Campionato Europeo Lead a Chamonix, vincono Mina Markovic e Ramòn Julien Puigblanque

Domenica sera a Chamonix il Campionato Europeo Lead, valevole anche come prima tappa della Coppa del Mondo Lead 2015, è stato vinto da Ramon Julien Puigblanque e Mina Markovic. Adam Ondra e Janja Garnbret sono secondi, Sebastian Halenke e Jessica Pilz terzi.
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Campionato Europeo Lead Chamonix
ÖWK – Heiko Wilhelm
21 vittorie nella Coppa del Mondo, 7 vittorie nel Rock Master, 2 volte Campione del Mondo e, da domenica sera, Campione Europeo per la terza volta. È così che si presenta Ramòn Julien Puigblanque, il 33enne catalano che domenica sera a Chamonix ha dimostrato che "l’era Puigblanque", dopo 15 anni di gare e dopo un 2014 tutto da dimenticare, non è ancora tramontata. Tutta meritata la sua vittoria, anche se lui stesso ammette la propria sorpresa visto che le sensazioni in qualificazione e semifinali non erano ottime e si era qualificato come penultimo nella finale. L’ultimo, e quindi il primo ad aprire le danze, è stato Sebastian Halenke, il 20enne climber tedesco che arrampicava con la leggerezza dell’incoscienza, di chi non ha niente da perdere. Già essere in finale sembrava un sogno che si fosse avverato, la sua salita assomigliava un facile giretto di riscaldamento e quando è caduto a due prese dal top molti si sono chiesti se la via non fosse troppo facile. Anche perché subito dopo è uscito re Puigblanque: dopo una partenza segnata da alcune incertezze si è ripreso bene, ha tenuto in qualche maniera i cinque svasi del boulder finale e poi ha effettuato un lungo lancio per toccare, ma non tenere, la presa finale. Stefano Ghisolfi ha arrampicato con classe e determinazione e stava salendo bene, ad un certo punto però gli è scivolato il piede, forse tradito da una di quelle prese nuove che nessuno conosceva. Peccato davvero. Anche Jakob Schubert sembrava in ottima forma, ma poi si è dovuto arrendere ad una presa sopra Ghisolfi. Adm Ondra, il Campione del Mondo Lead e Boulder in carica, ha deliziato la gremita piazza con la sua consueta velocità e voglia di rischiare, arrivando quasi subito al boulder finale dove, al contrario di Puigblanque, non ha accoppiato sulla penultima presa ma invece ha incrociato verso la presa finale… il lancio, disperato, è andato nel vuoto. A questo punto mancavano soltanto tre atleti: il francese Gautier Supper, il suo compagno di squadra e campione europeo in carica Romain Desgranges, e il fortissimo russo Dmitrii Fakirianov che in semifinale sembrava una spanna sopra gli altri. Ma per tutti loro non era giornata: Supper è scivolato via da uno svaso, Desgranges con una prestazione stellare è arrivato fresco al boulder finale ma poi in due prese è ‘esploso’, mentre il russo probabilmente non ha retto alla pressione è si è perso a metà via. Resta da dire degli altri italiani in gara: 7° Francesco Vettorata, 53° Giorgio Bendazzoli, 54° Stefano Carnati, 56° Marcello Bombardi, 58° Lorenzo Carasio, 61° Alessandro Zeni.

Nella gara femminile invece le protagoniste assolute sono state le due slovene Mina Markovic e Janja Garnbret, due generazioni a confronto che domenica sera hanno dimostrato ancora una volta che la ‘scuola’ slovena è all’avanguardia di questo sport. La 27enne Markovic, la donna delle mille battaglie, ha raggiunto il top arrampicando con forza e grande determinazione, mentre guardando la Garnbret si è capito perché la 16enne viene definita il futuro dell’arrampicata. La sua salita è stata davvero magistrale e se non ha vinto la medaglia d’oro è soltanto perché il suo risultato nel primo turno di gara, nella qualificazione, è stato inferiore rispetto alla Markovic. Il suo momento arriverà, molto presto. Intanto la Markovic ha dimostrato che l'esperienza conta ancora e che la sua voglia di vincere questa battaglia di nervi è ancora enorme. Alla loro spalle si è fermata la giovane austriaca Jessica Pilz, anche lei con un top in Semifinale, seguita poi dall’ultima atleta in gara, la coreana Jain Kim. Si, perché questa competizione era valevole anche come prima tappa della Coppa del Mondo Lead 2015. Domenica sera però la campionessa del mondo in carica e vincitrice di 22 tappe della Coppa del Mondo non è riuscita ad andare oltre il 5° posto, davanti alla francese Hélène Janicot, la russa Dinara Fakhritdinova e la giapponese Aya Onoe, 6°, 7° e 8° rispettivamente. Miglior italiana in gara Asja Gollo, 25°, davanti a Claudia Ghisolfi, 30°, Jenny Lavarda, 35° e Martina Blanchet, 38°

Resta da dire delle altre competizioni che si sono tenuti durante questo intenso weekend a Chamonix. La Coppa del Mondo Speed è stata vinta dalla favorita, la francese Anouck Jaubert, ai danni della russa Iuliia Kaplina che in finale è caduta ma che nelle fasi di gara aveva battuto il suo precedente record mondiale per stabilirne uno nuovo con il tempo di 7:53 secondi. Nella finale maschile si è visto un parimerito del tutto eccezionale tra Libor Hroza (CZE) e Danyil Boldyrev (UKR), così i due hanno dovuto correre una seconda volta quindi, ai danni di Boldyrev che ha sbagliato partenza. Nella tappa della Coppa del Mondo Paraclimbing gli azzurri sono stati protagonisti: Alessia Refolo ha vinto la categoria B2 femminile, completata dal secondo posto di Giulia Poggioli, mentre Matteo Stefani ha vinto la B2 maschile, seguito da Simone Salvagnin. Il bottino della nazionale guidata da Davide Mandrà è stato completato dalla bella medaglia di bronzo ottenuta da Tiziana Paolini nella categoria NPD A femminile.

LEAD MEN
1 Ramón Julian Puigblanque ESP 53+
2 Adam Ondra CZE 52+
3 Sebastian Halenke GER 52
4 Romain Desgranges FRA 51+
5 Gautier Supper FRA 43+
6 Jakob Schubert AUT 39+
7 Stefano Ghisolfi ITA 38+
8 Dmitrii Fakirianov RUS 29+

LEAD WOMEN
1 Mina Markovic SLO Top
2 Janja Garnbret SLO Top
3 Jessica Pilz AUT 47
4 Anak Verhoeven BEL 45+
5 Jain Kim KOR 43+
6 Hélène Janicot FRA 42+
7 Dinara Fakhritdinova RUS 32+
8 Aya Onoe JPN 26+

SPEED MEN
1 Libor Hroza CZE 99.99
2 Danyil Boldyrev UKR 2. false start
3 Qixin Zhong CHN
4 Marcin Dzienski POL

SPEED WOMEN
1 Anouck Jaubert FRA 7.81
2 Iuliia Kaplina RUS fall
3 Mariia Krasavina RUS
4 Anna Tsyganova RUS




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