A Birmingham Bibik e Meyer vincono la prima tappa della World Cup Boulder

Il 19/03 a Birmingham la prima delle 7 tappe della Coppa del Mondo di Boulder è stta vinta dal francese Jerome Meyer e dalla russa Olga Bibik. L'italiano Christian Core è terzo.
E' stata una lotta sul filo di lana dei tentativi, questa prima tappa della World Cup appena conclusa. Una vera corsa all'ultimo respiro tra “vecchi” e nuovi big del bouldering mondiale, alle prese, anche, con la nuova formula di gara. In quel di Birmingham s'è concluso, dunque, un primo round certamente sotto il segno di una buonissima partenza (con inclusa vittoria) del francese Jérôme Meyer e della russa Olga Bibik. Ma, proprio perché siamo all'inizio del tour in sette tappe, che va anche ricordato pure per la bella prestazione di altri due campioni consacrati, come il detentore del Trofeo 2005, l'austriaco Kilian Fischhuber, che ha chiuso al secondo posto, e del sempre grandissimo Christian Core che, se qualcuno avesse ancora dei dubbi, con il terzo gradino del podio ha ribadito come il tris-record di vittorie nel circuito mondiale non sia proprio una chimera per un campione come lui. Ad impensierire la bella Olga, invece, che almeno per quest'esordio s'è trovata “orfana” della sua grande rivale e detentrice del Trofeo Sandrine Levet, sono state due 'rodate' emergenti, come le francesi Emilie Abgrall e Juliette Danion.

Va subito detto che 'Gatto' Meyer, vincitore della Coppa 2004, nonché secondo nel circuito della scorsa stagione, ha fatto sua la gara con un percorso inappuntabile e cioè salendo, unico fra i 45 atleti in gara, tutti i 14 boulder in palio. Ma non è stata certo una passeggiata la sua. Come non è stata una gara vissuta su grandi margini e differenze tra gli atleti. Al secondo turno, per esempio, un altro veterano francese, Stephane Julien, è salito in cattedra conquistando il comando della gara, mentre già dall'inizio la partita si era mostrata apertissima. Infatti sin dalle qualificazione di venerdì, che hanno visto la conquista di un posto in semifinale da parte di 20 atleti, un ispirato Meyer capeggiava sì la classifica con tutti e sei i boulder risolti in 8 tentativi ma si vedeva tallonato di strettissima misura da ben 6 inseguitori, tutti con 6 blocchi chiusi e divisi dal francese solo dal numero di tentativi sulle zone (come: Fischhuber, Gaidioz e Core) o dal numero di tentativi per il top (come Muller, Pouvreau e Borowca). Dietro a loro, con 5 boulder risolti, passava il turno una lunga fila di atleti (in tutto 13) capeggiata dal nostro Gabriele Moroni, mentre il primo degli esclusi il francese Jalmail (anche lui a quota 5 top) restava fuori per un punto nel computo totale dei tentativi.

Stando così i “numeri” verrebbe da chiedersi se erano troppo facili i problemi o se invece le forze in campo sono tali che la vittoria nel boulder sarà sempre più aleatoria e legata ad un filo… In ogni caso il secondo turno, e il passaggio con il nuovo regolamento ad un campo di gara con 4 problemi, non ha dato risposte diverse da quest'estrema battaglia sul filo dei tentativi. Come s'è detto, un grandissimo Stephane Julien, con la magia di un 4 su 4 boulder risolti a vista, prendeva il comando delle semifinali conquistando così il primo dei posti per il passaggio del turno. Certo ciò non ha impedito ad altri 4 atleti (nell'ordine Fischhuber, Core, Meyer ed il britannico Earl) di chiudere anche loro tutti i problemi e passare in finale, seppur con diverso numero di tentativi.

