oggi affrontavano la seconda prova Lead. A vederli salire in top rop o, i più grandi, con la corda dal basso non si poteva far altro che ammirarli. Per la loro bravura. Per quanto in questi ultimi anni si sia alzato il loro livello, anche tecnico. Sicuramente tra loro ci sono già i campioni del futuro. Ma questo non è certamente il punto finale del Rock Junior. Non lo è mai stato, anche se in questi 10 anni di vita della manifestazione da qui sono passati molti degli attuali leader (e miti) delle gare d'arrampicata.
Perché, forse in molti ormai l'avranno già compreso, il seme del Rock Junior è altro: è l'arrampicata come sport e come gioco. E' l'energia di questi 600 scatenati ragazzini e ragazzine che per due giorni sono stati protagonisti del loro gioco. 600 piccoli atleti di 20 nazioni diverse che, nei 2000 e più appigli e appoggi del Climbing Stadium, hanno messo tutta la propria passione e voglia di crescere. E' questa passione che li fa sorridere e che ti ruba il sorriso. Forse, anche per questo, il Rock Junior anche quest'anno a chiudere è stata una gara del tutto speciale. L'ormai classica Family Rock, la speciale staffetta verticale che unisce padri, madri e figli. Anche questo naturalmente è un gioco. Un particolare gioco dove i genitori sembrano più bambini e ragazzini dei loro figli... Sarà forse per quel po' di magica energia positiva che nasce dal Rock Junior?
- Portfolio Rock Junior 2011
- Video Rock Junior 2011
- Classifiche Rock Junior 2011
D'altra parte è chiaro che per loro giocare all'arrampicata, ma anche confrontarsi e competere, è una cosa “seria”. Altrimenti che gioco sarebbe? Che sport sarebbe? sembrano pensare. Così tutti, dai più piccoli del Kid's Rock agli atleti dell'Under 14 Cup, affrontano la parete, il boulder e la corsa speed con la stessa voglia di dare il massimo ma anche con la stessa gioia. E, mentre tentano di risolvere il problema boulder, o cercano di correre più veloci oppure di andare più in alto possibile, capisci che il segreto forse sta tutto lì: nell'arrampicare, nell'esserci, nel divertirsi mettendosi alla prova. E' soprattutto questo che strappa il sorriso e regala una vera piccola gioia.
Oggi, per esempio, con l'entrata in campo del Kid's Rock, il gioco si è arricchito ulteriormente. Di ulteriore spontaneità, verrebbe da dire. Immaginatevi più di 300 ragazzine e ragazzine che si lanciano alla scoperta dell'arrampicata. I più piccoli hanno 5 anni, i più grandi 13. Per la maggior parte sono neofiti o quasi. Così per loro è una conquista lanciarsi nel giochi boulder, come nella cuccagna verticale o nella corsa in parete. Raggiungere il top di quei piccoli “problemi” regala emozioni, come il solo tentare di scalarli. Arrivare all'agognato premio in cima alla parete della “cuccagna climb” è una vittoria aperta a molti, come arrivare il prima possibile al traguardo che sta in cima alla pista della velocità. Per tutti sono piccole grandi felicità, delle vere e autentiche scoperte... E, anche qui, ritorna il sorriso. Perché una cosa è sicura: tutti hanno giocato all'arrampicata e l'hanno anche compresa. Questo del resto è il cuore e il senso del Rock Junior.
Un senso che si ritrova anche nell'Under 14 Cup. In quei giovanissimi atleti che oggi affrontavano la seconda prova Lead. A vederli salire in top rop o, i più grandi, con la corda dal basso non si poteva far altro che ammirarli. Per la loro bravura. Per quanto in questi ultimi anni si sia alzato il loro livello, anche tecnico. Sicuramente tra loro ci sono già i campioni del futuro. Ma questo non è certamente il punto finale del Rock Junior. Non lo è mai stato, anche se in questi 10 anni di vita della manifestazione da qui sono passati molti degli attuali leader (e miti) delle gare d'arrampicata.
Perché, forse in molti ormai l'avranno già compreso, il seme del Rock Junior è altro: è l'arrampicata come sport e come gioco. E' l'energia di questi 600 scatenati ragazzini e ragazzine che per due giorni sono stati protagonisti del loro gioco. 600 piccoli atleti di 20 nazioni diverse che, nei 2000 e più appigli e appoggi del Climbing Stadium, hanno messo tutta la propria passione e voglia di crescere. E' questa passione che li fa sorridere e che ti ruba il sorriso. Forse, anche per questo, il Rock Junior anche quest'anno a chiudere è stata una gara del tutto speciale. L'ormai classica Family Rock, la speciale staffetta verticale che unisce padri, madri e figli. Anche questo naturalmente è un gioco. Un particolare gioco dove i genitori sembrano più bambini e ragazzini dei loro figli... Sarà forse per quel po' di magica energia positiva che nasce dal Rock Junior?
- Portfolio Rock Junior 2011
- Video Rock Junior 2011
- Classifiche Rock Junior 2011
Note:
Web | |
www.rockjunior.info | |
Expo.Planetmountain | |
Expo C.A.M.P. | |
Expo La Sportiva | |
Expo Salewa |
Ultime news
Expo / News
Expo / Prodotti
Il nuovo PHANTOM 6000 HD è uno scarpone progettato per l'alpinismo estremo. Grazie alla tecnologia HDry, offre una protezione impermeabile e traspirante superiore.
Uno scarpone dal taglio mid-cut agile e leggero per hiking su terreni misti.
Scarpette arrampicata per bouldering e per scalare in palestra.
Rampone a 10 punte in acciaio per alpinismo classico.
Petzl Neox, un assicuratore con bloccaggio assistito mediante camma ottimizzato per l’arrampicata da primo.
Scarpe da tempo libero AKU Nativa Canvas