Al via il 15° Trofeo Mezzalama
Il 21/04 si svolgerà il 15° Trofeo Mezzalama la mitica gara biennale di scialpinismo del Monte Rosa. La partenza avverrà come sempre da Breuil Cervinia per arrivare poi a Gressoney La Trinité.
Il mito del Mezzalama. Giovedì 21 aprile, all'alba, per tutti gli scialpinisti (e per tutti gli appassionati della montagna) scatta l'appuntamento più atteso. Si parte da quota 2.020, dalle piste di Cervinia. E dopo aver scavalcato i 3.826 metri del Colle del Breithorn. E ancora, solo dopo aver faticosamente scalato i 4.226 metri della vetta del Castore e superato il Passo del Naso del Lyskamm a quota 4.100, si attraversa il ghiacciaio del Lys. Poi, finalmente, ci si getta giù in picchiata per raggiungere i 1.637 della piazza di Gressoney La Trinité. Un arrivo che a questo punto è una vera oasi: la "salvezza" e l'approdo più agognato per tutti i concorrenti. E' questo il Mezzalama! La mitica gara internazionale che ogni due anni attraversa, sul filo dei 4000 metri, le cime del Monte Rosa. Un'autentica maratona ad altissima quota! Sì, perché il Mezzalama, è sfibrante e impossibile: 45 km tutti di corsa per superare un dislivello di 2.862 metri in salita e 3.145 in discesa, che i migliori team "bruciano" in meno di cinque ore. Un vero tour de force per sfiorare, anzi per superare i propri limiti nella più alta, antica e prestigiosa corsa di scialpinismo del mondo. E poi, è uno spettacolo unico, in un ambiente bellissimo. Un impegno non solo per super atleti ma anche, e non secondariamente, per alpinisti. E' vera montagna, insomma. Sarà per questo che il Trofeo Mezzalama - nato nel 1933 e risorto nel 1997, dopo sei edizioni negli anni '30 e quattro negli anni '70 - non ha mai perso il suo fascino. Gli equipaggi nel mare di neve. Anche in questa XV edizione i team che correranno, l'uno contro l'altro, e tutti insieme contro il tempo e la fatica, saranno formati ciascuno da tre scialpinisti. Tra loro molte cordate provenienti da Francia, Spagna, Svizzera, Austria, Germania, Repubblica Ceca e Stati Uniti. Da segnalare tra l'altro, per la serie personaggi famosi, la presenza dell'alpinista e scrittore americano Mark Twight, autore di Confessioni di un serial climber (Versante Sud, Milano 2004), che guiderà la squadra della Grivel. A Cervinia, quest'anno, si attendono circa 150 squadre, 450 scialpinisti in tutto dunque. Vedremo chi saprà rubare il testimone agli svizzeri Farquet, Rico e Zurbrugg vincitori nel 2003 in 4h 38 5, e primi non italiani a conquistare l'oro al Mezzalama. La partenza e l'affollamento in quota. Vederli partire all'alba è sempre uno spettacolo nello spettacolo: sono un vero esercito. Ovvio però che, in un ambiente come quello delle cime del Monte Rosa, l'affollamento in quota e i ritardi potrebbero causare problemi per la sicurezza. E' per questo che, in base al numero dei partecipanti, saranno istituiti dei "filtri" orari. Il primo cancello del Colle del Breithorn dovrà essere infatti superato entro 2 ore e 30 minuti dalla partenza. Mentre il terzo, quello del Ghiacciao del Felik, entro 5 ore e 30 minuti. Se si considera che al Felik si è circa a metà percorso, e che il record della corsa (stabilito nel 2001 da Boscacci, I. Murada, H. Blatter) è di 4h 32 22, è chiaro che questa misura consentirà sia di far defluire, e soprattutto controllare, il "traffico" dei ritardatari sia un più agevole lavoro alle Guide alpine e agli uomini del soccorso alpino che seguono la gara. Un "check in" per la sicurezza. Tutti gli "equipaggi", di questa straordinaria traversata contro il tempo, si ritroveranno mercoledì 20 aprile per la punzonatura e il controllo dei materiali. Il Mezzalama, come ormai si è capito, è un impegno totale: oltre che eccezionali doti atletiche e di resistenza da veri e propri maratoneti, richiede anche un'adeguata preparazione alpinistica e materiali adatti ad affrontare l'alta montagna. Sono così obbligatori sci classici da scialpinismo (ormai è dal 2001 che sono vietati gli sci da fondo), scarponi dalta montagna con suola tipo Vibram, ramponi, imbragatura, apparecchio ARVA per ricerca in caso di valanga e indumenti per lalta quota. Inoltre, è richiesta una piccozza per cordata e una corda di almeno 20 metri. Da quest'anno poi sono espressamente vietati gli elastici per reggere le spire della corda. Il tutto ovviamente per garantire la massima sicurezza: Se usiamo la corda, e non vedo come potremmo farne a meno in una gara per buona parte su ghiacciaio, dobbiamo rispettarne le regole dimpiego, praticate da tutti gli alpinisti", spiega Adriano Favre, mente e direttore tecnico della corsa. Tant'è, c'è da aggiungere, che l'ammissione alla corsa è subordinata anche alla valutazione del curriculum alpinistico dei concorrenti. L'incognita meteo e neve. Quale sarà il tempo, soprattutto in quota, è uno dei punti di domanda più pressanti, sia per l'organizzazione sia per gli atleti. E ben si capisce il perché, anche senza ritornare alla scorsa edizione che vide protagonista assoluto un vento gelido e tagliente, e di cui fecero le spese viso, mani e soprattutto orecchi di non pochi concorrenti. Detto che, in caso di impraticabilità del campo per il 21, la gara sarà recuperata il giorno successivo, venerdì 22 aprile. Le notizie sul versante delle condizioni della montagna finora sono tra le migliori: Sono radicalmente migliorate le condizioni dei ghiacciai in quota - annuncia infatti Adriano Favre - i ripidi scivoli della parete ovest del Castore e del Naso del Lyskamm, i due tratti più duri della 'maratona bianca' che superano i quattromila metri, non appaiono più lucidi di ghiaccio scoperto e dovrebbe essere possibile arrivare con gli sci ai piedi fino al traguardo di Gressoney-la-Trinité. Tutto è pronto per il rendez-vu del prossimo giovedì con il Mezzalama. E sicuramente sono pronti gli atleti: molti si allenano da due anni per questa gran cavalcata!
Foto in alto: la partenza dell'edizione 2003 (ph Giulio Malfer). Sotto: Foto storica. A sx: alcune foto della scorsa edizione (archivio Trofeo Mezzalama) |
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