Né ha impedito al giovane Gaidioz di staccare l'ultimo biglietto disponibile con “soli” tre blocchi risolti, bruciando allo stesso tempo altri 8 compagni di avventura che si sono trovati “out” per aver speso più tentativi di lui per l'identico numero di top. Fra loro il primo degli esclusi è stato Pouvreau mentre il penultimo (con il 13° posto finale) l'azzurro Moroni; certo non deve essere facile perdere il treno di un soffio, ma la sensazione è che bisognerà sempre più abituarsi. Anche se bisogna dire che poi, per la prima volta del gran finale a sei su quattro blocchi, la musica è cambiata e le divisioni sono diventate più ampie. Meyer, infatti, ritornava in cattedra con tutti e quattro i problemi risolti (in 8 tentativi) mentre Fischhuber e Core si fermavano a quota tre top, con un vantaggio di 5 tentativi contro 9 a favore dell'austriaco. Per le posizioni di rincalzo, invece, la spuntava Gaidioz con due top davanti a Julien con uno e a Earl rimasto a zero.

Tra le 28 donne scese in campo, il primo tempo di venerdì vedeva protagoniste, perfette e senza errori, Olga Bibik e l'austriaca Anna Stöhr. Mentre si mettevano in luce, con sei top su sei problemi ma in 7 tentativi, le francesi Abgrall e Son, seguite dalla 18enne belga Chloé Graftiaux e dalla russa Abramtchouk, entrambe con 8 tentativi. Poi, via via, le altre tra cui la nostra sfortunata Stella Marchisio che con 4 blocchi chiusi si qualifica per le semifinali ma proprio all'ultimo blocco si infortuna ad una caviglia. Nel secondo turno la vetrina è tutta per la francese Juliette Danion che centra l'en plaine con 4 boulder risolti su 4 al primo tentativo. Mentre Bibik, Abgral, Stöhr, Graftiaux e Combaz passano il turno con 3 boulder risolti mentre una delle favorite, la russa Abramtchouk, è fuori e scivola al 10° posto. Poi è il turno della finale che… mette tutto a posto, con Olga Bibik che da campionessa riprende il bandolo della gara e in tre top vince davanti a Emil Abgrall che si ferma a due boulder risolti, come Juliette Danion che però spende due tentativi in più ed è terza. Seguono nell'ordine Anna Stöhr e Chloe Graftiaux al quarto e quinto posto con un boulder chiuso, e Celine Combaz al 6° con nessun problema risolto.

Alla fine un'ultima annotazione statistica: nei primi undici posti della classifica maschile troviamo 7 atleti francesi mentre tra le prime dieci posizioni di quella femminile 4 sono targate Francia. In entrambe le classifiche, poi, tra i primi sei (ovvero tra chi ha disputato la finale) ci sono 3 atleti transalpini. Non è una novità assoluta, e poi il cammino è ancora lungo… 6 tappe, ma è certo un'ulteriore dimostrazione della forza costante messa in campo dallo squadrone francese che come qualcuno avrà notato sa mettere in campo sempre nuove forze.

L'appuntamento con il grande Boulder mondiale è per il 21 aprile, per la seconda tappa a Veliko Tarnovo in Bulgaria. Sarà il preludio del primo appuntamento tutto italiano con la Coppa del Mondo in programma a Rovereto dal 12 al 14 maggio.

classifica femminile
1. Olga Bibik RUS
2. Emilie Abgrall FRA
3. Juliette Danion FRA
4. Anna Stöhr AUT
5. Chloé Graftiaux BEL
6. Celine Combaz FRA
7. Barbara Bacher AUT
8. Mélanie Son FRA
9. Anja Hodann SWE
10. Ioulia Abramtchouk RUS

classifica maschile
1. Jérôme Meyer FRA
2. Kilian Fischhuber AUT
3. Christian Core ITA
4. Loïc Gaidioz FRA
5. Stephane Julien FRA
6. Andrew Earl GBR
7. Gérome Pouvreau FRA
8. Matthias Müller SUI
9. Sebastien Jalmain FRA
10. Nicolas Badia FRA
11. Ludovic Laurence FRA
12. Andre Borowka GER
13. Gabriele Moroni ITA

tutte le classifiche su www.icc-info.org

Sito Ufficiale gara Birmingham
Calendario gare 2006
World Cup 2005
The North Face Expo PlanetMountain

BIRMINGHAM
17 -19 marzo 2006
PRIMA PROVA DELLA
COPPA DEL MONDO BOULDER

Nelle foto dall'alto alcuni momenti della gara a Birmingham: Christian Core e Jerome Meyer; Olga Bibik; Jerome Meyer (ph Alex Messenger)



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