Zion Canyon: nuova via di arrampicata artificiale di Paul Gagner e Ryan Kempf
Anche se non è famoso quanto lo Yosemite, per molti Zion National Park rappresenta ancora il non plus ultra dell’avventura nell'ambito delle big wall statunitensi. Alla fine di novembre, l'esperto climber Paul Gagner si è legato in cordata con Ryan Kempf per completare una linea che aveva iniziato 14 anni prima sull’Angelino Wall insieme a William Crouse. All’epoca Gagner e Crouse avevano salito i primi 2.5 tiri della via Drop Zone (Dougald MacDonald, Chris McNamara) prima di deviare verso destra, salire sei tiri, ed infine, abbandonare il tentativo. In tutti questi anni Gagner si è sempre chiesto se il tetto sopra il sesto tiro potesse essere salito senza dover per forza forare una "scala" di rivetti.
A novembre Gagner e Kempf hanno velocemente raggiunto il punto più alto del primo tentativo, poi Kempf ha salito quello che lui stesso descrive come "probabilmente il mio più memorabile tiro in artificiale fino ad oggi", usando una serie di Peckers e Iron Hawks della Cassin e, soprattutto, senza dover forare nemmeno un buco per superare il tetto. Dopo aver trascorso quattro giorni in parete, i due hanno raggiunto la cima della loro Museum Piece. Gradata V 5.8 A4, la nuova linea promette una scalata ed un’avventura lontane dalle folle.
Museum Piece è la terza via di Gagner a Zion. Nel 1994 ha aperto Latitudes (VI A4+) sul Streaked Wall con il compianto Eric Brand, mentre nel 1994 insieme a Rick Lovelace ha aperto Sand of Time (V 5.8 A3+) sulla parete Isaac.