Petra Klingler, la campionessa del mondo boulder assaggia l’arrampicata in Sud Corea
Pochi giorni fa la 24enne climber svizzera Petra Klingler, nonché Campionessa del Mondo d’arrampicata boulder a Parigi lo scorso 18 settembre, si è recata a Gwangju in Sud Corea dove era stata invitata per partecipare al primo Mu Deung San Bouldering Festival. Il meeting ha attirato oltre 400 boulderisti da tutto il paese incluso il campione Jong-won Cho che ha liberato un 8B un 8B+ boulder. Prima dell’evento la svizzera ha assaggiato anche l’arrampicata sulle tecniche placche di granito In Su Bong, con sullo sfondo le migliaia di appartamenti di Seoul, e gli strapiombi nella zona di Sun Woon San.
PRIMA VISITA IN COREA DEL SUD di Petra Klingler
Ripensare alla mia permanenza in Corea del Sud mi riempie di gioia. Questo viaggio è stata un'avventura incredibile di cui ho goduto ogni momento. Ho imparato un sacco di cose nuove riguardanti la cultura, la gente e questo paese. Prima di mettermi in viaggio verso l'altra parte del mondo non sapevo assolutamente cosa aspettarmi, ma non appena sono atterrata sapevo che sarebbe stato un viaggio incredibile e che avrei rimpianto di non essere rimasta più a lungo.
È stato incredibile guidare per solo un'ora dal centro di Seul e poi, dal nulla, vedere apparire la sorprendente montagna di In Su Bong. Mai mi sarei aspettata una cosa simile. Salire questa parete è stato davvero divertente e motivante. È da un bel po’ che non salgo vie di più tiri e di conseguenza non ero perfettamente preparata per questo tipo di arrampicata, ma salire la via "Villa" mi ha ricordato quanto mi piace questo tipo d'arrampicata. Avevo completamente dimenticato quanto possa essere bello trovarsi nel bel mezzo di una parete, guardare in basso per alcune centinaia di metri e godere la splendida vista sul paesaggio attorno.
Non sono stata colpita soltanto dalla roccia di Seoul, ma ovunque andavo la roccia era molto meglio di quanto mi aspettassi. La zona di arrampicata sportiva che abbiamo visitato era proprio come piace a me: c'era un po di tutto... vie lunghe e corte, vie boulderose e quelle che richiedono una grande resistenza. Sembravano incredibili, con tutti quei buchi, e mi sono ripromessa di tornare un giorno per salirle.
La cosa più bella di questa avventura in Corea però era che tutti mi hanno accolto a braccia aperte. Anche se comunicare non è stato sempre facile, mi sentivo bene e davvero benvenuta! Ho incontrato molte persone straordinarie, che amano l’arrampicata e sono ambiziose quanto me. E vedere tutti questi climber arrivare al festival di boulder è stata un’enorme ispirazione - è esattamente ciò che l’arrampicata dovrebbe essere. Incontrarsi, divertirsi, mangiare e parlare insieme mentre si tenta di scalare un difficile boulder tutti insieme. Inoltre, è stato stimolante vedere questi giovani ragazzi lottare sui massi, senza preoccuparsi delle cadute da altezze dove io stessa avrei avuto paura! Vederli dare il 150%, quel loro volere a tutti costi salire il boulder era incredibile.
Anche se la cultura coreana è molto diversa dalla nostra in Svizzera, ho trovato interessante osservarla ed imparare da essa; perché a mio avviso possiamo imparare molto da questa cultura. Ad esempio, il modo in cui tutti si riuniscono per mangiare: è del tutto normale condividere il cibo insieme. Così è molto più sociale e la condivisione delle cose è del tutto normale in questa cultura. Come lo è anche il sincero rispetto per gli altri e per la natura!
Alla fine di questo viaggio non volevo tornare a casa e non mi esce dalla testa la voglia di ritornare. Sto già programmando un altro viaggio al più presto possibile e spero di incontrare di nuovo le persone che ho incontrato. Grazie mille a tutti per aver reso il mio tempo in Corea così speciale!
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