Coppa Italia Difficoltà - Bolzano, il commento di Luisa Iovane
Il commento di Luisa Iovane alla prima prova di Coppa Italia.
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Coppa Italia FASI a Bolzano Diventato ormai tradizionale l'esordio della stagione competitiva nazionale all'interno della Fiera del Tempo Libero di Bolzano. Quest'anno il successo della Fiera, da sempre una delle esposizioni più popolari in Trentino Alto Adige, era stato ulteriormente favorito del tempo variabile e piovoso in montagna, che invogliava a scendere a valle e dedicarsi ad altre attività. E l'offerta della Fiera copriva in effetti ogni esigenza dal punto di vista espositivo, e dava anche la possibilità di provare di persona parecchie attività legate al tempo libero. Anche gli arrampicatori partecipavano volentieri a una manifestazione al coperto, sicura dagli acquazzoni primaverili che li avrebbero minacciati in falesia e in un ambiente di per sé interessante. L'impressionante parete della Plastic Rock, due torri molto strapiombanti, di dimensioni quasi esagerate per una prova di Coppa Italia, soddisfaceva pienamente l'ottantina di concorrenti e il numeroso pubblico, che tutto sommato dimostrava di apprezzare maggiormente la competizione "tradizionale" di difficoltà con uso della corda, rispetto alla gara di Boulder dell'anno scorso, in cui i concorrenti slegati cadevano sui materassoni. Ineccepibile come il solito l'organizzazione guidata dal geom. Gajer, e apprezzata da tutti la velocità di svolgimento dell'evento, senza un'interruzione troppo lunga tra semifinale e finale e senza ritardi sul programma previsto. Per questo era naturalmente decisivo l'esperto tracciatore della Plastic Rock Loris Manzana, le cui vie, relativamente di facile lettura, richiedevano una certa tecnica su spigoli e diedri. Domenica mattina, durante le semifinali, si notava l'assenza di Alippi, Brenna, Martina Artioli, Lisa Benetti, Stella Marchisio, per vari motivi, via libera quindi alle ottime prestazioni di Lagni, seguito da Giupponi, Billoro e Crespi, e di Jenny Lavarda, seguita da Luisa Iovane e Claudia Salvadori. Durante la finale, Lagni (El Maneton) raggiungeva nuovamente l'altezza maggiore, vincendo così davanti a Core delle Fiamme Oro, Crespi delle Fiamme Gialle e Zardini dei Carabinieri. 5° Billoro, 6° Ghidini, solo 7° per una scivolata Giupponi, 8° Scarian. In campo femminile invece non si ripeteva il copione a cui ci eravamo ormai abituati, Jenny Lavarda (El Maneton), penalizzata da una via estremamente atletica e con alcuni allunghi, veniva superata di poco da Luisa Iovane (CUS Bologna), che si aggiudicava la vittoria. Sorprendente terza la giovanissima Valentina Garavini, al suo debutto in Coppa Italia, che con grinta e abilità incredibile si lasciava dietro competitrici esperte come Mirella Frati 4°, Alessandra Francone 5°, Laura Ferrero 6°. Successo pieno quindi della manifestazione sotto tutti i punti di vista, e un lodevole riconoscimento delle fatiche degli atleti sotto forma di generosi rimborsi spese, ormai sempre più rari in queste occasioni. |
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![]() L'impressionante parete della Plastic Rock ![]() Dino Lagni (El Maneton) ![]() Jenni Lavarda |
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