Jakob Schubert unschlagbar! Campione del Mondo Boulder & Lead 2023 e qualificato per Parigi 2024 con Colin Duffy e Tomoa Narasaki
Alla sua prima apparizione in Coppa del Mondo senior a soli 17 anni si è piazzato 4°, sorprendendo gli avversari e dichiarando senza mezzi termini il suo arrivo. Sembra sia passata un'eternità da quella gara a Kranj nel 2007, ma nei successivi 16 anni Jakob Schubert si è trasformato in quella devastante "climbing machine" che tutti conosciamo, vincendo la Coppa del Mondo Lead nel 2011, 2014 e 2018, e vincendo il Campionato del Mondo Lead nel 2012, 2018 e 2021. E ora a Berna in Svizzera si è laureato nuovamente Campione del Mondo Lead 2023 e, ieri sera, è diventato Campione del Mondo Boulder & Lead. In quanto tale, il 32enne si è qualificato per i Giochi Olimpici di Parigi 2024 ed è sulla buona strada per difendere la medaglia di bronzo che quasi per miracolo era riuscito ad aggiudicarsi a Tokyo 2020. Sarà affiancato da altri due veterani di Tokyo 2020, Colin Duffy e Tomoa Narasaki, rispettivamente secondo e terzo ieri nella gremita PostFinanace Arena.
Schubert ha gettato le basi per la sua vittoria nella prima fase di gara, il Boulder, dove ha guadagnato 99,6 punti grazie ad una battaglia fenomenale che gli ha fruttato 4 top in 8 tentativi. Solo Naraski è riuscito a fare meglio, chiudendo tutti e 4 i boulder in 7 tentativi. Per guidare la classifica provvisoria con uno stacco di appena 0.1 punti. Il sedicenne Sorato Anraku ha fallito completamente sul blocco n.1 ma poi ha risolto i restanti 3 boulder al primo colpo piazzandosi terzo provvisorio. Colin Duffy, Adam Ondra e Toby Roberts hanno chiuso anch'essi 3 boulder e sono stati spareggiati dal numero di tentativi. Dohyun Lee e Paul Jenft hanno chiuso due boulder e sapevano, purtroppo, di trovarsi di fronte ad una montagna impossibile da scalare.
L'ultimo atto di questo tour du force di 12 giorni di Berna è iniziato pochi minuti più tardi, con i riflettori accesi sull'immensa via Lead. Era arrivato il momento del tutto o niente. Lo sapevano gli atleti, lo sapevano gli spettatori e in quel momento si sono scatenati tutti. Durante l'ora successiva, il supsense è stato travolgente. Un livello pazzesco, tanto che tutto è finito in un batter d'occhio. Schubert è salito più in alto, guadagnando 86 punti e vincendo l'oro. Colin Duffy è riuscito a tirare fuori il meglio di sè per guadagnare 76 punti e la medaglia d'argento. La medaglia di bronzo è andata a Narasaki che, nonostante fosse caduto notevolmente in basso, aveva fatto già abbastanza nel Boulder per assicurarsi il suo pass olimpico. Ma è stata una qualificazione sul filo di lana: Anraku e Roberts sono caduti dalla stessa presa pochi movimenti sotto Duffy e appena sopra Ondra e Lee. Tutto ciò significava che Narasaki doveva aspettare fino alla caduta dell'ultimo climber prima di veder confermato il suo biglietto per Parigi 2024... per la cronaca, a cadere dalla presa fatidica è stato il suo compagno di squadra, la 16enne stella nascente Sorato.
Dunque, ieri sera le stelle si sono allineate per Tomoa Narasaki e Colin Duffy. E, ancora una volta, per Jakob Schubert il cui tratto predominante - forma fisica a parte - è quello di non sbagliare mai. A Berna era semplicemente unschlagbar. Imbattibile.
Name | Country | Boulder | Lead | Total |
1 Jakob Schubert | AUT | 99.6 | 84 | 183.6 |
2 Colin Duffy | USA | 84.7 | 76 | 160.7 |
3 Tomoa Narasaki | JPN | 99.7 | 57 | 156.7 |
4 Sorato Anraku | JPN | 85 | 64.1 | 149.1 |
5 Toby Roberts | GBR | 79.3 | 64.1 | 143.4 |
6 Adam Ondra | CZE | 84.1 | 57.1 | 141.2 |
7 Dohyun Lee | KOR | 70 | 57.1 | 127.1 |
8 Paul Jenft | FRA | 69.8 | 33 | 102.8 |